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Bandite 2_8_2012:Layout 1 02/08/12 14.43 Pag<strong>in</strong>a 130<br />
BANDITE!<br />
fuggito <strong>in</strong> montagna. Mentre a f<strong>in</strong>e giugno <strong>in</strong> uno scontro<br />
a fuoco muore la compagna Alma Vivoda, “Natalia” viene<br />
arrestata il 2 luglio e portata nel carcere dei Gesuiti, dove<br />
subisce un primo <strong>in</strong>terrogatorio. La sua posizione è gravissima<br />
per le soffiate arrivate alla polizia politica che la<br />
<strong>in</strong>dicano come elemento molto attivo all’<strong>in</strong>terno delle<br />
formazioni partigiane combattenti. La sua salvezza arriva<br />
con l’8 settembre, quando, dopo l’armistizio, il carcere –<br />
che oltre a lei r<strong>in</strong>chiude tanti altri prigionieri politici –<br />
viene assaltato. Dopo la creazione della Rsi, la nuova<br />
condizione di Ond<strong>in</strong>a sarà qu<strong>in</strong>di quella di evasa: restare<br />
a Trieste diventa pericolosissimo. «Da parte del comando<br />
partigiano», scrive nei suoi appunti Ond<strong>in</strong>a, «viene<br />
impartito l’ord<strong>in</strong>e a “Petronio” di scendere a Ronchi per<br />
reclutare nuovi compagni e poco dopo si forma la prima<br />
brigata partigiana italiana che assume provvisoriamente<br />
il nome di Brigata Triest<strong>in</strong>a, col compito di operare nella<br />
parte più avanzata del Carso, sopra Monfalcone, f<strong>in</strong>o a<br />
Gorizia». Il 10 settembre, Ond<strong>in</strong>a si unisce agli operai<br />
che, su decisione del Comitato d’Azione del cantiere di<br />
Monfalcone, raggiungono Villa Montevecchio, dove si<br />
trova il centro di smistamento <strong>in</strong>caricato di <strong>in</strong>quadrarli <strong>in</strong><br />
un’unità partigiana. Lungo il tragitto, gli operai attaccano<br />
il presidio dell’aeroporto di Ronchi, mettendo <strong>in</strong> fuga un<br />
corpo di guardia tedesco. Giunti a dest<strong>in</strong>azione, diventano<br />
la Brigata Proletaria: il loro compito è quello di resistere<br />
su una l<strong>in</strong>ea che va da Merna a Valvocciano per<br />
<strong>in</strong>terrompere i rifornimenti via terra dest<strong>in</strong>ati ai tedeschi<br />
che combattono nei Balcani. Il 12 settembre i tedeschi<br />
sferrano un attacco poderoso, che alla f<strong>in</strong>e lascia sul<br />
campo i cadaveri di 256 operai di Monfalcone e 192 di<br />
Ronchi. Ond<strong>in</strong>a scrive nel suo diario che solo pochi – fra<br />
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