Ticino21 - Eventi.Parcoticino.It - Parco del Ticino
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FAUNA E BIODIVERSITÀ<br />
108<br />
Lontra. La presenza <strong>del</strong>la lontra (Lutra lutra) nella valle <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong> è stata accertata fino al 1980, almeno<br />
nella parte più meridionale <strong>del</strong> fiume. La lontra, inserita nell’Allegato II Direttiva Habitat, è una specie<br />
gravemente minacciata in tutta Europa. Per far fronte a questa preoccupante situazione sono in corso vari<br />
tentativi di reintroduzione. Il <strong>Parco</strong> piemontese <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong> è impegnato da più di un decennio in un analogo<br />
programma: in un’area recintata vengono allevate lontre a scopo riproduttivo e di rilascio in natura. Anche<br />
il <strong>Parco</strong> lombardo ha avviato un progetto coordinato con quello piemontese. Presso la riserva naturale<br />
orientata “La Fagiana” sono stati costruiti due recinti: uno specifico per la riproduzione, l’altro con fini di<br />
documentazione scientifica e preparazione al rilascio.<br />
Per tutte le specie reintrodotte o per cui sono stati effettuati ripopolamenti, sono previsti specifici programmi<br />
di monitoraggio, che non sono stati sopra riportati per motivi di spazio. Si ricorda che è possibile effettuare<br />
approfondimenti sui progetti di reintroduzione o ripopolamento conclusi, in atto o in fase di pianificazione<br />
presso gli uffici <strong>del</strong> <strong>Parco</strong>.<br />
L’equilibrio ecologico non richiede solo interventi di reintroduzione di specie attualmente scomparse. Talvolta<br />
sono necessari interventi di controllo faunistico per limitare l’espansione di alcune specie animali, che si<br />
moltiplicano a danno di altre o che creano notevoli problemi all’agricoltura e al territorio, e soprattutto interventi<br />
di contenimento <strong>del</strong>le specie alloctone.<br />
Nell’ambito di una Convenzione sottoscritta con la Regione Lombardia è stato affrontato l’argomento riguardante<br />
l’introduzione <strong>del</strong>le specie alloctone, inquadrando il problema, definendo l’entità dei rischi causati da specie<br />
aliene introdotte e individuando gli Enti che già operano nel campo a livello nazionale e internazionale.<br />
Le invasioni biotiche, infatti, stanno alterando le comunità naturali biologiche ed il loro carattere ecologico ad<br />
un ritmo senza precedenti. L’introduzione di specie esotiche causata dal trasporto intenzionale ed accidentale<br />
attraverso confini un tempo invalicabili è, contemporaneamente alla distruzione degli habitat naturali, la<br />
principale causa di estinzione <strong>del</strong>le specie autoctone.<br />
Le specie esotiche possono essere predatori per le specie endemiche, competitive nella ricerca di cibo e<br />
spazio vitale, possono degradare gli habitat e le funzioni ecosistemiche, la qualità <strong>del</strong>l’acqua, trasportare ed<br />
essere vettori di diffusione di parassiti e malattie.<br />
Il risultato è frequentemente la perdita di biodiversità con l’estinzione e la sostituzione degli organismi endemici.<br />
Per questo motivo una corretta gestione faunistica deve tenere conto <strong>del</strong> problema ed agire limitando la<br />
diffusione <strong>del</strong>le specie dannose. In Tabella 4.5 si riportano le informazioni relative alle attuali priorità <strong>del</strong> <strong>Parco</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Ticino</strong> inerenti le attività di contenimento di specie alloctone dannose.<br />
<br />
Approfondimento<br />
I DIRITTI ESCLUSIVI DI PESCA DEL PARCO DEL TICINO<br />
I Diritti Esclusivi di Pesca <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong> sono complessivamente tre:<br />
- Diritto Esclusivo di pesca di Turbigo (MI);<br />
- Diritto Esclusivo di pesca di Magenta, ex “Eredi Gualdoni” (MI);<br />
- Diritto Esclusivo di pesca di Vigevano (PV).<br />
Essi costituiscono per la gran parte una neo-acquisizione <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> <strong>Ticino</strong>. Il Diritto di Magenta e quello di<br />
Vigevano sono infatti frutto di due specifiche azioni di altrettanti progetti Life-Natura, finanziati dall’Unione<br />
Europea e condotti dal <strong>Parco</strong>: il primo (LIFE 00NAT/IT/7268 “Conservazione di Salmo marmoratus e Rutilus<br />
pigus nel Fiume <strong>Ticino</strong>”) volto alla conservazione <strong>del</strong>la trota marmorata e <strong>del</strong> pigo, concluso nel settembre<br />
2004, il secondo (LIFE 03NAT/IT/000113 “ Conservazione di Acipenser naccarii nel Fiume <strong>Ticino</strong> e nel medio<br />
corso <strong>del</strong> Po”) finalizzato alla conservazione <strong>del</strong>lo storione cobice, avviato nel 2003 e conclusosi nel 2006.<br />
Per la loro localizzazione geografica e la loro estensione questi Diritti Esclusivi rivestono un ruolo certamente<br />
strategico nella gestione e conservazione <strong>del</strong>l’ittiofauna autoctona <strong>del</strong> Fiume <strong>Ticino</strong>. All’interno dei loro confini<br />
si ritrovano, infatti, tratti di <strong>Ticino</strong> e ambienti acquatici laterali al fiume di elevatissimo pregio naturalistico e<br />
conservazionistico, come il Ramo Delizia, il Ramo dei Prati, il Canale Nasino ed anche il Ramo Morto, che si<br />
conferma ormai da anni essere uno dei corsi d’acqua laterali <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong> più ricchi di biodiversità, in particolare<br />
di specie ittiche pregiate.<br />
L’attività di pesca sportiva nell’ambito dei Diritti esclusivi di Pesca si svolge nel completo rispetto