31.05.2013 Views

Ticino21 - Eventi.Parcoticino.It - Parco del Ticino

Ticino21 - Eventi.Parcoticino.It - Parco del Ticino

Ticino21 - Eventi.Parcoticino.It - Parco del Ticino

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

VEGETAZIONE<br />

82<br />

Approfondimento<br />

LE SPECIE FORESTALI ESOTICHE<br />

Come già sottolineato nel corso <strong>del</strong>la trattazione riguardante lo stato dei boschi <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong>, la<br />

foresta planiziale, intesa come la foresta originariamente presente nella Pianura Padana, è conservata solo<br />

in alcune rare zone <strong>del</strong> <strong>Parco</strong>.<br />

Specie esotiche, non originarie <strong>del</strong> nostro territorio hanno affermato la loro presenza in territori molto vasti,<br />

come mostrato nella tabella seguente.<br />

Tabella 3.9: Percentuale di territorio coperto da specie esotiche da telerilevamento (Progetto<br />

MIVIS).<br />

Zona <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong><br />

Zona Nord<br />

Zona Centro-Nord<br />

Zona Centro<br />

Zona Centro Sud<br />

Zona Sud<br />

% di specie esotiche<br />

(Robinia, Prunus serotina, Quercia rossa)<br />

49 %<br />

59 %<br />

25 %<br />

29 %<br />

26 %<br />

Nelle zone Nord e Centro-Nord i dati indicano una presenza molto più significativa di formazioni con<br />

prevalenza di specie esotiche.<br />

La Robinia (Robinia pseudoacacia) venne importata, intorno al Seicento, dal Nord-America in Europa e da<br />

allora ha cominciato il suo cammino di invasione di intere regioni, arrivando anche nei boschi <strong>del</strong>la Valle<br />

<strong>del</strong> <strong>Ticino</strong>. Adattabile ed aggressiva, ha preso il posto <strong>del</strong>le specie autoctone, caratterizzate da una minore<br />

velocità di crescita ed un maggiore fabbisogno di nutrienti e luce. L’uomo a sua volta ne ha favorito la<br />

diffusione, grazie ai suoi molteplici utilizzi, soprattutto come legna da ardere e per la produzione <strong>del</strong> miele<br />

d’acacia.<br />

Oggi si ritrova in tutti i popolamenti forestali <strong>del</strong> <strong>Parco</strong>, dalle brughiere e pinete <strong>del</strong> Nord, ai boschi di fondovalle<br />

a Sud. Per la sua grande diffusione non è più considerata una pianta da eliminare completamente, ma da<br />

contenere, al fine di favorire l’insediamento e la rinnovazione di specie forestali autoctone.<br />

Il prugnolo tardivo, o Prunus serotina, è un’altra specie esotica che costituisce il nemico più temibile per<br />

la composizione forestale dei boschi <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong>. E’ una pianta che si rinnova molto rapidamente e cresce<br />

velocemente in altezza, impedendo la crescita di altre piante ed impoverendo lo strato arbustivo <strong>del</strong><br />

sottobosco. La pianta è fortemente pollonifera, ciò fa in modo che i tagli, se non ripetuti per più anni, nulla<br />

fanno contro la sua presenza anzi la rinforzano.<br />

Il Prunus serotina nel <strong>Parco</strong> si è diffuso a partire dall’inizio <strong>del</strong> Novecento, da Nord, zona di Malpensa, verso<br />

Sud. Attualmente si può <strong>del</strong>ineare una linea più o meno definita di arrivo <strong>del</strong> Prunus serotina corrispondente<br />

ai boschi di Abbiategrasso.<br />

Il <strong>Parco</strong> <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong> cerca di contrastare la presenza <strong>del</strong> prugnolo tardivo con azioni dirette ed indirette che<br />

prevedono tagli colturali di contenimento, ma anche in situazioni estreme la sperimentazione di diserbi<br />

controllati. In seguito al taglio vengono effettuati rinfoltimenti per lasciare aree eccessivamente aperte dove<br />

la pianta si può insediare con grande facilità.<br />

Esistono altre specie arboree, giunte a noi in molti casi come piante ornamentali, che si ritrovano in nuclei più<br />

o meno densi nei popolamenti boschivi: ad esempio l’Ailanto (Ailanthus altissima), pianta pioniera che desta<br />

preoccupazione per il suo vigore pollonifero risulta avere minore diffusione nei boschi, ma sta velocemente<br />

colonizzando fasce boscate lungo strade e ferrovie.<br />

Altre specie sono l’Acero negundo e la Quercia rossa o americana.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!