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Bandite 2_8_2012:Layout 1 02/08/12 14.43 Pag<strong>in</strong>a 143<br />
«Che vuoi», mi aveva detto dandomi del tu, non per confidenza<br />
ma per il mezzo secolo che ci separava, «ci si<br />
dimentica di tutto, e questi sono anni veloci, perciò ho<br />
scritto tutto. Se lo tengo io resta lì ad ammuffire, tu studi<br />
questi fatti, queste storie, tienilo tu». Quando l’avevo<br />
<strong>in</strong>contrato – come anche altri partigiani – gli avevo spiegato<br />
che stavo preparando un esame di storia contemporanea<br />
all’Università e l’argomento scelto dal professor<br />
Catalano era proprio l’avvento del fascismo <strong>in</strong> Italia, un<br />
argomento che potevo sviluppare con molte testimonianze<br />
nel mio territorio, dove appunto era stata <strong>in</strong>sediata la<br />
Repubblica sociale. Un argomento che mi appassionava,<br />
anche per la mia militanza politica nella nuova s<strong>in</strong>istra,<br />
come si diceva all’epoca. Lessi quel quaderno d’un fiato:<br />
ore e ore passate a ripercorrere quelle storie con grafie<br />
spesso malferme, parole che proprio non ne volevano<br />
sapere di svelarsi nella loro vera essenza, costr<strong>in</strong>gendomi<br />
a rimediare col “senso”. Ricordi scritti <strong>in</strong> momenti<br />
diversi, come denunciavano quei tratti di penne diverse,<br />
come diversi erano gli stati d’animo che le tradivano.<br />
Come diverse erano le storie.<br />
Testimonianza di Ald<strong>in</strong>a<br />
Ogni guerra sia maledetta, come maledetti siano quelli che per il loro<br />
<strong>in</strong>teresse le provocano, le dichiarano senza nessun rimorso del sangue<br />
di poveri ragazzi mandati al macello, senza rimorso del pianto di<br />
mamme, di spose, di figli, di sorelle e fratelli. Quando nacqui ero già<br />
orfana di guerra, la guerra ‘15-‘18. La mia è stata un’<strong>in</strong>fanzia triste,<br />
triste perché oltre la guerra c’era la miseria e con la miseria la fame.<br />
Poi arrivò anche il fascismo e noi lo abbiamo combattuto per essere<br />
liberi. In famiglia eravamo <strong>in</strong> quattro: la mia mamma, una sorella e<br />
un fratello, entrambi più giovani di me. Mia madre non ce la faceva<br />
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