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Bandite 2_8_2012:Layout 1 02/08/12 14.43 Pag<strong>in</strong>a 11<br />
donne a doversi confrontare. Ma il secondo conflitto<br />
mondiale è anche un laboratorio di sentimenti e comportamenti<br />
contrastanti. Forse è particolarmente vero per<br />
l’Italia, dove il rovesciamento delle alleanze e la guerra<br />
civile <strong>in</strong>vestono tradizioni culturali, conv<strong>in</strong>zioni politiche,<br />
fedi religiose, disegnando uno scenario che cambia radicalmente<br />
nel tempo e nello spazio. Il discorso riguarda gli<br />
uom<strong>in</strong>i, che fra il ’43 e il ’45 danno vita a due eserciti, uno<br />
<strong>in</strong>teramente, l’altro <strong>in</strong> parte volontario, e nello stesso<br />
tempo ai più grandi fenomeni di sbandamento e diserzione<br />
della storia italiana.<br />
Nel ’40, nessuna organizzazione femm<strong>in</strong>ile, cattolica o<br />
laica, prende posizione contro la guerra. L’8 settembre<br />
’43, quando l’esercito si disfa e dec<strong>in</strong>e di migliaia di soldati<br />
si sbandano nel Paese occupato dai tedeschi, a soccorrerli,<br />
rivestendoli <strong>in</strong> borghese per sottrarli alla cattura<br />
e <strong>in</strong>dirizzandoli sulla via del ritorno a casa, sono<br />
soprattutto donne: per lo più donne cosiddette “comuni”,<br />
che agiscono senza il sostegno di ideologie politiche<br />
<strong>in</strong> senso stretto, disarmate. Ci si aspetterebbe di vederle<br />
assistere <strong>in</strong> dolorosa rassegnazione alla cattura degli<br />
sbandati. Invece li contendono a un esercito strapotente,<br />
e non di rado con successo. «Pareva», scrive Luigi Meneghello,<br />
«che volessero coprirci con le sottane». Nella sua<br />
lezione sull’8 settembre riportata <strong>in</strong> Novecento Italiano<br />
della Laterza, il professor Claudio Pavone dice:<br />
I fascisti, dopo il 25 luglio, scomparvero, completamente <strong>in</strong>denni. Un<br />
operaio toscano, rievocando quei gironi, ha scritto di recente che<br />
c’era entusiasmo nella fabbrica, ovviamente, per quello che era successo,<br />
di tutti gli operai. E poi ha aggiunto: “ma c’era anche un fascista,<br />
povero uomo!”. Chiamare “povero uomo” un fascista, un po’<br />
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