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La Spada che canta

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più piccolo dubbio <strong>che</strong> saresti pronto a morire per proteggere me e i<br />

miei figli, e so <strong>che</strong> la tua morte vorrebbe dire la mia morte... Mi<br />

ascolti?» <strong>La</strong> sua voce tremava per le lacrime non versate.<br />

«Ti ascolto. Ti amo. E adesso vieni qui vicino a me. Stai<br />

prendendo freddo lì seduta.» Luceia ubbidì con impeto morbido e<br />

amoroso, e le sue lacrime sgorgarono sulla mia pelle, e ben presto ci<br />

scaldammo di nuovo e ci addormentammo abbracciati.<br />

<strong>La</strong> riunione del Consiglio programmata per il giorno dopo non<br />

cominciò fino alla decima ora della mattina e durò cinque ore. Non<br />

fu una riunione difficile, perché tutti gli argomenti da trattare erano<br />

positivi e favorevoli e lo spirito dei membri del Consiglio era<br />

allegro, ma Caio aveva l'aria stanca quando la aggiornammo. Andai<br />

con lui nella sua stanza di soggiorno, dove si fermò e appoggiò con<br />

affetto le mani sul codice <strong>che</strong> era sul tavolo da lavoro, dove l'aveva<br />

lasciato prima di partire per Londinium con Seneca.<br />

«È bello essere di nuovo a casa, Publio» mi disse. «Credo <strong>che</strong><br />

scriverò per un po', prima <strong>che</strong> la luce se ne vada. I miei occhi stanno<br />

peggiorando, sai. Mi fanno male ogni volta <strong>che</strong> scrivo alla luce della<br />

lampada, eppure c'è stato un tempo, non lontano, in cui potevo<br />

scrivere tutta la notte alla luce di una sola lampada senza nessuna<br />

fatica.»<br />

«Non fa bene agli occhi di nessuno, Caio» gli dissi. «Penso <strong>che</strong><br />

sia una buona idea farlo con la luce del giorno, se ne hai il tempo e<br />

l'opportunità. An<strong>che</strong> se non capisco perché vuoi sempre scrivere<br />

tanto.» Mi guardò e sorrise, ma non disse niente. «E <strong>che</strong> cosa scrivi,<br />

poi?» gli chiesi. «Voglio dire, sono anni <strong>che</strong> passi ore e ore a scrivere,<br />

ogni giorno, e non fai mai vedere a nessuno quello <strong>che</strong> hai scritto.<br />

Almeno credo. O l'hai fatto?»<br />

Il suo sorriso si allargò. «No, Publio, per la verità nessuno ha<br />

mai voluto vedere quello <strong>che</strong> sto scrivendo. Nessuno ha mai<br />

espresso curiosità in proposito, tranne Luceia. Lei sa di <strong>che</strong> cosa si

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