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La Spada che canta

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legato con una corda, oscillavo avanti e indietro come un pesce fuor<br />

d'acqua, completamente alla mercé dei sobbalzi della strada. Ero<br />

consapevole della follia della mia determinazione a stare seduto, ma<br />

rifiutavo di arrendermi e solo controvoglia alla fine accettai di<br />

rimanere supino per tutto il viaggio di ritorno a villa Britannico. In<br />

quella posizione, sdraiato su un mucchio di pelli sistemate sul<br />

pianale del carro, non feci altro per tutto il resto del viaggio <strong>che</strong><br />

guardare le nuvole <strong>che</strong> andavano e venivano nel cielo sopra di me.<br />

Fu una vera benedizione sapere finalmente <strong>che</strong> era questione prima<br />

solo di ore e poi di attimi per arrivare alla villa.<br />

Non incrociammo Britannico e i suoi dottori <strong>che</strong> erano usciti per<br />

venirci incontro. Arrivarono il giorno dopo e mi trovarono sulla via<br />

del ritorno all'umanità unto e profumato e massaggiato, sfregato e<br />

lucente e rilassato sotto le cure della mia cara moglie, <strong>che</strong> aveva<br />

mostrato solo una temporanea costernazione davanti alle mie<br />

condizioni, prima di mettersi immediatamente a risanarle.<br />

Ancora oggi, mentre scrivo queste pagine dopo trent'anni di<br />

matrimonio con Luceia Britannico, non riesco a non sorprendermi<br />

per la facilità con cui riesce ad abbandonare ogni sembiante della<br />

matrona ben educata, pur essendo naturalmente la più solare e<br />

pacifica delle creature, e a mutarsi nella matriarca minacciosa piena<br />

di implacabile furia. Da soldato e fabbro sono diventato nel corso<br />

degli anni uno scrittore e un pensatore e per tutto quel tempo avrei<br />

detto «Attento alla mia collera!» a chiunque avesse minacciato in<br />

qual<strong>che</strong> modo me o i miei. Oggi, però, mi rendo conto di quanto<br />

fosse assurdo. Le parole più forti e minacciose <strong>che</strong> avrei potuto dire<br />

dovevano essere «Attento a mia moglie!».<br />

In quell'occasione, vedendomi entrare nei terreni della villa<br />

trasportato a pancia all'aria, uscì di casa correndo come il vento di<br />

fine autunno, e con la violenza del suo arrivo tolse le parole di bocca<br />

a chi stava per parlare e lasciò senza fiato chi voleva dire qualcosa,<br />

aggredendoli e distribuendo ceffoni sulle orecchie.

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