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Dialoghi sulla religione naturale - Studi umanistici Unimi - Università ...

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LE DUE ANIME DI HUME 15<br />

tori formata da Gavin Hamilton, John Balfour e Patrick Neill, che ave­<br />

vano fatto a Hume una offerta molto generosa, convinti com'erano di<br />

avere tra le mani un affare spettacoloso. Gavin Hamilton aveva calco­<br />

lato che solo <strong>sulla</strong> prima edizione di 2.000 copie dei 3 volumi previsti<br />

avrebbe potuto guadagnare circa 200 sterline al volume, preventivando<br />

una spesa di 960 sterline per la stampa e di 1.200 sterline per i diritti<br />

d'autore, e tenendo conto del fatto che a Londra le copie sarebbero state<br />

cedute ai librai con uno sconto maggiore del normale (il che ci dice che<br />

l'obiettivo dell'impresa era la conquista del mercato londinese). Hume,<br />

che contrariamente al solito si era comportato con molta accortezza nelle<br />

trattative ed era sempre stato pronto a rompere, s'impegnò solo per la<br />

prima edizione di 2.000 copie, accettando per essa 400 sterline e 600<br />

sterline per il successivo volume. La prospettiva del guadagno attirava<br />

Hamilton al punto che, appena stampate, fece trasportare la maggior<br />

parte delle copie a Londra, dove aveva aperto una bottega-magazzino<br />

per organizzare la vendita dell'opera di Hume.<br />

Il volume andò maluccio a Edimburgo e disastrosamente a Londra.<br />

Nell'aprile del 1755 Hamilton chiuse bottega a Londra e tornò a Edim­<br />

burgo. Commercialmente era spacciato. Alla fine del 1756 il solito Mil-<br />

lar rilevò lo stock rimasto e pubblicò una nuova edizione del primo<br />

volume. Quali furono le ragioni del mancato successo del libro? Hume<br />

avanzò tre spiegazioni: 1) lo spirito irreligioso dell'opera; 2) il boicot­<br />

taggio politico dei ministri whig; 3) la « cospirazione dei librai » di Lon­<br />

dra. Accantonando i primi due motivi perché non gli parevano suffi­<br />

cienti, egli si soffermava sul terzo. In una lettera del settembre 1759 al<br />

colonnello Edmund Stoune di Dublino, egli scrisse a proposito dell'Epz-<br />

goniad dell'amico William Wilkie:<br />

Has it had any Success in Ireland? I fancy not: Fot thè Criticklingys<br />

(sic) in Dublin depend on thè Criticklings in London, who depend<br />

on thè Booksellers, who depend on their Interest, which depends<br />

on their printing a Book themselves 35 .<br />

La vera storia del fallimento di Hamilton è raccontata da S. J.<br />

Pratt 36 : i librai di Londra non vollero passare attraverso la bottega di<br />

35 New letlers, p. 42; cfr. Life, p. 312.<br />

36 LS. J. PRATTj, Supplcment to thè life of David Hume, esq. ..., London<br />

1777, pp. 15-7. Cfr. anche Life, p. 313. Il problema della « cospirazione dei librai »<br />

è trattato analiticamente in E. C. MOSSNER, H. RANSON, Hume and thè « compì-<br />

racy of thè booksellers »: thè publication and early fortunes of thè History of<br />

England, « University of Texas studies in English », XXIX (1950), pp. 162-82.

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