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Dialoghi sulla religione naturale - Studi umanistici Unimi - Università ...

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"DIALOGUES" E TESI WEBER-TAWNEY 231<br />

umana gli attributi opposti, e se lo « scozzese » Cleante proietta quelli<br />

che sono universali dell'universo dei Lowlands (e, come modello cul­<br />

turale, dell'Inghilterra), Filone proietta gli attributi che sono quelli<br />

dell'intera Scozia, Highlands e Lowlands.<br />

L'atteggiamento che i personaggi dei Dialogues mostrano nei con­<br />

fronti del lavoro può essere utilmente paragonato con la discussione che<br />

dello stesso tema viene fatta da John Taylor, autore di The scritture<br />

doctrine of originai sin (1740) in cui respinge apertamente la dottrina<br />

dell'ereditarietà del peccato originale. In A supplement (1741) a que­<br />

st'opera, egli affronta l'interpretazione del versetto biblico « Guada­<br />

gnerai il pane con il sudore della fronte » e polemizza con David Jen-<br />

nings (1691-1762) sostenendo che il lavoro non è una maledizione, ma<br />

una benedizione per l'uomo. « Labour is a Duty, and wholsome Disci­<br />

pline » scrive Taylor. « Bad as thè World is, it would be very much<br />

worse, if we were not to work or starve » e aggiunge che « thè labour-<br />

ing Part of Mankind are even more chearful than those that have nothing<br />

to do, enjoy more Health and Vigour of Body, and are blest with more<br />

Innocence and Peace » 22 . Le idee di Taylor non si staccano dal cliché<br />

del presbiterianismo progressista e dalla teorizzazione della nobiltà del<br />

lavoro. E tuttavia il passo è interessante perché è tratto da un'opera<br />

che, come s'è visto, ebbe vasta risonanza negli ambienti intellettuali<br />

scozzesi e che forse fu conosciuta dallo stesso Hume. « Idleness is thè<br />

Source of ali manner of Wickedness » scrive Taylor, che attribuisce<br />

all'ignavia ciò che il calvinismo tradizionale attribuiva al peccato. Nei<br />

Dialogues, Filone dice: « Almost ali thè moral, as well as naturai evils<br />

of human life arise from idleness » (p. 256) 23 . L'interesse della posi­<br />

zione di Filone è però nel fatto che egli, come s'è visto, pur conoscendo,<br />

almeno nella sua sostanza, e condividendo la dottrina di Taylor, non<br />

l'accetta senza riserve, come un fatto <strong>naturale</strong>, così come non accetta<br />

senza riserve la dottrina opposta, che nei Dialogues viene esposta da<br />

Demea.<br />

Il principale obiettivo polemico di Filone non è comunque Demea,<br />

ma Cleante. All'ideologia del progresso di quest'ultimo, Filone oppone<br />

22 J. TAYLOR, A supplement lo thè scripture doctrine of originai sin..., Lon-<br />

don 1740, p. 50.<br />

23 G. CLIVE, Hume's Dialogues reconsidered, cit., pp. 117 e 119, scrive che<br />

questa frase « is possibly thè most na'ive sentence Hume ever wrote » e aggiunge<br />

che se avesse scritto « ennui » o « uneasiness », l'idea sarebbe stata ancora pas­<br />

sabile.

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