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Bandite 2_8_2012:Layout 1 02/08/12 14.43 Pag<strong>in</strong>a 164<br />
BANDITE!<br />
troppo c’erano; nei paesi anche nei paesi c’erano, ma se no hanno<br />
aiutato tutti. Donne e uom<strong>in</strong>i, li hanno aiutati tutti.<br />
Maria Antonietta<br />
Quando don Carlo 32 mi ha chiamato a casa sua per dirmi se facevo<br />
la staffetta, se facevo un lavoro, io credevo un lavoro manuale, per<br />
guadagnare. E <strong>in</strong>vece mi presenta questo signor Ragnoli 33 . Dice:<br />
“Dovresti fare questo lavoro, andare a portare messaggi. E come<br />
faresti, per esempio, a nascondere un messaggio?”. Io gli ho detto:<br />
“Eh, scucirei un pezzett<strong>in</strong>o del soprabito, <strong>in</strong>filerei il messaggio e poi<br />
lo tornerei a cucire”. Allora lui mi dice: “È una cosa un po’…”,<br />
<strong>in</strong>somma, non era tanto conv<strong>in</strong>to, “però può andare”. L’<strong>in</strong>izio è stato<br />
l’8 settembre del ’43, proprio il giorno dell’armistizio, che stavo<br />
facendo i fiori alla Madonna lì all’altare e, siccome ero molto vic<strong>in</strong>a<br />
a don Carlo, lui è venuto giù – sono arrivate su dieci-dodici persone,<br />
erano prigionieri, <strong>in</strong> casa, e non sapeva dove mandarli – è venuto giù<br />
e mi ha detto: “Io avrei una commissione da farti fare, ma non bisogna<br />
parlare perché altrimenti ci uccidono: io e te e tutti i nostri…”.<br />
E io ho detto: “Cosa c’è da fare?”. Avevo diciotto anni.<br />
Sever<strong>in</strong>a<br />
Una volta monsignor Fossati mi ha chiesto: “Perché fai questo?”. Ho<br />
detto: “Perché forse, siccome sono una ragazza, una donna giovane<br />
che dimostra due-tre anni meno della sua età, così non molto appariscente<br />
posso passare <strong>in</strong>osservata e arrivare dove non potrebbero gli<br />
uom<strong>in</strong>i, dove non potrebbero arrivare persone conosciute. E poi perché<br />
sono conv<strong>in</strong>ta che quel che faccio sia giusto. Però lo facevo sempre<br />
con grande apprensione.<br />
32. Carlo Comensoli, parroco di Cividate Camuno, cappellano della divisione Fiamme Verdi “Tito Speri”.<br />
Fu <strong>in</strong>carcerato dal 27 marzo 1945 alla Liberazione.<br />
33. Romolo Ragnoli, comandante della divis<strong>in</strong>e Fiamme Verdi “Tito Speri”.<br />
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