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LINUX DA ZERO Edizione 3.2

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4.1. SOFTWARE DI SISTEMA CAPITOLO 4. IL SOFTWARE<br />

Figure 4.1.: I moduli del kernel<br />

KERNEL<br />

Funzionalità<br />

base<br />

Modulo<br />

LP<br />

differenze sono così grosse da cambiare significativamente il comportamento e le prestazioni dell’elaboratore,<br />

rendendo spesso impossibile, per esempio, far funzionare un programma progettato per un<br />

sistema operativo su uno differente. Tra i più diffusi sistemi operativi citiamo Linux, Mac OS, Unix,<br />

MS-DOS e Windows.<br />

I “moduli del kernel”<br />

Al giorno d’oggi i calcolatori devono essere in grado di gestire una varietà di dispositivi sterminata<br />

e diversissimi tra loro; in aggiunta, ogni calcolatore può essere usato per scopi radicalmente diversi<br />

(ricordate, è uno strumento molto flessibile). Non è oramai più pensabile che un unico sistema operativo<br />

possa essere in grado di gestire tutte le possibilità: occorre poter adattare il sistema alla diverse<br />

necessità.<br />

La grande idea dei progettisti è stata quella di costruire i kernel moderni 1 con una logica modulare:<br />

il software è inizialmente costituito dalle funzionalità più essenziali, dopo di ché è possibile<br />

aggiungerne altre, sotto forma di ’pezzettini’ di codice chiamati moduli del kernel. La cosa interessate<br />

è che è possibile ’montare’ e ’smontare’ pezzi del kernel senza neppure bisogno di riavviare il<br />

computer! Tornando all’esempio della macchina: quando decidete di accenderla, vi limitate a girare<br />

la chiavetta. Così facendo ’pilotate’ una catena di eventi (chiusura di un circuito, accensione candelette,<br />

aspirazione benzina...) dei cui dettagli vi interessa poco o nulla, poiché ci ha pensato chi ha<br />

costruito la macchina; solo in caso di problemi preoccuperete di che cosa non vada e - eventualmente<br />

- di sostituirla.<br />

I driver<br />

Nonostante esistano moduli del kernel per le funzioni più disparate, la più importante è sicuramente<br />

quella relativa all’uso dei dispositivi software (tali i moduli si dicono device driver, letteralmente<br />

“piloti di dispositivo”).<br />

Il vostro PC usa continuamente centinaia di driver diversi per pilotare le sue varie componenti,<br />

senza che voi ve ne accorgiate. Se un bel giorno comperate uno scanner e vi limitate a collegarlo al<br />

computer vi accorgerete che non funziona. E come potrebbe? Il computer non sa come usarlo! Per<br />

insegnarglielo è necessario procurarsi il driver necessario (fornito su un CD-Rom, dischetto oppure<br />

scaricato da Internet) e installarlo sul computer. La procedura varia a seconda dei casi: a volte basta<br />

copiarlo in una certa directory, in altri occorre compilarlo, in altri esiste un programma di installazione,<br />

ma non preoccupatevi: ce ne occuperemo più avanti: per ora basta sapere di che cosa si tratti.<br />

1 Nel caso di Linux, a partire dalla versione 2.0.<br />

44<br />

Modulo<br />

VFAT<br />

Modulo<br />

USB

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