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Bandite 2_8_2012:Layout 1 02/08/12 14.43 Pag<strong>in</strong>a 156<br />
BANDITE!<br />
poi è stato fucilato, poveretto, con tutta la sua famiglia – e gli spieghiamo<br />
che vogliamo i caricatori del 91 per i partigiani. Ognuno di<br />
noi riempie le valigie che ha di caricatori. Un peso tremendo. Le mie<br />
due valigie non si chiudevano. Gli altri tre <strong>in</strong>tanto partono. Io mi soffermo<br />
un po’ perché eravamo amici con il custode – ero sempre al tiro<br />
a segno a fare le gare – e lue l dis: “Ah chèla valigia chè la tè<br />
miga; spèta, ciapòm amò èn spac” 31 . E mi mette un altro spago.<br />
“Pesano troppo, non riesco a caricarle”. Nel frattempo arriva una brigata<br />
di fascisti che prendono posizione nel cortile del poligono. E poi<br />
arriva anche una macch<strong>in</strong>a di quelle scoperte, una Volkswagen con<br />
su degli ufficiali tedeschi. Che faccio adesso? Ero già sulla porta con<br />
le valigie e le stavo mettendo sulla bicicletta. Non potevo scappare,<br />
che potevo fare? Dovevo tenere le valigie una dietro e l’altra appoggiata<br />
sul manubrio. Salgo, ondeggio e volo. Le valigie f<strong>in</strong>iscono a terra<br />
ma non si aprono. Io faccio un volo tremendo. Questi ragazzi che<br />
erano tutti sistemati nel poligono con i loro mitra m’hanno vista e<br />
hanno com<strong>in</strong>ciato a ridere. Ridevano anche i tedeschi. Io mi sono rialzata,<br />
ho recuperato le valigie e sono uscita a piedi con la bicicletta.<br />
Elsa<br />
Mi hanno detto che dovevamo cambiare nome per la nuova attività,<br />
dimenticare tutto: amici, compagni, attività che avevo svolto dal<br />
luglio del ’43 f<strong>in</strong>o al febbraio del ’44. Presso la sede dell’amm<strong>in</strong>istrazione<br />
del partito comunista di Brescia, mi è stato presentato un compagno<br />
che veniva da Milano come ispettore della Delegazione regionale<br />
Lombardia, con il quale avrei <strong>in</strong>iziato la nuova attività. Attività militare,<br />
non più politica. Di conseguenza era necessario che io abbandonassi<br />
la famiglia, dire loro anche il falso, che non mi avrebbero più<br />
vista. Da quel momento per tutti i compagni, quelli che <strong>in</strong>contravo ho<br />
assunto il nome di Piera, perché f<strong>in</strong> da bamb<strong>in</strong>a mi piaceva il nome di<br />
31. E lui dice: “Quella valigia non tiene. Aspetta che prendiamo un altro spago”.<br />
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