Dialoghi sulla religione naturale - Studi umanistici Unimi - Università ...
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260 IL REFERENTE STORICO<br />
ma distinta da quella <strong>naturale</strong>, questo metodo era in aperto contrasto<br />
con l'approccio analitico, fattualistico, positivo e specialistico che, oltre<br />
ad essere proprio del pensiero anglosassone, sarebbe stato peculiare de<br />
gli studi compiuti successivamente al lavoro degli scozzesi nei campi<br />
della sociologia e dell'economia politica, concepiti, diversamente da<br />
quanto era avvenuto nella scuola storica scozzese, come distinti l'uno<br />
dall'altro.<br />
Nei Dialogues l'anticipazione del contrasto fra questi due metodi<br />
sembra essere adombrata nel contrasto tra Filone e Cleante; quest'ultimo<br />
(insieme con Demea) accusa Filone di non restare ai dati, di avanzare<br />
congetture paradossali e troppo audaci, di essere incoerente ecc. Ana<br />
loghe critiche sono state mosse ai Dialogues nel loro complesso; le stesse<br />
che sono state mosse ad altre opere di Hume e alle opere di Adam<br />
Smith 36 .<br />
Per rispondere alla seconda domanda, qual è l'elemento ordinatore<br />
dell'esperienza storica, gli scozzesi fecero appello, non diversamente dalla<br />
maggior parte degli illuministi, alla « natura umana ». Ma a differenza<br />
di altri illuministi, compreso forse lo Hume della Hislory of Great Bri-<br />
tam, essi guardarono alla storia per ricercarvi non tanto le analogie quan<br />
to le differenze, e anziché ricorrere alle prove storiche per illustrare la<br />
uniformità della natura umana, ricorsero all'uniformità della natura uma<br />
na per cercare di spiegare le differenze storiche.<br />
L'elemento costante della natura umana fu infatti da essi indivi<br />
duato nei principi pratico-istintivi, nel « self love », nel bisogno, nel<br />
desiderio di agire e di progredire materialmente. A tali spinte, naturali<br />
ma non razionali, essi ricondussero il desiderio di accrescere i « means<br />
of subsistence » e i salti qualitativi riconoscibili nei diversi stadi del<br />
l'evoluzione umana e venutisi a produrre non intenzionalmente nell'or<br />
ganizzazione economica e produttiva in seguito al dispiegarsi dell'atti<br />
vità pratica. Il principio fondamentale della natura umana, costantemen<br />
te individuato nel 700 nella razionalità e nell'individualità, fu cioè ri<br />
cercato nella prassi razionale e non individuale, che rappresentava an<br />
che l'elemento ordinatore dell'evoluzione storica. Monboddo giunse a<br />
scrivere: « thè chief prerogative of human nature, thè rational soul [is]<br />
36 E, aggiungiamo, a John S. Mili, il quale risentiva, sia pur debolmente, del<br />
l'eredità scozzese, alla cui influenza sarebbe dovuta la sua non totale adesione<br />
all'utilitarismo e all'individualismo benthamita; cfr. A. L. MACFIE, Thè individuai<br />
in society. Papers on Adam Smith, London 1967.