Dialoghi sulla religione naturale - Studi umanistici Unimi - Università ...
Dialoghi sulla religione naturale - Studi umanistici Unimi - Università ...
Dialoghi sulla religione naturale - Studi umanistici Unimi - Università ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
54 LO STRUMENTO RETORICO<br />
costituì una delle fonti del sentimentalismo privato e individuale, non<br />
era né privato né individuale se non nel senso che il sentimento morale<br />
personale coincide immediatamente con l'interesse pubblico. In quanto<br />
tale esso può accordarsi con l'istanza obiettiva che Shaftesbury ritiene<br />
propria della forma di dialogo. Anche a livello storico tale accordo è<br />
avvertibile attraverso la mediazione rappresentata dal dialogo satirico,<br />
una forma difesa da Shaftesbury e che si ritrova, per citare il caso più<br />
rilevante, in Diderot, che pure attinse da Shaftesbury la vena sentimen<br />
tale e che, quanto a stato sociale, si trovava agli antipodi di Shaftesbury.<br />
L'accenno posto da quest'ultimo <strong>sulla</strong> necessità di un dialogo non<br />
falsamente intersoggettivo rappresentava, come si è visto, il richiamo<br />
a valori che con l'avanzare del '700 erano destinati a declinare. L'In<br />
ghilterra della seconda metà del 700 avrebbe preferito la « giustizia »<br />
alla « legalità », P« immersione » al « distacco » 14 . Questo generale spo<br />
stamento d'accento dall'oggetto al soggetto doveva riflettersi nello spo-<br />
destamento della forma letteraria, per definizione « pubblica », costi<br />
tuita dalla satira e dal dialogo, da parte della forma letteraria, per defi<br />
nizione « privata », costituita dal romanzo. Paradossalmente, questo pro<br />
cesso, compiutosi attraverso l'assorbimento della forma di dialogo nel<br />
dialogo all'interno del romanzo, aveva preso le mosse anche dal sogget<br />
tivismo di Shaftesbury. E tuttavia il fatto che il pensiero di Shaftesbury<br />
non si esaurisse in questo tipo di esito ci è provato dall'impiego che ap<br />
punto Diderot, discepolo di Shaftesbury, fece della forma di dialogo nel<br />
Neveu de Rameau: dialogo quant'altri mai basato <strong>sulla</strong> formula della<br />
« scrittura a specchio » e tuttavia dialogo satirico, pubblico. Il Neveu<br />
de Rameau, sotto questo aspetto, rappresenta una strada alternativa<br />
rispetto a quella delPinglobamento del dialogo nel romanzo. Il dialogo<br />
di Diderot è satira nel pieno senso, che frusta il vizioso Rameau, il quale<br />
incarna la rottura dell'ordine morale della società. Lo spirito che anima<br />
il dialogo è ancora di Shaftesbury: la satira nasce dalla reazione della<br />
« virtù » (che è amore dell'ordine e della bellezza della società) di fronte<br />
alla provocazione del vizioso disordinato l5 .<br />
14 Cfr. R. PAULSON, Satire and thè novel in eighteenth ceritury England, Cam-<br />
bridge (Mass.) 1967, pp. 3-8.<br />
15 Come spiega J. B. BROADBENT, quando la virtù è concepita in questo modo,<br />
è facile capire come la satira possa diventare una delle più alte forme artistiche, e<br />
come stile e ordine morale vadano di conserva (cfr. Shaftesbury's horses of instruc-<br />
fion, in The English mina..., cit., p. 81). Sotto questo aspetto anche i Dialogues<br />
potrebbero essere ricondotti, grazie al legame che unisce Hume a Diderot attra-