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Dialoghi sulla religione naturale - Studi umanistici Unimi - Università ...

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192 IL REFERENTE STORICO<br />

Campbell espone questo programma con riferimento specifico a<br />

quel campo della filosofia morale che è la <strong>religione</strong>. Pur non nasconden­<br />

dosi i rischi cui va incontro la sua ricerca, che può giungere a scoprire<br />

come la natura umana sia « extremely weak or insufficient », egli è ben<br />

conscio che « thè ocean of God's wisdom and providence is unnaviga-<br />

ble to poor mortals » 15 , ma rimane comunque deciso a rifiutare il ri­<br />

corso alla prova a priori dell'esistenza di Dio 16 e a seguire il metodo<br />

che ha esposto 17 .<br />

La sua tesi è, come si è visto, che da sola la natura umana non<br />

giunge a scoprire l'esistenza e gli attributi di Dio. Ma ciò che più in­<br />

teressa sono le tre principali accuse che egli muove ai deisti. La prima<br />

si basa su una concezione non elitaria della storia, che sarebbe stata pro­<br />

pria anche della successiva scuola storica scozzese. I deisti, sostiene<br />

Campbell, traggono le loro conclusioni <strong>sulla</strong> base di quanto hanno detto<br />

i filosofi e non <strong>sulla</strong> base di quanto ha pensato e pensa la maggior parte<br />

degli uomini. La mentalità della gente comune, secondo Campbell, è la<br />

stessa dei primitivi; ed è di tipo radicalmente sensista. Il filosofo votato<br />

all'astrazione rappresenta un'eccezione irrilevante. Lo stesso è da dire<br />

del filosofo che giunge a una visione deista della <strong>religione</strong>, assolutamente<br />

preclusa alla gente comune. In polemica con i deisti, Campbell scrive:<br />

those gentlemen who maintain thè sufficiency of human powers in<br />

relation to matters of religion, will be pleased to reflect, that every<br />

plowman, every mechanick, notwithstanding their difterent disad-<br />

vantageous circumstances, must, upon their principles, be full as<br />

able as any thè acutest philosopher, successfully to discover those<br />

essential articles of naturai religion IS .<br />

Gli uomini che derivano « their first, their Constant ideas... from<br />

sensible objects » e che sono obbligati a dedicare tutto il loro tempo<br />

all'unico fine di procacciarsi i mezzi per sopravvivere e non hanno la<br />

possibilità né la voglia di occuparsi di altri problemi, come possono met­<br />

tersi a fare ragionamenti astratti e pensare le cose che i deisti attribui-<br />

15 Ivi, p. 29. Si tratta di una citazione da Teodoreto.<br />

16 Ivi, p. 346: « I cannot help resting assured, that thè only evidences whe-<br />

reby a man left to himself can come to thè knowledge of thè great contriver and<br />

framer of thè world, must arise from thè works which that sovereign architect<br />

has effected ».<br />

17 Ivi, pp. 30-1.<br />

18 Ivi, p. 88.

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