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Bandite 2_8_2012:Layout 1 02/08/12 14.43 Pag<strong>in</strong>a 34<br />
BANDITE!<br />
<strong>in</strong>cl<strong>in</strong>azioni sangu<strong>in</strong>arie. Con Schiavone partecipò a furti<br />
di bestiame e a sequestri di persona, trovando modo di<br />
meritarsi il rispetto e la simpatia di tutta la banda. Non si<br />
sottrasse nemmeno all’omicidio, avendo preso attiva parte<br />
all’eccidio di nove soldati del 45° Reggimento di Fanteria<br />
nel luglio del 1863 a Sferracavallo. Era altresì capace<br />
di slanci di generosità come è testimoniato dal soccorso<br />
che offrì ad alcune vittime della banda Schiavone e<br />
per aver cercato di salvare alcune vite. Di lei si disse<br />
anche, ma senza suffragio di prove, essere stata non solo<br />
l’amante di Schiavone ma anche di Carm<strong>in</strong>e Crocco, il<br />
leggendario e riconosciuto capo di tutte le bande lucane<br />
e dei suoi luogotenenti N<strong>in</strong>co Nanco e Donato Tortora.<br />
La presenza di più donne nella banda portava facilmente<br />
ad episodi di gelosia, dei quali si servì largamente l’esercito<br />
occupante per annientare il nemico. E fu proprio la<br />
gelosia di Rosa Giuliani, cui Filomena Pennacchio aveva<br />
sottratto i favori di Schiavone, a tradire quest’ultimo: la<br />
delazione della Giuliani consentì, <strong>in</strong>fatti, l’arresto di<br />
Schiavone e di altri briganti che furono subito condannati<br />
a morte. Prima di morire, il feroce Schiavone volle rivedere<br />
ancora Filomena, gravida di un suo figlio. Fu un<br />
<strong>in</strong>contro tenerissimo tra la brigantessa reg<strong>in</strong>a di ferocia e<br />
il capobanda terrore delle valli dell’Ofanto che <strong>in</strong> g<strong>in</strong>occhio<br />
− chiedendole perdono − le baciava le mani, i piedi<br />
ed il ventre pregno. Filomena Pennacchio però non visse<br />
− come altre − nel ricordo del suo uomo. Preferì − allettata<br />
da una promessa di sconto della pena − tradire<br />
anch’essa e fece catturare con le sue rivelazioni un altro<br />
luogotenente di Crocco, Agost<strong>in</strong>o Sacchitiello ed altre<br />
due famose “brigantesse”, Giusepp<strong>in</strong>a Vitale e Maria Giovanna<br />
Tito. Condannata a venti anni di reclusione, la<br />
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