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LA STRUTTURA DEL RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE
La struttura del Rapporto sullo Stato dell’Ambiente
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Il presente Rapporto è stato pensato come uno strumento di lavoro aperto, che fornisce argomenti, dati e
occasioni di riflessione.
Poiché il Rapporto deve potersi confrontare con chiarezza con documenti analoghi prodotti a livello locale,
nazionale e comunitario, esso utilizza il modello descrittivo Pressione-Stato-Risposta, impiegando gli indicatori
comunemente utilizzati in documenti analoghi.
Il modello Pressione-Stato-Risposta, elaborato dall’OECD (Organizzazione Europea per la Cooperazione
Economica), è basato sul presupposto che sia possibile individuare le attività umane che esercitano una
pressione sull’ambiente e inducono variazioni sul suo stato, cioè sulla qualità dell’ambiente e sulla quantità
delle risorse disponibili, e descrivere le risposte della società. La descrizione deve essere sintetizzata in un
indicatore, cioè in un parametro, o un valore derivato da parametri, che sia misurabile con criteri oggettivi e
possibilmente monitorabile nel corso del tempo.
La scelta degli indicatori da adottare è stata determinata da diversi fattori: dalla disponibilità dei dati di base,
dalla loro qualità, ma anche dall’estensione dell’arco temporale coperto e dalla garanzia di continuità del
monitoraggio.
In alcuni casi gli indicatori sono molto specifici e sono stati scelti perché ritenuti utili alla descrizione della
situazione attuale delle pressioni esercitate o delle risposte messe in atto dal Parco.
Una volta individuato l’indicatore, è stato necessario individuare e selezionare i dati disponibili; per alcuni
indicatori, infatti, sono disponibili più fonti di dati. Nel presente rapporto si è scelto di utilizzare fonti che
dessero la massima garanzia di continuità e di qualità della rilevazione, ricorrendo, nella maggior parte dei casi
agli Enti istituzionalmente preposti alla rilevazione.
Le principali fonti sono state dunque:
i dati raccolti dal Parco stesso, che in molti casi hanno fornito una visione della situazione ambientale
maggiormente completa rispetto a quella fornita dai singoli Enti che lo costituiscono (si ricorda che il Parco
è costituito da 47 Comuni e tre Province).
i Comuni del Parco;
le Province di Varese, Milano e Pavia;
l’ARPA Lombardia e i suoi Dipartimenti locali.
Il Rapporto, dopo una prima parte descrittiva del Parco e della sua struttura organizzativa, è organizzato per
tematismi ambientali, come schematizzato nella seguente tabella.