Ticino21 - Eventi.Parcoticino.It - Parco del Ticino
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FAUNA E BIODIVERSITÀ<br />
96<br />
Le norme <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong><br />
In attesa di approvare il Piano di Settore Fauna, con Delibera <strong>del</strong> C.d.A. <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> n. 41 <strong>del</strong> 14.04.2005 è stato<br />
approvato il Piano di Gestione dei Diritti Esclusivi di Pesca <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong>, con il quale si sono individuati<br />
tre diritti esclusivi di pesca recentemente acquisiti dal <strong>Parco</strong>, sono stati <strong>del</strong>ineati gli indirizzi gestionali, le specie<br />
ittiche prioritarie inserite nelle principali liste di conservazione (Direttiva Habitat, Lista rossa <strong>del</strong>l’IUCN, D.G.R.<br />
20 aprile 2001 – n. 7/4345 <strong>del</strong>la Regione Lombardia), i miglioramenti ambientali e gli interventi diretti da<br />
attuare in favore <strong>del</strong>la fauna ittica, il regolamento di pesca (costituito da 10 articoli), l’indicazione <strong>del</strong>le zone<br />
soggette a particolari restrizioni (Zone di protezione ittica e Zone di pesca a mosca), nonché i relativi indennizzi<br />
e risarcimenti dovuti nel caso di inosservanza <strong>del</strong>le norme.<br />
Gli indicatori<br />
Specie faunistiche presenti<br />
La prima edizione <strong>del</strong>l’Atlante <strong>del</strong>la Biodiversità nel <strong>Parco</strong> <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong> (Edizione<br />
1999) riporta, dopo i rilievi effettuati, un numero totale di specie pari a 3.444.<br />
L’aggiornamento, pubblicato nell’anno 2002, incrementava significativamente<br />
questo primo numero portandolo a 4.932 specie. Pur non essendo finalizzati<br />
all’aggiornamento <strong>del</strong>l’Atlante <strong>del</strong>la Biodiversità, alcuni recenti lavori (sviluppati<br />
nell’ambito <strong>del</strong> progetto INTERREG III A 2000-2006 <strong>It</strong>alia-Svizzera – “Azioni<br />
coordinate e congiunte lungo il fiume <strong>Ticino</strong> per il controllo a lungo termine<br />
<strong>del</strong>la biodiversità”) hanno portato ad ampliare la conoscenza di alcuni gruppi<br />
faunistici, all’interno dei quali è aumentato il numero di specie censite.<br />
Gli elenchi riportati nell’Atlante <strong>del</strong>la Biodiversità <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> sono finalizzati a<br />
costituire una base di conoscenza scientifica finalizzata alla conservazione<br />
<strong>del</strong>la biodiversità. Questo termine, diventato d’uso comune a seguito <strong>del</strong>la<br />
Conferenza <strong>del</strong>le Nazioni Unite sull’Ambiente (UNCED) tenutasi a Rio de<br />
Janeiro nel 1992, indica l’insieme <strong>del</strong>la “varietà di specie animali e vegetali<br />
presenti in un determinato ambiente”.<br />
Sul nostro pianeta la variabilità <strong>del</strong>le condizioni climatiche, geografiche e<br />
geologiche, ha determinato e determina l’esistenza di un’ampia gamma<br />
di differenti ambienti, in ognuno dei quali si ritrovano un gran numero di<br />
organismi distinguibili tra loro e rispetto a quelli di un altro ambiente.<br />
Secondo i biologi esistono tre tipi di biodiversità:<br />
la biodiversità genetica, per cui gli individui appartenenti ad una specie,<br />
mostrano differenze interindividuali o tra le differenti popolazioni costituenti<br />
la specie stessa;<br />
la biodiversità specifica, per cui le innumerevoli specie viventi appaiono<br />
reciprocamente diverse in risposta alle rispettive nicchie ecologiche ed alle<br />
pressioni selettive che in esse hanno agito ed agiscono;<br />
la biodiversità ambientale (o ecosistemica), per cui la terra si presenta<br />
diversificata in una varietà di ambienti, ognuno dei quali abitato da<br />
comunità di organismi variabili per numero di specie e tipo di interazioni,<br />
la cui sopravvivenza dipende interamente dalla conservazione <strong>del</strong>l’habitat<br />
stesso.<br />
Quest’ultima forma di biodiversità è anche la più complessa e importante<br />
poiché in essa risultano comprese le precedenti e quindi con la conservazione <strong>del</strong>la diversità ambientale, se<br />
attuata su scala opportuna, come è auspicabile nelle aree protette, si ottiene anche un buon mantenimento<br />
<strong>del</strong>le altre forme di biodiversità. Esiste poi la biodiversità culturale che identifica anche negli elementi <strong>del</strong><br />
paesaggio creati dall’uomo e negli aspetti socio-culturali altri elementi di diversità ambientale che hanno un<br />
grande valore.<br />
Nella Tabella 4.1 si riportano i dati ottenuti nei diversi censimenti, relativi ai gruppi faunistici e floristici indagati.<br />
Si può notare che studiando sistematicamente alcuni gruppi relativamente poco conosciuti, il numero di specie<br />
rinvenute nel <strong>Parco</strong> continua ad aumentare, confermando il ruolo di “sorgente di biodiversità” <strong>del</strong> territorio<br />
protetto.