Ticino21 - Eventi.Parcoticino.It - Parco del Ticino

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Sintesi degli indicatori Stato indicatore Stato Stato/ Pressione Stato Stato Indicatore Aziende agricole del Parco Superficie agricola utilizzata SAU Conduzione familiare delle aziende agricole Capi allevati Unità di misura Numero Percentuale rispetto alla superficie agricola totale Percentuale rispetto alla SAU Numero Valore 215 (Provincia di Varese) 593 (Provincia di Milano) 772 (Provincia di Pavia) 77% 82% 30.023 Bovini 322 Bufalini 148 Ovini 62.851 Suini 231 Caprini 687 Equini 49.045 Avicoli AGRICOLTURA 179 Giudizio sintetico Tendenza Qualità del dato CONTINUA PAGINA DOPO Note Il comparto agricolo risulta in fase di declino, in particolare in Provincia di Varese dove esistono numerose micro-aziende, che se non adeguatamente valorizzate tenderanno a soccombere a favore di altri comparti produttivi. Comparando l’area a Parco e quella complessiva delle tre Province si osserva una minore incidenza della SAU. La massiccia presenza di seminativi può risultare impattante sull’ambiente in termini di banalizzazione del paesaggio, impoverimento dei suoli e riduzione della fertilità, erosione ed utilizzo di concimi e pesticidi. Tali rischi, tuttavia, possono essere notevolmente ridotti da una corretta e consapevole gestione dell’attività agricola. Osservando i dati in un’ottica di conservazione e rispetto ambientale, la presenza di terreni di proprietà associata ad una conduzione di tipo familiare assicurano una gestione maggiormente lungimirante delle aree agricole del Parco. L’allevamento del bestiame produce diversificazione e rotazione delle colture associata ad una copertura del terreno per tutto l’anno; inoltre, la sostanza organica prodotta dagli animali ritorna al terreno rendendolo fertile e limitando l’utilizzo di concimi chimici di sintesi. Di contro, il rischio ambientale legato agli allevamenti deriva principalmente da una non corretta gestione dei reflui, che possono recapitare nelle acque superficiali, causando notevoli apporti inquinanti sotto forma di composti azotati. Nel corso dell’ultimo ventennio, nelle Province di Varese, Milano e Pavia, l’allevamento si è ridotto notevolmente, limitando gli effetti benefici collegati alla sua pratica.
Pressione Risposta Risposta Pressione/ Risposta Quantità di pesticidi e concimi utilizzati Aziende a produzione biologica e integrata Superfici mantenute a marcita Indennizzi per danni causati dalla fauna selvatica Kg/ha Percentuale Ettari Euro d.n.d. 7% 336,49 78.333 (anno 2007) AGRICOLTURA 180 d.n.d. d.n.d. I dati attualmente disponibili presso gli uffici del Parco non consentono di valutare correttamente gli apporti di pesticidi e concimi nei terreni agricoli del Parco. Le aziende a produzione biologica e integrata sono ancora poco rappresentate nel Parco del Ticino, dove tuttavia, negli ultimi anni, anche grazie alle iniziative promosse dal Parco, sono aumentate notevolmente adottando pratiche agricole rispettose dell’ambiente. Le spese necessarie per il mantenimento delle marcite e i cambiamenti intervenuti nell’alimentazione del bestiame bovino, ne hanno minato il futuro. Il Parco da anni attua un programma di mantenimento delle marcite più significative dal punto di vista storico e paesistico, assegnando contributi ai coltivatori, in modo che questi ambienti preziosi rimangano intatti. Negli ultimi anni i danni più consistenti sono stati quelli provocati da cinghiale. Questo dato fa sì che all’indicatore sia stato attribuito un giudizio negativo in quanto il cinghiale non è considerato una specie autoctona di pregio. Anche all’andamento è stato attribuito un giudizio negativo in quanto a partire dal 2001 i danni causati da cinghiale hanno subito un incremento notevole, a differenza di quanto registrato ad esempio per anatre e corvi.
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PUBBLICAZIONI TECNICHE E SCIENTIFIC
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