Ticino21 - Eventi.Parcoticino.It - Parco del Ticino
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AGRICOLTURA<br />
169<br />
Dai dati emerge che il numero di aziende zootecniche nelle Province di Varese, Milano e Pavia nel 2000 si<br />
era ridotto notevolmente rispetto al 1982, <strong>del</strong> 30% nelle Province di Varese e Pavia, <strong>del</strong> 20% in Provincia di<br />
Milano.<br />
Si può notare inoltre come una riduzione drastica <strong>del</strong> numero di aziende sia stata accompagnata da una<br />
più contenuta riduzione <strong>del</strong> numero di capi allevati; ciò indica che le aziende attualmente presenti sono<br />
mediamente di dimensioni maggiori rispetto a quelle presenti nel 1982. A titolo di esempio è possibile<br />
osservare i dati relativi alle vacche da latte. Analogo discorso può essere fatto per i suini per i quali, a fronte di<br />
una riduzione <strong>del</strong> numero di aziende, il numero di capi allevati è rimasto pressoché costante (ad eccezione<br />
<strong>del</strong>la Provincia di Varese, dove l’allevamento dei suini non ha, e non ha avuto neanche in passato, grande<br />
rilevanza).<br />
Tabella 6.10: Andamento nel tempo <strong>del</strong> numero di capi di vacche da latte e suini allevati.<br />
Numero di vacche da<br />
latte per azienda<br />
Numero di suini<br />
per azienda<br />
Provincia di Varese<br />
1982 2000<br />
11<br />
16<br />
30<br />
9<br />
Provincia di Milano Provincia di Pavia<br />
1982 2000 1982 2000<br />
Aspetti qualitativi e quantitativi di pesticidi e concimi utilizzati<br />
Prima di illustrare i dati relativi all’argomento, si ritiene necessario evidenziare le principali caratteristiche dei<br />
termini utilizzati e i relativi problemi ambientali derivanti dall’utilizzo di concimi e pesticidi.<br />
Il termine “fertilizzante” comprende le sostanze che, per il loro contenuto in elementi nutritivi o per le loro<br />
caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche, Azoto contribuiscono al miglioramento Fosforo <strong>del</strong>la fertilità Potassio <strong>del</strong> terreno agrario<br />
e al nutrimento <strong>del</strong>le piante coltivate. I fertilizzanti si suddividono in concimi, ammendanti e correttivi. I primi<br />
forniscono Kg/ha alle colture gli elementi chimici 111 <strong>del</strong>la fertilità, necessari alle 11 piante per lo svolgimento 154<strong>del</strong><br />
loro ciclo<br />
vegetativo e produttivo. Le proprietà fertilizzanti dei concimi sono dovute alla presenza di uno o più elementi<br />
classificati, legati a diverse esigenze <strong>del</strong>le piante (azoto, fosforo, magnesio, rame, ecc.).<br />
Gli ammendanti sono materiali impiegati per migliorare le caratteristiche fisiche e microbiologiche <strong>del</strong> terreno;<br />
i principali sono gli ammendanti organici naturali, tra i quali, di uso comune, risultano i terricci e le torbe.<br />
I correttivi sono sostanze che vengono aggiunte Produzione<br />
al terreno per modificarne la reattività (pH); i principali sono<br />
i correttivi a base di calcio e magnesio. Aziende Integrata/biologica Prati/marcite Siepi/filari<br />
I pesticidi (o fitofarmaci) sono prodotti chimici che difendono la pianta dalle avversità di natura fungina<br />
Reg. CEE 2078/92<br />
(anticrittogamici), di natura animale (insetticidi e acaricidi) o dalla competizione idrica e nutritiva <strong>del</strong>le piante<br />
(1996-1997)<br />
63<br />
400 ha<br />
98 Km<br />
infestanti (diserbanti o erbicidi).<br />
Lo Misura scopo <strong>del</strong>la F (2001-2002) somministrazione di 68questi<br />
prodotti è 800 l’ottenimento ha <strong>del</strong>l’effetto 450 tossico ha a carico 78 degli Kmorganismi<br />
che causano danno alle colture. Tuttavia, dato che l’azione dei fitofarmaci non è mai <strong>del</strong> tutto selettiva, la loro<br />
Totale<br />
131<br />
800 ha<br />
950 ha<br />
176 Km<br />
applicazione comporta danni diretti e indiretti anche a carico di altre specie non nocive, determinando un<br />
generale impoverimento <strong>del</strong>la biodiversità nell’ambiente agricolo.<br />
I danni causati dai fitofarmaci sono legati anche alla loro persistenza nell’ambiente e alla capacità di accumularsi<br />
nei grassi con il conseguente trasferimento da un livello trofico al successivo <strong>del</strong>la catena alimentare.<br />
I problemi ambientali derivanti dalle attività agricole e dall’uso di concimi e pesticidi si ripercuotono principalmente<br />
sul comparto <strong>del</strong>le acque, sia superficiali sia sotterranee (senza escludere, tuttavia, il suolo e l’aria). E’ questa,<br />
infatti, una <strong>del</strong>le principali preoccupazioni in campo ambientale <strong>del</strong>l’Unione Europea, che ha emanato, tra le<br />
altre, anche la cosiddetta Direttiva “Nitrati” (CEE/91/676).<br />
La probabilità che concimi e pesticidi passino dal suolo alle acque dipende da numerosi fattori. Il principale<br />
riguarda le quantità applicate che determinano l’entità <strong>del</strong>le perdite; contribuiscono in modo importante anche<br />
le caratteristiche chimiche <strong>del</strong> prodotto (ad esempio la solubilità); infine, giocano un ruolo importante anche<br />
la natura <strong>del</strong> terreno, la topografia ed il clima <strong>del</strong>l’area.<br />
Per quanto riguarda i concimi, ad esempio, il passaggio di azoto dal terreno alle acque superficiali per lisciviazione<br />
e ruscellamento può essere molto importante e le perdite fortissime, anche se variabili in relazione alle colture<br />
praticate (ad es. un suolo coltivato può cedere da 30 a 90 Kg/ha per anno). Per quanto riguarda il fosforo, le<br />
32<br />
133<br />
72<br />
418<br />
18<br />
163<br />
78<br />
722