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La Spada che canta

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icordavo di essermi mai sentito così male per i postumi di attività<br />

presumibilmente piacevoli. Il terreno era freddo, così mi rialzai<br />

borbottando, e rientrai nella tenda per prendere un paio di pelli dal<br />

letto.<br />

A pochi passi dalla tenda c'era un albero. Buttai le pelli alla base<br />

dell'albero e mi ci sedetti sopra con cautela, appoggiando la schiena<br />

al tronco e stringendomi il mantello intorno alle spalle; respiravo<br />

molto profondamente e inghiottivo grandi sorsate dell'aria fredda<br />

della notte, con gli occhi socchiusi.<br />

Un cane si mise a ululare molto vicino, e la mia mente si ribellò a<br />

quel suono. Giurai <strong>che</strong> se quello screanzato fosse venuto più vicino<br />

lo avrei strangolato, immergendolo in un silenzio assoluto e<br />

permanente. Poi sentii dei passi <strong>che</strong> si avvicinavano, e qualcuno<br />

cominciò a <strong>canta</strong>re, con voce roca da ubriaco, subito raggiunto da un<br />

compagno altrettanto ubriaco. Allora scattai in piedi e fuggii nella<br />

notte, stringendomi addosso la pelliccia sulla quale mi ero seduto.<br />

Penso di aver camminato per un buon mezzo miglio lungo la<br />

collina, parallelo alle mura <strong>che</strong> torreggiavano sopra di me,<br />

inclinando il corpo contro la ripida china <strong>che</strong> precipitava alla mia<br />

destra. Di tanto in tanto sentivo gli scoppi di risa di qual<strong>che</strong> tardiva<br />

gozzoviglia dentro le mura, ma ben presto fui lontano dalla zona in<br />

cui erano piantate le tende, abbastanza da lasciarmi completamente<br />

alle spalle tutti i rumori e da garantire alla mia testa un riconoscente<br />

sollievo.<br />

Trovai un altro albero a cui appoggiarmi e mi sedetti,<br />

frenandomi con i calcagni contro il pendio, appoggiai i gomiti sulle<br />

ginocchia raccolte e premetti i palmi delle mani contro le tempie<br />

pulsanti. Mi sentivo male e miserabile come quando, giovane<br />

recluta, avevo bevuto per la prima volta un'eccessiva quantità del<br />

vino acido e leggero dei legionari.<br />

Non so per quanto tempo rimasi lì seduto. Forse passò un'ora,<br />

forse più e forse meno, ma mi addormentai e mi risvegliai di colpo,

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