Ticino21 - Eventi.Parcoticino.It - Parco del Ticino
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RUMORE<br />
Tabella 12.1: Livelli sonori associati ad alcune sorgenti (fonte Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente).<br />
Decibel Sorgente di rumore<br />
10/20<br />
30/40<br />
50<br />
60<br />
70<br />
80<br />
90<br />
100<br />
110<br />
120<br />
130<br />
260<br />
Fruscio di foglie, bisbiglio<br />
Notte agreste<br />
Teatro, ambiente domestico<br />
Voce alta, ufficio rumoroso<br />
Telefono, stampante, Tv e radio ad alto volume<br />
Sveglia, strada con traffico medio<br />
Strada a forte traffico, fabbrica rumorosa<br />
Autotreno, treno merci, cantiere edile<br />
Concerto rock<br />
Sirena, martello pneumatico<br />
Decollo di un aereo jet<br />
In relazione alle sue specifiche modalità di emissione, un rumore può essere definito come continuo o<br />
discontinuo (se intervallato da pause di durata apprezzabile), stazionario o fluttuante (se caratterizzato da<br />
oscillazioni rapide <strong>del</strong> suo livello di pressione sonora superiori a ± 1 dB), costante o casuale (se presenta una<br />
completa irregolarità dei tempi e dei livelli di emissione), impulsivo (se il fenomeno sonoro determina un<br />
innalzamento <strong>del</strong> livello di pressione in tempi rapidissimi, ossia meno di 0,5 secondi). Il rumore, specialmente<br />
quello esistente in ambito urbano, viene considerato di tipo complesso in quanto è dovuto alla presenza di<br />
numerose sorgenti, quali le infrastrutture di trasporto (strade, ferrovie, aeroporti, porti) e le attività rumorose<br />
che si svolgono nelle aree considerate (ad esempio attività industriali e artigianali, discoteche, ecc.). L’esame<br />
<strong>del</strong>le diverse sorgenti di rumore può essere utile a fornire indicazioni sulla comprensione <strong>del</strong> fenomeno<br />
“rumore” presente sul territorio, nonché per trovare le giuste modalità per contenerlo.<br />
La lotta contro il rumore può essere attuata agendo sulle sorgenti di rumore, ad esempio riducendo le<br />
emissioni alla fonte; sulla propagazione <strong>del</strong> rumore (allontanando il più possibile le aree residenziali dalle aree<br />
di maggiore emissione acustica) o adottando dei sistemi di protezione passiva (barriere antirumore) agli edifici<br />
maggiormente esposti alle immissioni di rumore.<br />
L’impatto <strong>del</strong> rumore sui soggetti esposti, è determinato da vari fattori: l’intensità <strong>del</strong> rumore, il tempo di<br />
esposizione, la frequenza <strong>del</strong> rumore. Altri fattori, ritenuti accessori, ma influenzano gli effetti <strong>del</strong> rumore sono:<br />
la sensibilità individuale, il timbro <strong>del</strong> rumore, la possibilità di controllo <strong>del</strong>l’emissione sonora, l’atteggiamento<br />
motivazionale <strong>del</strong> soggetto esposto, il numero e la distribuzione spaziale <strong>del</strong>le sorgenti, l’identificabilità <strong>del</strong>la<br />
natura <strong>del</strong> rumore e <strong>del</strong>la localizzazione <strong>del</strong>la sorgente, l’età, l’acuità uditiva e, secondo alcuni studi, anche il<br />
sesso dei soggetti esposti (Cosa et al., 1990).<br />
L’impatto può manifestarsi attraverso: danno, fastidio, disturbo. Per danno si deve intendere ogni alterazioni<br />
anche parzialmente non reversibile <strong>del</strong>l’apparato uditivo. Il disturbo è definito come un’alterazione reversibile<br />
<strong>del</strong>le condizioni psicofisiche dei soggetti esposti al rumore. Il fastidio è un impatto causato sia dal rumore sia<br />
dalla combinazione di fattori di natura psicologica e sociologica.<br />
Si distinguono due tipi di effetti:<br />
Effetti uditivi. Causati dall’esposizione al rumore, tali effetti si registrano a carico <strong>del</strong>l’apparato uditivo. Essi<br />
possono essere di tipo acuto, se si realizzano in un tempo brevissimo, in seguito ad una stimolazione acustica<br />
particolarmente intensa, oppure di tipo cronico quando evolvono lentamente a seguito <strong>del</strong>l’esposizione<br />
protratta nel tempo. Le conseguente cliniche si registrano a carico <strong>del</strong>la membrana timpanica o <strong>del</strong>le cellule<br />
nervose che costituiscono l’apparato uditivo, provocando col tempo effetti nocivi sul buon funzionamento<br />
<strong>del</strong>l’udito.<br />
Effetti extrauditivi. Causati dal rumore ambientale, interagiscono con il benessere fisico e mentale. Si<br />
ritiene che il rumore agisca come un generico elemento di stress e che come tale possa attivare diversi<br />
sistemi fisiologici, provocando modificazioni quali aumento <strong>del</strong>la pressione sanguigna e <strong>del</strong> ritmo cardiaco