Ticino21 - Eventi.Parcoticino.It - Parco del Ticino
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PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO<br />
203<br />
estensione; la struttura e le funzioni specifiche necessarie al suo mantenimento a lungo termine esistono<br />
e possono continuare ad esistere in un futuro prevedibile; lo stato di conservazione <strong>del</strong>le specie tipiche è<br />
soddisfacente.<br />
In considerazione <strong>del</strong> fatto che ogni sito di Rete Natura 2000 costituisce un’unità territoriale che assicura la<br />
conservazione di un specifico complesso di habitat, biotopi e valori naturalistici permettendo il mantenimento<br />
di un alto grado di biodiversità, è necessario che per ciascuno di questi siano individuate adeguati strumenti di<br />
salvaguardia che si inseriscano in maniera trasversale e coordinata alla pianificazione e gestione territoriale.<br />
La Direttiva 92/43/CEE e il D.P.R. 357/97 di recepimento, così come modificato con D.P.R. 120/2003,<br />
prevedono, a tal proposito, l’utilizzo di due strumenti principali:<br />
i piani di gestione;<br />
la valutazione di incidenza di piani e progetti suscettibili di produrre un’incidenza significativa sugli habitat e<br />
le specie tutelate.<br />
Affrontando in questa sede il tema “pianificazione” si porrà maggiore attenzione agli aspetti legati al primo<br />
strumento, senza per questo non riconoscere l’importanza <strong>del</strong>la procedura di valutazione di incidenza quale<br />
strumento autorizzativo da adottarsi preventivamente alla realizzazione di un piano o progetto al fine di evitare<br />
che questo produca effetti negativi sull’integrità <strong>del</strong> sito e sullo stato di conservazione di habitat e specie<br />
tutelate.<br />
Per quanto concerne i piani di gestione, questi vengono realizzati solo qualora gli strumenti di pianificazione<br />
già esistenti siano ritenuti non adeguati a garantire gli obiettivi di tutela <strong>del</strong> sito.<br />
L’eventuale piano di gestione di un sito è strettamente collegato alla funzionalità <strong>del</strong>l’habitat e alla presenza<br />
<strong>del</strong>la specie che ha dato origine al sito stesso. Ciò significa che se eventualmente l’attuale uso <strong>del</strong> suolo e<br />
la pianificazione ordinaria non compromettono tale funzionalità, il piano di gestione si identifica unicamente<br />
nella necessaria azione di monitoraggio. La peculiarità dei piani di gestione dei siti Natura 2000 è che “non<br />
sono sempre necessari, ma, se usati, devono tenere conto <strong>del</strong>le particolarità di ciascun sito e di tutte le<br />
attività previste. Essi possono essere documenti a sé stanti oppure essere incorporati in altri eventuali piani di<br />
sviluppo”.<br />
All’interno <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> il principale strumento di pianificazione che si ritiene funzionale alla gestione dei siti<br />
Natura 2000 è il Piano Territoriale di Coordinamento (P.T.C.); l’istituzione <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> Naturale che per gran parte<br />
<strong>del</strong>la sua estensione si sovrappone a SIC e ZPS (addirittura l’area a <strong>Parco</strong> Naturale e quella classificata come<br />
ZPS coincidono) fornisce ulteriori strumenti ritenuti adeguati per la salvaguardia degli habitat e <strong>del</strong>le specie<br />
presenti.<br />
Per quasi tutti i SIC, tranne due, interamente compresi nel territorio <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> sono state riconosciute come<br />
Piano di gestione le norme già vigenti <strong>del</strong> P.T.C. (rif. D.G.R. 1774 <strong>del</strong> 25 gennaio 2006); per la ZPS valgono,<br />
allo stato, oltre al P.T.C., le norme transitorie di tutela previste dalla D.G.R. 1791 <strong>del</strong> 25 gennaio 2006.<br />
Il <strong>Parco</strong> <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong> ha provveduto alla redazione ad hoc di un piano di gestione relativo all’unico Sito di<br />
Importanza Comunitaria solo parzialmente compreso nel territorio <strong>del</strong> <strong>Parco</strong>, che interessa i Comuni di Vergiate<br />
(Comune <strong>del</strong> <strong>Parco</strong>), Varano Borghi, Mercallo dei Sassi, Comabbio e Ternate: il SIC IT2010008 “Lago di<br />
Comabbio”. Tale piano è stato approvato con Deliberazione di Assemblea consortile n. 7 <strong>del</strong> 13 luglio 2007.<br />
Altri atti di pianificazione in vigore nel <strong>Parco</strong><br />
Piani Regolatori Comunali (ora Piani di Governo <strong>del</strong> Territorio ai sensi <strong>del</strong>la L.R. 12/2005)<br />
I rapporti tra il P.T.C. e gli altri strumenti di pianificazione territoriale sono disciplinati dall’articolo 18 <strong>del</strong>la<br />
L.R.86/1983 e succ. mod. e dall’articolo 3 comma 29 <strong>del</strong>la L.R. 5 gennaio 2000, n.1 i cui punti principali<br />
sono:<br />
adeguamento degli strumenti urbanistici - le previsioni contenute in Piani Territoriali di Coordinamento<br />
comprensoriale che riguardino aree comprese nei parchi naturali, debbono essere adeguate alle esigenze di<br />
rispetto <strong>del</strong>le finalità <strong>del</strong> parco, e demandano al piano territoriale <strong>del</strong> parco, nell’ambito degli indirizzi generali<br />
da essi definiti la disciplina <strong>del</strong> territorio che vi è compreso.<br />
acquisizione <strong>del</strong> parere <strong>del</strong>l’ente gestore <strong>del</strong> parco – sui P.T.C. comprensoriali e sulle relative modifiche, che<br />
interessino aree comprese nei parchi naturali di interesse regionale, deve essere acquisito, prima <strong>del</strong>la loro<br />
adozione, il parere <strong>del</strong>l’ente che gestisce il parco.<br />
coordinamento con gli altri strumenti urbanistici – il piano <strong>del</strong> parco può individuare <strong>del</strong>le zone riservate ad