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LINUX DA ZERO Edizione 3.2

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20.3. MUSICA DIGITALE COMPRESSA CAPITOLO 20. MUSICA CON <strong>LINUX</strong><br />

20.3. Musica digitale compressa<br />

Per prima cosa dovete inserire i vostri dati personali: tornate alla<br />

finestra di configurazione e fate click sulla linguetta“Invio”. Attivate<br />

l’opzione “Attiva sottomissione via SMTP” e indicate, se non<br />

è presente, il vostro indirizzo di posta elettronica, comprensivo di<br />

nome utente e indirizzo del server SMTP. Fate quindi “OK” per<br />

confermare.<br />

Ora dovete inserire i dati relativi al disco che state utilizzando:<br />

fate click sul pulsante chiamato “CDDB” ed otterrete l’editor di<br />

database di cddb. Per prima cosa inserire il nome dell’artista e<br />

dell’album, separandoli con una barra; in seguito potrete inserire,<br />

uno per volta, i nomi delle tracce (è possibile inserire anche un<br />

commento). Al termine sarà sufficiente prima fare click su “Invia”<br />

per spedirlo al CDDB e quindi su “OK” per uscire. Congratulazioni!<br />

Questo è uno dei vostri primi contributi alla società<br />

dell’informazione!<br />

Un normale CD contiene più o meno 650-700 Mb di musica digitale, pari a poco più di un’ora di musica.<br />

È possibile “estrarre” la musica da un CD, ma i file risultanti, solitamente in formato .wav, sono<br />

troppo grandi per essere archiviati efficacemente. Da qualche tempo, però, esistono nuovi formati<br />

musicali molto più efficienti, senza perdite di qualità apprezzabili! Alla base di questa "magia" c’è la<br />

psicoacustica, cioè la scienza che studia come funziona la percezione del suono. In definitiva, grazie<br />

al fatto che nei file .mp3 si è riusciti ad escludere quelle "informazioni audio" che noi non riusciamo<br />

a percepire, un CD registrato con questa tecnologia di compressione potrebbe contenere fino a 120<br />

ore di musica. In più, poiché un file di questo tipo occupa poco spazio, risulta molto facile e veloce<br />

trasferire la musica tramite Internet.<br />

I formati digitali più diffusi al momento sono: MPEG 1 Layer 3, più noto tramite la sigla MP3, il<br />

formato Ogg Vorbis , Windows Media Audio e AAC.<br />

MP3 è il formato più diffuso, utilizzato dalla totalità dei programmi del settori, dai più recenti<br />

lettori CD e perfino da molti cellulari multimediali. Il suo uso in ambito Linux è un po’ problematico,<br />

poiché alcune parti dei programmi utilizzati per questo formato sono coperti da brevetto.<br />

Ciò significa che l’Istituto Fraunhofer e la Thompson, inventori<br />

del formato, possono, a loro insindacabile giudizio, esigere<br />

un pagamento per ogni programma che in qualche modo utilizza<br />

.mp3 per almeno venti anni. Per questo motivo nessuna<br />

distribuzione include più un codificatore .mp3, e alcune distribuzioni,<br />

tra le quali Red Hat e Debian non includono più neppure<br />

il decodificatore! (Potete reperire pacchetti “non taroccati”<br />

per Red Hat/Fedora su shrike.freshrpms.net)<br />

In risposta a questo problema è stato sviluppato un formato alternativo, totalmente libero e privo<br />

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