Dialoghi sulla religione naturale - Studi umanistici Unimi - Università ...
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LA RELIGIONE DEL PROGRESSO 197<br />
purezza della dottrina della generai assembly della chiesa scozzese, rac<br />
conta che i membri del comitato « violently condemn my approving of<br />
Cotta's Words in Cicero... » e spiega che Cotta, in Cicerone, porta alla<br />
luce le assurdità in cui cadono i « little Philosophers ».<br />
With a great deal of good sense — continua Campbell — Cotta is<br />
shewing thè Vanity of thè Gods of Epicurus, and exposing thè Folly<br />
of those silly Philosophers who pretend, that notwitkstandtng such<br />
Gods bave no Providence, yet they ought to he worshipped because<br />
of thè supereminent Excellencies of their Nature. Upon this subject<br />
I have inserted in my Enquiry a long quotation from Cicero, which<br />
concludes with these Words, (that give great Offence to thè R.<br />
Members, for presuming to bid farewell to a mere Idol) Si Maxime<br />
talis est ~Deus, ut nulla gratta nulla hominum cariiate teneatur, va-<br />
leat. Noxv in ali this I agree with Cotta or Cicero... 38 .<br />
Agli occhi di Hume, l'episodio, in cui Campbell uscì in un certo<br />
modo vittorioso, potè offrire da una parte la prova della credibilità del<br />
l'accordo fra Demea e Filone e delle proteste di ortodossia da parte di<br />
Filone e, dall'altra, la prova del fatto che, ciononostante, tale accordo<br />
continuava a suonare artificioso e sospetto.<br />
Una figura del tutto isolata nella cultura scozzese della prima metà<br />
del '700 è quella di William Dudgeon, di cui si sa ben poco, salvo che<br />
fu tenant, o affittuario, di un podere nel Berwickshire, distante poche<br />
miglia dalla casa di Hume, che pubblicò vari libri a partire dal 1731<br />
(riediti, senza indicazione dell'editore, da un gruppo di amici nel 1765),<br />
che fu chiamato varie volte a rispondere delle sue idee davanti alla<br />
chiesa presbiteriana e che, nato nel 1706, morì nel 1743, a 37 anni.<br />
Egli fu uno dei pochi scrittori che nella Scozia del '700 fecero esplicita<br />
professione di <strong>religione</strong> <strong>naturale</strong>. Secondo le accuse mossegli dalla Com<br />
missione per la purezza della dottrina, egli rifiutava « ali distinction<br />
and difference between moral good and evil »; riferendo il male alla<br />
imperfezione delle creature, faceva di Dio l'autore del male; negava<br />
che l'uomo fosse moralmente colpevole e che ci fossero castighi ul-<br />
38 The report of thè committee for purity of doctrine, at Edinburgh, March 16,<br />
1736. With professar Campbell's remarks upon it..., Edinburgh 1736, pp. 63-4. An<br />
che molte delle argomentazioni di Halyburton erano tratte dal De natura deorum;<br />
ciò che conferma il precedente scozzese dell'uso « alla Demea » di quest'opera.