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TURISMO E FRUIZIONE
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Disaggregando i dati per ciascuna delle sub-aree considerate si nota che, in media, la zona con le cittadine
relativamente più popolate è il territorio varesino (11.359 abitanti per comune), seguito dal pavese e dal
milanese che si distinguono dallo stesso sia per livelli inferiori dell’indicatore, rispettivamente pari a 10.706 ab/
comune e 6.939 ab/comune (il dato è aumentato artificialmente dall’effetto esercitato da Pavia e Vigevano,
senza questi comuni, infatti, il valore sarebbe pari a 3.387 abitanti per comune), sia per una quota decisamente
superiore di situazioni, circa il doppio per ordine di grandezza (il 58,8% e il 64,7% contro il 30,8%), in cui non
si oltrepassa la soglia dei 5.000 abitanti.
I 47 comuni del Parco del Ticino si caratterizzano per una densità media di popolazione pari a 490 ab/km 2 .
Si tratta di un valore piuttosto basso che è indice di una distribuzione della popolazione in modo diffuso sul
territorio e che, salvo alcuni casi isolati, sembrerebbe essere un aspetto che accomuna la maggior parte delle
cittadine considerate. Sono, infatti, solo 4 i casi in cui si superano i 1.000 ab/km 2 : Gallarate (2.311 ab/km 2 ) e
Cardano al Campo (1.522 ab/km 2 ) in Provincia di Varese, Magenta (1.061 ab/km 2 ) in quella di Milano e, da
ultimo, Pavia (1.140 ab/km 2 ).
Offerta turistica e comunicazione
I dati a seguire, tratti da una ricerca effettuata per il Parco del Ticino da SWG, hanno avuto l’obiettivo di identificare
entità e caratteristiche (chi sono, motivazioni, modalità, soddisfazione) su tre segmenti di popolazione:
popolazione del Nord Italia che conosce e ha già scelto il Parco del Ticino;
popolazione che non conosce il Parco del Ticino (motivazioni, disposizione alla scelta);
popolazione residente.
La ricerca è stata realizzata attraverso una indagine quantitativa telefonica su un campione complessivo di
1.000 soggetti residenti nelle regioni Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto di età compresa tra i
16 e i 70 anni.
In sintesi, dalle risposte emerge che il Parco del Ticino è conosciuto da meno della metà della popolazione
delle aree del Nord Italia non limitrofe al Parco e meno di un quinto è andato a visitarlo.
In particolare, il Parco del Ticino è noto a circa i due quinti del campione (40,2%). Risulta più noto agli uomini
(45,6% contro il 36,1% delle donne), alle fasce di età centrali (sopra il 40% - ma mai oltre il 45% - fra i 35 e
i 65 anni, decrescendo fra giovani e anziani), a chi ha un più elevato livello di istruzione (fra il 48% e il 53%
presso chi ha diploma, università in corso o laurea, sotto il 36% fra chi ha titoli di studio inferiori al diploma).
E’ nettamente più noto in Lombardia (58,0%) e Piemonte (47,6%) rispetto all’Emilia-Romagna (29,6%) e
Veneto (28,4%).
Fra chi conosce il Parco, solo il 2,4% dichiara di esserci andato “molto spesso” o “spesso”, mentre il 15,6% di
esserci andato “raramente”. Oltre i quattro quinti di chi sa dell’esistenza del Parco del Ticino dichiara invece di
non esserci andato “mai”.
L’identità
Altro obiettivo della ricerca era quello di descrivere la percezione e l’identità del Parco da parte dei cittadini delle
province di Varese, Milano e Pavia, il quadro delle attese e le forme di sviluppo e trasformazione auspicate per
il Parco, nonché la posizione dell’opinione pubblica sulle prospettive del Parco.
La ricerca è stata realizzata attraverso un’indagine quantitativa telefonica su un campione rappresentativo
costituito da 1.400 soggetti residenti nelle province di Pavia, Milano e Varese di età compresa tra i 16 e i 70
anni. Il campione include un minimo di 400 soggetti residenti nei comuni che compongono l’area del Parco.
Nei dati a seguire, quando non specificato diversamente, il numero delle interviste è pari a tutti i 1.400
intervistati. Nella parte relativa alla “fruizione” una parte delle domande è stata rivolta solo ai 1.063 intervistati
che hanno dichiarato di essersi recati “molto spesso”, “spesso” e “più raramente” nel Parco, escludendo coloro
che non vi si sono recati “mai”.
Dal punto di vista dell’identità, dalle risposte emerge che:
il Ticino (47,4%) e in generale la natura (43,2%) costituiscono un elemento centrale nella percezione
degli abitanti della Valle del Ticino (un po’ meno fra i pavesi, la cui fonte di identificazione deriva anche da
università e ospedale);
rispetto a questo punto, la presenza di fiume e natura è un elemento più centrale di quanto non siano le
specifiche attività svolte, le città o i monumenti.