Ticino21 - Eventi.Parcoticino.It - Parco del Ticino

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VEGETAZIONE 81 Rimboschimenti realizzati dal parco Il Parco del Ticino realizza interventi di rimboschimento o di miglioramento forestale, supportati dai finanziamenti comunitari e dalle compensazioni ambientali monetizzate e gestite direttamente dal Settore Vegetazione e Boschi. I rimboschimenti possono essere considerati una risposta, pur limitata, dalla disponibilità di fondi, alla pressione esercitata dalle specie esotiche, e dall’eliminazione dei boschi. Tabella 3.8: Alcuni rimboschimenti realizzati dal Parco del Ticino negli ultimi anni. Titolo del Progetto Anno Numero piante Numero piante in Numero piante messe a dimora interventi forestali in arredo a verde Corridoio ecologico Boschi delle Faggiole - Lanca di Bernate nei Comuni di Robecchetto con induno e Cuggiono (MI) Recupero Ambientale ex Area Mineraria Vita Mayer - Comune di Turbigo (MI) Miglioramento dell'affinamento fitodepurativo dell'impianto di depurazione di Sant'Antonino Ticino in Comune di Lonate Pozzolo (VA) Inserimento paesaggistico e ambientale dei bacini di affinamento fitodepurativo dell'impianto consortile di depurazione di Sant'Antonino Ticino in Comune di Lonate Pozzolo (VA) Progetto di rimboschimento in località “Boscaccio” nel comune di Vizzola Ticino (VA) Progetto di rimboschimento in località “Via del Gaggio” frazione Tornavento in comune di Lonate Pozzolo (VA) Forestazione Urbana in Comune di Bernate (MI) Totale 2004 2004 2004 2004 2006 2007 2006 2007 Primavera 2004 2.178 3.146 0 1.720 circa 7.500 n.d. 719 7.763 1.665 3.008 0 1.680 n.d. n.d. 246 513 138 0 40 n.d. n.d. 473 6.599 1.164 Superficie d’intervento (ha) 26 10,15 13 0,7 6,2 3,1 2,4 61,55
VEGETAZIONE 82 Approfondimento LE SPECIE FORESTALI ESOTICHE Come già sottolineato nel corso della trattazione riguardante lo stato dei boschi del Parco del Ticino, la foresta planiziale, intesa come la foresta originariamente presente nella Pianura Padana, è conservata solo in alcune rare zone del Parco. Specie esotiche, non originarie del nostro territorio hanno affermato la loro presenza in territori molto vasti, come mostrato nella tabella seguente. Tabella 3.9: Percentuale di territorio coperto da specie esotiche da telerilevamento (Progetto MIVIS). Zona del Parco del Ticino Zona Nord Zona Centro-Nord Zona Centro Zona Centro Sud Zona Sud % di specie esotiche (Robinia, Prunus serotina, Quercia rossa) 49 % 59 % 25 % 29 % 26 % Nelle zone Nord e Centro-Nord i dati indicano una presenza molto più significativa di formazioni con prevalenza di specie esotiche. La Robinia (Robinia pseudoacacia) venne importata, intorno al Seicento, dal Nord-America in Europa e da allora ha cominciato il suo cammino di invasione di intere regioni, arrivando anche nei boschi della Valle del Ticino. Adattabile ed aggressiva, ha preso il posto delle specie autoctone, caratterizzate da una minore velocità di crescita ed un maggiore fabbisogno di nutrienti e luce. L’uomo a sua volta ne ha favorito la diffusione, grazie ai suoi molteplici utilizzi, soprattutto come legna da ardere e per la produzione del miele d’acacia. Oggi si ritrova in tutti i popolamenti forestali del Parco, dalle brughiere e pinete del Nord, ai boschi di fondovalle a Sud. Per la sua grande diffusione non è più considerata una pianta da eliminare completamente, ma da contenere, al fine di favorire l’insediamento e la rinnovazione di specie forestali autoctone. Il prugnolo tardivo, o Prunus serotina, è un’altra specie esotica che costituisce il nemico più temibile per la composizione forestale dei boschi del Ticino. E’ una pianta che si rinnova molto rapidamente e cresce velocemente in altezza, impedendo la crescita di altre piante ed impoverendo lo strato arbustivo del sottobosco. La pianta è fortemente pollonifera, ciò fa in modo che i tagli, se non ripetuti per più anni, nulla fanno contro la sua presenza anzi la rinforzano. Il Prunus serotina nel Parco si è diffuso a partire dall’inizio del Novecento, da Nord, zona di Malpensa, verso Sud. Attualmente si può delineare una linea più o meno definita di arrivo del Prunus serotina corrispondente ai boschi di Abbiategrasso. Il Parco del Ticino cerca di contrastare la presenza del prugnolo tardivo con azioni dirette ed indirette che prevedono tagli colturali di contenimento, ma anche in situazioni estreme la sperimentazione di diserbi controllati. In seguito al taglio vengono effettuati rinfoltimenti per lasciare aree eccessivamente aperte dove la pianta si può insediare con grande facilità. Esistono altre specie arboree, giunte a noi in molti casi come piante ornamentali, che si ritrovano in nuclei più o meno densi nei popolamenti boschivi: ad esempio l’Ailanto (Ailanthus altissima), pianta pioniera che desta preoccupazione per il suo vigore pollonifero risulta avere minore diffusione nei boschi, ma sta velocemente colonizzando fasce boscate lungo strade e ferrovie. Altre specie sono l’Acero negundo e la Quercia rossa o americana.
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