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Ticino21 - Eventi.Parcoticino.It - Parco del Ticino

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FAUNA E BIODIVERSITÀ<br />

95<br />

Decreto <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la Repubblica n. 120 <strong>del</strong> 12 marzo 2003. Regolamento recante modifiche ed<br />

integrazioni al decreto <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, concernente attuazione<br />

<strong>del</strong>la Direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché <strong>del</strong>la<br />

flora e <strong>del</strong>la fauna selvatiche;<br />

Decreto <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente e <strong>del</strong>la Tutela <strong>del</strong> Territorio 3 settembre 2002. Linee guida per la<br />

gestione dei siti <strong>del</strong>la Rete Natura 2000;<br />

Decreto <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la Repubblica n. 357 <strong>del</strong>l’8 settembre 1997. Regolamento recante attuazione<br />

<strong>del</strong>la direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché <strong>del</strong>la<br />

flora e <strong>del</strong>la fauna selvatiche;<br />

Decreto 25 marzo 2004. Elenco dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica alpina in<br />

<strong>It</strong>alia, ai sensi <strong>del</strong>la Direttiva 92/43/CEE.<br />

Altre norme nazionali di rilevante importanza riguardanti la tutela e la gestione <strong>del</strong>la fauna selvatica fanno<br />

riferimento principalmente alla regolamentazione <strong>del</strong> prelievo venatorio e alla disciplina <strong>del</strong> commercio<br />

internazionale di specie in via di estinzione: la già citata Legge n. 157 <strong>del</strong> 11 febbraio 1992. Norme per la<br />

protezione <strong>del</strong>la fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio e la Legge n. 150 <strong>del</strong> 7 Febbraio 1992.<br />

Disciplina applicativa <strong>del</strong>la Convenzione di Washington sul commercio internazionale <strong>del</strong>le specie animali e<br />

vegetali in via di estinzione (CITES).<br />

Le norme e i progetti regionali per la conservazione <strong>del</strong>le specie e degli habitat<br />

Il livello istituzionale regionale può assumere un ruolo estremamente importante per la tutela <strong>del</strong>la biodiversità<br />

non solo perché all’amministrazione regionale sono state trasferite le funzioni concernenti gli interventi per<br />

la protezione <strong>del</strong>la natura, ma anche perché, nello spirito dei più recenti orientamenti internazionali, tale<br />

livello decentrato si connota come strategicamente molto importante per l’attuazione di politiche di sviluppo<br />

ecologicamente sostenibile nei vari settori (agricolo, forestale, dei trasporti, <strong>del</strong>l’energia, <strong>del</strong> turismo, ecc.).<br />

Numerose sono le leggi che la Regione Lombardia ha emanato a favore <strong>del</strong>la tutela <strong>del</strong>la biodiversità e<br />

<strong>del</strong>l’ambiente ancor prima <strong>del</strong>l’emanazione <strong>del</strong>la Direttiva Habitat e <strong>del</strong> suo recepimento nella legislazione<br />

italiana. Prima fra tutte la L.R. 27 luglio 1977, n. 33 “Provvedimenti in materia di tutela ambientale ed<br />

ecologica” che al Titolo II disponeva la messa sotto tutela di biotopi e geotopi inseriti in appositi elenchi, con<br />

la previsione di opere di conservazione attiva (oggi sostituita dalla L.R. marzo 2008 n. 10).<br />

La successiva entrata in vigore <strong>del</strong>la Legge Regionale n. 86/83 sulle Aree Protette, (attualmente in fase di<br />

revisione), ha consentito di applicare a questi siti di particolare interesse naturalistico uno specifico regime di<br />

tutela (riserve e monumenti naturali), ma ha di fatto precluso un potenziale sviluppo normativo per la tutela<br />

diffusa dei biotopi. Sono istituiti in Lombardia 58 riserve naturali, 25 monumenti naturali e 21 parchi regionali,<br />

rappresentativi di una grande varietà di ambienti naturali e soprattutto seminaturali.<br />

A seguito <strong>del</strong>l’emanazione <strong>del</strong>la Direttiva Habitat la Regione Lombardia ha attivato numerosi progetti, cofinanziati<br />

anche dalla Comunità Europea, che hanno consentito lo sviluppo di strumenti per l’impostazione di<br />

un sistema organico di conoscenze degli ambienti e <strong>del</strong> patrimonio naturalistico, finalizzato alla loro protezione.<br />

Tra questi, i principali sono:<br />

Il “Progetto Bioitaly”, in attuazione <strong>del</strong>la prima fase prevista dalla Direttiva “Habitat” 43/92/CEE, con il quale<br />

sono stati individuati 175 Siti di Importanza Comunitaria.<br />

Il “Progetto strategico sulla difesa integrata <strong>del</strong>le specie e dei biotopi - Carta <strong>del</strong>la Natura”, finalizzato<br />

all’individuazione e al monitoraggio <strong>del</strong>le specie e <strong>del</strong>le categorie di biotopi maggiormente soggette a rischio<br />

in Lombardia, con valutazione <strong>del</strong>la loro importanza relativamente anche al contesto nazionale ed europeo. Il<br />

progetto si propone di attivare gli strumenti per la tutela dei beni naturalistici, da parte di tutti i livelli istituzionali<br />

coinvolti, non limitatamente alle aree protette, ma in maniera diffusa su tutto il territorio. Ciò in collegamento<br />

con l’attuazione, da parte <strong>del</strong>la Regione, <strong>del</strong> Regolamento nazionale di recepimento <strong>del</strong>la Direttiva Habitat.<br />

Il progetto “Biodiversité” con il quale la Regione Lombardia - Direzione Generale Tutela Ambientale - ha aderito<br />

ad un progetto internazionale denominato “Base de données et cartographies de la biodiversité” rientrante<br />

nel più vasto Programma di cooperazione europea INTERREG II C - Mediterraneo Occidentale e Alpi Latine.<br />

Il progetto, di iniziativa francese, si propone la definizione metodologica e prototipale di una cartografia <strong>del</strong>la<br />

biodiversità a scala 1:50.000 (basata su informazioni riferite al livello più dettagliato su scala 1:10.000) utile<br />

ai processi di gestione e pianificazione territoriale. La Lombardia riveste il ruolo di regione capofila per la parte<br />

italiana, che coinvolge anche Valle d’Aosta, Liguria, Toscana, Umbria, Sardegna, Calabria, e sviluppa nel suo<br />

ambito una azione pilota quale proseguimento <strong>del</strong> progetto <strong>del</strong>la Carta naturalistica <strong>del</strong>la Lombardia.<br />

Altri numerosi progetti sono in atto anche per la conservazione e la tutela <strong>del</strong> patrimonio boschivo e <strong>del</strong><br />

patrimonio rurale.

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