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Bandite 2_8_2012:Layout 1 02/08/12 14.43 Pag<strong>in</strong>a 172<br />
BANDITE!<br />
Magno e monte Gnere; giovani della zona di Gavardo, Villanuova,<br />
Prandaglio, ma anche di altri paesi: tutti appartenenti<br />
alla 7ª Brigata Matteotti. Avevano preso a spostarsi<br />
con una certa frequenza per evitare i sempre più<br />
assidui rastrellamenti della GNR. Si erano qu<strong>in</strong>di spostati<br />
nella frazione Arveaco di Provaglio, un gruppo di case<br />
sotto il monte Besume, dove trovarono rifugio <strong>in</strong> un fienile<br />
<strong>in</strong> una buona posizione logistica, anche per un’eventuale<br />
fuga improvvisa. Tre giorni dopo, però, Alfredo<br />
Poli, staffetta delle Fiamme Verdi, li avvisò dell’imm<strong>in</strong>enza<br />
di un rastrellamento della GNR. Mentre si analizzava<br />
la situazione per identificare un’altra postazione, si<br />
<strong>in</strong>tensificarono le precauzioni, raddoppiando le guardie.<br />
La notte trascorse tranquilla e verso le 5 una sent<strong>in</strong>ella<br />
scese verso Arveaco per prendere un po’ di latte, ma fu<br />
<strong>in</strong>tercettato dai fascisti, che prima che riuscisse a nascondersi<br />
dietro una siepe, riuscirono a ferirlo a una gamba.<br />
Poi, portandoselo dietro come prigioniero, si <strong>in</strong>dirizzarono<br />
sicuri verso il rifugio dei partigiani, come se sapessero<br />
perfettamente dove si nascondevano. I colpi sparati contro<br />
la sent<strong>in</strong>ella avevano <strong>in</strong>tanto allertato il gruppo, e una<br />
sent<strong>in</strong>ella avvertì che la strada che portava a Treviso bresciano<br />
era sgombra: avrebbero potuto fuggire da lì, ma<br />
non fecero <strong>in</strong> tempo, perché i fascisti erano già lì. Iniziò<br />
così un conflitto a fuoco che term<strong>in</strong>ò con l’esaurimento<br />
delle munizioni da parte dei partigiani, che furono qu<strong>in</strong>di<br />
sopraffatti. Legati con le mani dietro la schiena, tranne<br />
due cui fu ord<strong>in</strong>ato di trasportare la barella del compagno<br />
ferito, scesero a Barghe, f<strong>in</strong>o alla fermata davanti all’albergo<br />
Braga. Il resto, Maria lo sapeva. Con l’amica Bianca<br />
tornò qu<strong>in</strong>di a casa, dove con la famiglia concordò che<br />
avrebbe portato dei generi di conforto a quei poveretti. La<br />
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