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13.5. E ORA? CAPITOLO 13. NAVIGARE<br />
www.yahoo.it, e scegliete la categoria “Divertimento e spettacolo”. Da qui selezionate “Musica”,<br />
poi “Generi”, poi “latino-americana”: qui troverete una pagina alcuni link dedicati alla salsa e alla<br />
musica latina.<br />
La ricerca avviene, come si è visto, in modo diverso rispetto alla ricerca classica: una volta scelta<br />
la categoria generale si procede “restringendo” il nostro raggio d’azione fino ad ottenere un elenco<br />
limitato (10-20 indirizzi) che, presumibilmente, conterranno ciò che cerchiamo. Anche i campi di<br />
applicazione sono diversi: con una web directory potremo cercare tutti i siti che parlano di musica,<br />
mentre con la ricerca standard troveremo più facilmente un elenco dei siti dedicati a una grande<br />
popstar. Come esempi di cataloghi vi indichiamo Dmoz.org, Yahoo! e Google, ma ve ne sono molti<br />
altri.<br />
E i portali?<br />
In certi casi non sappiamo neppure cosa ci serve... magari vogliamo solo trovare qualcosa da fare per<br />
la prossima mezz’oretta. In questo caso ci vengono in aiuto i portali, siti che offrono servizi di vario<br />
tipo (lettura della posta, notizie di vario genere, invio messaggi sms ai cellulari. . . ), che possono essere<br />
un buon punto di partenza per la navigazione quotidiana. Un esempio tipico di portale è dato dai siti<br />
degli abbonamenti ad internet, oppure alcuni motori di ricerca. Spesso riescono a stuzzicare la nostra<br />
curiosità e ci aprono la porta ad altri servizi che Internet può offrire! Provate www.kataweb.it<br />
oppure www.libero.it.<br />
Si stanno affermando su Internet un nuovo tipo di portali, i cosiddetti portali verticali o vortal<br />
(ing. vertical portal). Si tratta di portali che offrono diversi servizi ma estremamente mirati su uno<br />
specifico argomento. Nel mondo Linux italiano, un esempio è il http://www.ziobudda.net,<br />
dedicato a notizie, servizi e documentazione incentrati su Linux e il software libero in genere.<br />
Una babele di lingue<br />
L’italiano è tuttora una lingua fortemente minoritaria su Internet: anche se oramai “solo” il 45% dei<br />
navigatori è di madrelingua inglese, conoscere questa lingua aumenta drasticamente le probabilità di<br />
trovare quello. Appunto: se. E se non lo sapete? Oppure, peggio ancora, se l’informazione che vi<br />
interessa si trova in una pagina in russo, o cinese? In questo caso potete fare affidamento ai traduttori<br />
automatici istantanei disponibili sulla rete (tra i quali il più versatile - e gratuito - è Babelfish<br />
http://babelfish.altavista.com; google offre un servizio ancora sperimentale, si veda<br />
http://www.google.com/help/features.html#translation) che vi propongono<br />
una traduzione non certo entusiasmante ma in generale sufficiente per avere un’idea delle informazioni<br />
presenti sulla pagina. Sì, i traduttori universali stile Star Trek sono ancora lontani.<br />
13.5. E ora?<br />
La navigazione non dovrebbe avere più segreti per voi: le informazioni della rete sono a vostra disposizione.<br />
Ora è il momento di occuparvi della posta elettronica.<br />
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