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Bandite 2_8_2012:Layout 1 02/08/12 14.43 Pag<strong>in</strong>a 109<br />

Rivoluzione francese, la Rivoluzione <strong>in</strong>dustriale e l’affermazione<br />

della Democrazia parlamentare. È evidente che<br />

questo piccolo escursus è funzionale al tema che ci preme:<br />

la collocazione della donna <strong>in</strong> armi nella Storia e nella<br />

sua storia. Per <strong>in</strong>iziare possiamo servirci, a titolo esemplificativo,<br />

di un ulteriore argomento guida: la storia del<br />

movimento d’avanguardia delle Suffragette <strong>in</strong>glesi che,<br />

capeggiate da Emmel<strong>in</strong>e Pankhurst, avevano fra gli obiettivi<br />

anche il diritto di voto. Le scatenate del Suffrage Party<br />

usarono ogni mezzo per portare avanti la loro battaglia.<br />

Nel 1907 marciarono verso la sede del Parlamento e si<br />

<strong>in</strong>catenarono <strong>in</strong> Down<strong>in</strong>g Street, residenza storica del<br />

Primo M<strong>in</strong>istro. Molte furono accusate di vandalismo e<br />

imprigionate, mentre altre che facevano lo sciopero della<br />

fame furono coattamente costrette a nutrirsi. Nel 1913<br />

una militante si suicidò per protesta, buttandosi sotto la<br />

carrozza del re. La guida teorica delle Suffragette va assegnata<br />

al filosofo John Stuart Mill che nel suo saggio, The<br />

subjection of woman (La servitù delle donne), approva<br />

l’operato dei movimenti femm<strong>in</strong>isti, riconducendo la condizione<br />

di sottomissione della donna alla primitiva legge<br />

del più forte. Nel 1918, le donne <strong>in</strong>glesi si videro riconosciuto<br />

il diritto di voto: una conquista datata 1946 per le<br />

donne italiane e 1970 per le svizzere, mentre <strong>in</strong> quello<br />

stesso periodo anche i governi di Austria, Cecoslovacchia,<br />

Danimarca, Germania, Irlanda, Olanda, Norvegia, Polonia,<br />

Russia, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti allargarono il<br />

suffragio alle donne. Tutti però preceduti dalla Nuova<br />

Zelanda che fu <strong>in</strong> assoluto il primo Paese a conferire questo<br />

diritto nel 1893.<br />

Quel 2 giugno 1946, che vedeva le donne italiane partecipare<br />

per la prima volta a una consultazione elettorale<br />

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