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Ticino21 - Eventi.Parcoticino.It - Parco del Ticino

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PAESAGGIO<br />

217<br />

appenninica;<br />

e) i ghiacciai e i circhi glaciali;<br />

f) i parchi e le riserve nazionali o regionali, nonché i territori di protezione esterna dei parchi;<br />

g) i territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a<br />

vincolo di rimboschimento;<br />

h) le aree assegnate alle università agrarie e le zone gravate da usi civici;<br />

i) le zone umide incluse nell’elenco di cui al D.P.R. 13 marzo 1976, n. 448;<br />

j) i vulcani;<br />

k) le zone di interesse archeologico.<br />

La normativa generale che in <strong>It</strong>alia presiede alla tutela <strong>del</strong> paesaggio è il Decreto legislativo n° 42 <strong>del</strong> 22<br />

gennaio 2004, “Codice dei beni culturali e <strong>del</strong> paesaggio, ai sensi <strong>del</strong>l’art. 10 <strong>del</strong>la L. 6 luglio 2002, n. 137”,<br />

che costituisce oggi lo strumento legislativo più significativo elaborato a seguito <strong>del</strong>la sottoscrizione <strong>del</strong>la<br />

Convenzione <strong>del</strong> Paesaggio. Nei principi <strong>del</strong> Codice è affermato che il patrimonio culturale è costituito non<br />

solo dai beni che tradizionalmente e usualmente vengono definiti “culturali”, cioè le cose che hanno valore<br />

archeologico, storico-artistico, architettonico, ecc., ma anche dai beni paesaggistici che costituiscono, appunto<br />

il paesaggio.<br />

Il concetto di valore riferito al bene paesaggio è stato ampliato dalla Convenzione europea sul paesaggio di cui<br />

il Codice ha ripreso la definizione e lo ha indicato come “parte omogenea <strong>del</strong> territorio i cui caratteri derivano<br />

dalla natura, dalla storia umana o dalle reciproche interrelazioni”.<br />

Per paesaggio si intende quindi un contesto territoriale dove le componenti ambientali e naturali si connettono<br />

in maniera indissolubile a quelle antropiche e culturali, formando un insieme territoriale senza soluzione di<br />

continuità per quanto riguarda l’attenzione che si deve porre per garantire la gestione <strong>del</strong> territorio attraverso<br />

le azioni di tutela, conservazione e valorizzazione non solamente su aree di eccellenza, ma bensì sull’intero<br />

territorio nazionale. Il Codice ha, infatti, stabilito che le amministrazioni pubbliche devono agire non solo per<br />

la tutela, la conservazione e la valorizzazione dei beni paesaggistici, e quindi <strong>del</strong> paesaggio, ma anche per<br />

recuperare e riqualificare le aree <strong>del</strong> nostro paese che sono state degradate da fattori sia naturali, quali ad<br />

esempio gli eventi sismici, sia derivanti dalle azioni <strong>del</strong>l’uomo, come la realizzazione di manufatti abusivi.<br />

Ai sensi <strong>del</strong>la nuova normativa di tutela rappresentata dal D.lgs. n°42/2004, gli strumenti che permettono di<br />

individuare e tutelare i beni paesaggistici sono:<br />

la dichiarazione di notevole interesse pubblico su determinati contesti paesaggistici, effettuata con apposito<br />

decreto ministeriale ai sensi degli articoli 138-141 <strong>del</strong> D.lgs. n°42/2004 (Codice dei beni culturali e<br />

paesaggistici);<br />

le aree tutelate per legge elencate nell’art. 142 <strong>del</strong> D.lgs. n°42/2004 (Codice dei beni culturali e paesaggistici)<br />

che ripete l’individuazione operata dall’ex legge “Galasso” (legge numero 431 <strong>del</strong>l’8 agosto 1985);<br />

i Piani Paesaggistici i cui contenuti, individuati dagli articoli 143 <strong>del</strong> D.lgs. n°42/2004 (Codice dei beni<br />

culturali e paesaggistici), stabiliscono le norme di uso <strong>del</strong>l’intero territorio.<br />

Su scala nazionale sono tutelati 141.358 ettari ovvero il 46,9% <strong>del</strong>l’intero territorio italiano, in Lombardia la<br />

percentuale sale al 49,3% per un totale di 11.798 Ha.<br />

Riferimenti normativi in Regione Lombardia<br />

Di seguito si riportano i principali riferimenti normativi per la Regione Lombardia:<br />

L.R. 27 maggio 1985 n. 57 “Esercizio <strong>del</strong>le funzioni regionali in materia di protezione <strong>del</strong>le bellezze naturali<br />

e sub<strong>del</strong>ega ai Comuni” e succ. modifiche ed integrazioni;<br />

D.G.R. n. 4/3859 <strong>del</strong> 10 dicembre 1985 “Individuazione <strong>del</strong>le aree di particolare interesse ambientale a<br />

norma <strong>del</strong>la legge 8 agosto 1985, n. 431”;<br />

D.G.R. n. 4/199674 <strong>del</strong> 25 ottobre 1996 “Determinazioni in ordine al completamento <strong>del</strong> Piano Paesistico<br />

Regionale, a seguito <strong>del</strong> provvedimento <strong>del</strong> Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Attivazione <strong>del</strong><br />

procedimento ai sensi <strong>del</strong>la l. 241/90”;<br />

L.R. 9 giugno 1997, n. 18 “Riordino <strong>del</strong>le competenze e semplificazione <strong>del</strong>le procedure in materia di tutela<br />

dei beni ambientali e dei piani paesistici. Sub<strong>del</strong>eghe agli Enti locali”.<br />

La L.R. 11 marzo 2005, n. 12 “Legge per il governo <strong>del</strong> territorio” completa questo quadro di sintesi e

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