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Dialoghi sulla religione naturale - Studi umanistici Unimi - Università ...

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22 LO STRUMENTO RETORICO<br />

oltre che a quello di Edimburgo. Il peso esercitato dal mercato edito­<br />

riale di Londra attorno alla metà del '700 non si concretava soltanto in<br />

un regime di quasi monopolio commerciale, ma era almeno in tendenza<br />

tale da condizionare l'impostazione stessa delle opere ad esso destinate,<br />

condannando al fallimento quelle che non tenevano conto del pubblico<br />

londinese. Anche per lo scrittore che si ponesse a un livello di genera­<br />

lizzazione molto alta scrivendo di filosofia, il modello di uomo da descri­<br />

vere come universale restava pur sempre quello costituito dal lettore<br />

londinese. Rivolgersi a un lettore diverso, a un gesuita di La Flèche per<br />

esempio, come Hume aveva fatto nel Treatise, rappresentava un cata­<br />

strofico errore di calcolo. La History of Great Britain o, in altre edizioni,<br />

History of England, mostra sin troppo bene, già dal titolo, come lo scoz­<br />

zese Hume avesse avuto modo d'imparare la lezione.<br />

L'ipotesi che, scrivendo i Dialogues, Hume avesse in mente una<br />

doppia udienza, rappresentata dal pubblico scozzese e dal pubblico in­<br />

glese, pur non verificabile, potrebbe contribuire a spiegare in parte la<br />

complessità e l'ambiguità dell'opera. Come il singolare alternarsi di co­<br />

raggio e di timore nell'atteggiamento di Hume intorno al problema della<br />

pubblicazione dell'opera potrebbe essere ricondotto al suo oscillare fra<br />

la prospettiva di rivolgersi al pubblico di Londra e la prospettiva di ri­<br />

volgersi al pubblico scozzese, cosi la prudenza, per certi versi eccessiva,<br />

dimostrata da Hume nella stesura dei Dialogues potrebbe trovare spie­<br />

gazione nel fatto che egli teneva conto della somma delle reazioni ne­<br />

gative dei due tipi di pubblico.<br />

L'ipotesi che i Dialogues rimandino a un doppio contesto potrebbe<br />

contribuire a sciogliere quella che è la maggiore difficoltà che si pre­<br />

senta a chi voglia ricercare il risvolto storico del dibattito che si svolge<br />

tra i personaggi dell'opera, e cioè l'ambito generico e totalmente man­<br />

cante di « colore locale » in cui essi si muovono. Nel caso che il mo­<br />

dello primo del dibattito dei Dialogues fosse tratto dal contesto scozzese<br />

(e questa è l'ipotesi che, come vedremo, ci sembra più probabile, in­<br />

sieme con quella secondo cui l'opera, basata su un tema scozzese, sia<br />

rivolta soprattutto al lettore inglese), Hume non poteva infatti per­<br />

mettersi il rischio di insistere molto <strong>sulla</strong> Scozia, con il risultato di scan­<br />

dalizzare gli amici e i nemici scozzesi e di irritare i lettori inglesi. La<br />

necessità di trovare un terreno comune ai due contesti potrebbe essere<br />

addotta per spiegare la vistosa adozione di un quadro di riferimento<br />

generale, rappresentato nei Dialogues dalla cornice neoclassica, estraneo<br />

a entrambi e che rappresenterebbe il codice in cui vengono tradotti i

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