Ticino21 - Eventi.Parcoticino.It - Parco del Ticino
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FAUNA E BIODIVERSITÀ<br />
98<br />
Siti di Importanza Comunitaria e Zone di Protezione Speciale<br />
La Valle <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong> è la più importante ed estesa fra le aree naturali residue <strong>del</strong>l’intera Pianura Padana.<br />
Sin dall’antichità, per le particolari condizioni geomorfologiche, il suo territorio è stato abbondantemente sfruttato<br />
e oggi è una <strong>del</strong>le valli maggiormente antropizzate e di grande sviluppo urbano e industriale. Ciononostante,<br />
questa porzione di terra, che negli anni Settanta è divenuta una dei maggiori Parchi fluviali europei attraverso<br />
l’istituzione <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> Lombardo <strong>del</strong>la Valle dei <strong>Ticino</strong> (1974) e <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> Naturale <strong>del</strong>la Valle <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong><br />
piemontese (1978), resta ancora una <strong>del</strong>le aree più pregiate, sia per le varietà paesaggistiche, sia per la<br />
ricchezza degli ecosistemi presenti.<br />
Dal punto di vista ecologico e biogeografico, la Valle fluviale <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong> costituisce uno straordinario corridoio<br />
biologico e la sua tutela ha contribuito notevolmente alla conservazione attiva degli ambienti naturali e dei<br />
complessi e minacciati ecosistemi che la caratterizzano.<br />
Con l’emanazione da parte <strong>del</strong>la Comunità Europea <strong>del</strong>le già citate “Direttiva Uccelli” e “Direttiva Habitat” è<br />
stato introdotto nella legislazione un concetto fondamentale per la conservazione <strong>del</strong>le specie rare o minacciate,<br />
indicando come la salvaguardia di specie animali e vegetali non può prescindere dalla contemporanea<br />
conservazione degli habitat in cui queste specie vivono.<br />
Sulla base di queste indicazioni, i diversi Stati membri hanno provveduto ad identificare sul loro territorio i Siti di<br />
Interesse Comunitario (SIC), aree che rivestono interesse nella conservazione di ambienti naturali e specie<br />
animali e vegetali, inserite nella Direttiva Comunitaria “Habitat” 92/43/CEE, oltre alle Zone di Protezione<br />
Speciale (ZPS), aree che assumono particolare importanza nella conservazione <strong>del</strong>l’avifauna, come indicato<br />
dalla Direttiva Comunitaria “Uccelli” 79/409/CEE.<br />
Lo scopo è quello di arrivare alla creazione <strong>del</strong>la Rete Natura 2000 che racchiude quei siti presenti nei vari<br />
Stati membri che ancora rivestono notevole valenza naturalistico/ambientale, rendendoli patrimonio comune<br />
a livello europeo.<br />
A conferma <strong>del</strong>la ricchezza di biodiversità presente in <strong>It</strong>alia vale la pena di ricordare che, sotto il coordinamento<br />
<strong>del</strong> competente Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente e <strong>del</strong>la Tutela <strong>del</strong> Territorio, sono stati individuati nel nostro Paese<br />
oltre 2.700 Siti di Importanza Comunitaria, di cui ben 14 all’interno <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong> (per maggiori dettagli<br />
consultare il Capitolo 8 – Pianificazione <strong>del</strong> territorio).<br />
Con <strong>del</strong>ibera di Giunta Regionale n° VII/15648 <strong>del</strong> 15 dicembre 2003 è stata altresì individuata lungo il corso<br />
<strong>del</strong> fiume <strong>Ticino</strong> una Zona di Protezione Speciale, denominata IT2080301 “Boschi <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong>”, di superficie pari<br />
a 20.566 ettari, coincidente con l’area a <strong>Parco</strong> Naturale.<br />
A supporto dei progetti tesi al ripristino e conservazione degli ambienti e <strong>del</strong>le specie di interesse comunitario<br />
indicati nelle Direttive, il Parlamento Europeo ed il Consiglio hanno adottato nel 1992 un regolamento che<br />
istituisce lo strumento finanziario comunitario denominato LIFE. Questo strumento, gestito dalla Direzione<br />
Generale Ambiente <strong>del</strong>la Commissione Europea, prevede, tra l’altro, il finanziamento di progetti di conservazione<br />
<strong>del</strong>la natura (LIFE - Natura).<br />
Dalla sua istituzione ad oggi il Programma LIFE-Natura ha co-finanziato 665 progetti per un contributo totale di<br />
500 milioni di euro, di cui ben 55 milioni di euro a sostegno di 126 progetti italiani.<br />
Il <strong>Parco</strong> <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong> ha realizzato tre progetti Life Natura per la conservazione di specie ittiche di importanza<br />
comunitaria.<br />
<br />
Approfondimento<br />
LE CAUSE DELLA PERDITA DI BIODIVERSITÀ<br />
Le pressioni negative che minacciano la conservazione <strong>del</strong>la biodiversità derivano da numerosi fattori<br />
interconnessi, e principalmente dal cambiamento d’uso <strong>del</strong> suolo, dall’inquinamento e dall’introduzione di<br />
specie alloctone, ossia estranee ad un determinato ambiente.<br />
La biodiversità rischia di andare perduta, principalmente, a causa di fenomeni di frammentazione di habitat<br />
naturali e seminaturali, minacciando spesso la sopravvivenza di specie e l’equilibrio complessivo degli<br />
ecosistemi. L’impatto più considerevole è dovuto all’espansione <strong>del</strong>le aree urbanizzate e alle coltivazioni<br />
agricole intensive. Le pratiche forestali, basate sostanzialmente su piantagioni monovarietali e su popolamenti<br />
di specie arboree esotiche di età uniforme, non hanno certo giovato alla biodiversità. Più sottile e più<br />
difficilmente prevedibile è invece l’impatto <strong>del</strong> cambiamento climatico, nonostante siano già apprezzabili i<br />
primi effetti sulla durata <strong>del</strong>la stagione di crescita e sulla vitalità di talune specie vegetali e animali. L’impatto<br />
<strong>del</strong>le varie forme di inquinamento è generalmente identificabile con maggiore facilità, ma il pieno ritorno<br />
alla situazione precedente alla diffusione <strong>del</strong>l’inquinamento non sarà possibile per diversi anni a causa <strong>del</strong>le