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La Spada che canta

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via?»<br />

«All'inizio sì. Eravamo tutti stupefatti e fuori aveva un cavallo.<br />

Poi ho ripreso il controllo e gli ho mandato dietro Paolo, lo stalliere,<br />

ma era troppo tardi; Paolo non è riuscito a trovarlo.»<br />

«Sangue, Luceia. Hai detto <strong>che</strong> c'era del sangue. Quanto e dove?<br />

Era il suo?»<br />

Lei scosse la testa decisa, come per respingere la mia domanda.<br />

«Non lo so. Aveva un mantello, chiuso al collo, <strong>che</strong> lo copriva<br />

completamente. Ho visto per un attimo la sua tunica e mi è sembrata<br />

nera. È stato solo quando ho visto le sue gambe e i piedi, mentre<br />

usciva alla luce del sole, <strong>che</strong> ho capito di cosa si trattava. Publio,<br />

aveva le gambe coperte di sangue!»<br />

«Dov'era Cai durante tutto questo tempo? E dov'è adesso?»<br />

Scosse la testa di nuovo. «Non è qui. È uscito presto con un<br />

uomo, un suo vecchio amico, <strong>che</strong> è arrivato verso mezzogiorno. Non<br />

so chi fosse. Io ero occupata con le bambine e non l'ho visto. In ogni<br />

caso i servitori hanno detto <strong>che</strong> era uno straniero, ma <strong>che</strong> Cai lo<br />

conosceva da tanto tempo. Sono usciti insieme e non sono ancora<br />

tornati.»<br />

«Mio Dio!» Stavo già zoppicando verso la porta e urlai al di<br />

sopra della spalla: «Chiama Equo e riunisci una pattuglia a cavallo e<br />

assicurati <strong>che</strong> portino an<strong>che</strong> dei carri e un medico. Di' loro di venire<br />

a villa Titente il più presto possibile, e tu rimani qui!»<br />

Il mio cavallo era ancora nel cortile dove l'avevo lasciato; gli<br />

saltai in groppa e lo feci partire ancor prima di essermi seduto. Era<br />

un animale forte ed era già pronto per un'altra corsa. Lo spronai al<br />

galoppo e presi la via più breve verso la casa di Dom e della sua<br />

infedele moglie.<br />

Mi ci volle mezz'ora, a tutta velocità, per arrivare, e ormai non<br />

mi curavo più della povera bestia sotto di me, <strong>che</strong> nel mio terrore<br />

sfruttavo crudelmente. Lottavo contro la mia stessa immaginazione,

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