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RISCHIO INDUSTRIALE
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Queste due azioni di risposta sono oggetto della disciplina normativa e dei controlli sulla sua applicazione, che
chiamano in causa il ruolo del Legislatore e della Pubblica Amministrazione, che devono anche impegnarsi in
una ulteriore azione di risposta che consiste nella promozione di soluzioni tecnologiche che diminuiscano le
pressioni ambientali legate ai cicli di produzione.
Questo approccio che agisce su tre aspetti di gestione del rischio (normazione, controllo, promozione) si
definisce “integrato”, nel momento in cui la sua azione viene estesa al controllo di tutti gli agenti o situazioni
potenzialmente inquinanti e non solo alle sostanze o situazioni pericolose.
Da parte delle imprese, la risposta per contrastare inquinamento e rischi di incidenti rilevanti (RIR), è di due
tipi: una obbligatoria in ottemperanza a disposizioni di legge o regolamenti di enti preposti per competenza
(Istituzioni nazionali e comunitarie, Comuni, ASL, Vigili del Fuoco, Enti gestori di aree protette) ed una volontaria
basata su schemi di certificazione e gestione internazionali o comunitari, quali, principalmente, le norme UNI
EN ISO 14000, la registrazione EMAS II ed i protocolli ECOLABEL.
Gli indicatori
Addetti per settore di attività economica
Nel 2001, nei comuni del Parco, sono stati censiti 191.777 addetti e 40.731 unità locali, la cui ripartizione sul
territorio è risultata così distribuita:
Tabella 15.1: Distribuzione degli addetti e delle unità locali per provincia di appartenenza (elab. dati
ISTAT, 2001).
Addetti
Comuni Parco
(Provincia Varese)
37,6%
Comuni Parco
(Provincia Milano)
Comuni Parco
(Provincia Pavia)
Totale
23,2% 39,2% 100,0%
Unità locali 35,0% 22,4% 42,6% 100,0%
A livello complessivo, l’area presenta una fisionomia produttiva che, in termini occupazionali, si contraddistingue
per un peso ricoperto dalla attività industriali pari al 39,4%, a fronte del ruolo preponderante del terziario (il
restante 60,6%), articolato per il 14,7% nel commercio e per il 45,9% negli altri servizi.
Questa caratterizzazione appare sostanzialmente in linea con la media regionale che, rispetto alla situazione
appena descritta, presenta alcune lievi differenze (dell’ordine di un punto percentuale) proprio relativamente
a questi due comparti, con una piccola sovrarappresentazione nel primo caso e una altrettanto modesta
sottorappresentazione nel secondo. Pressoché simile è l’incidenza dei settori secondari.
Più accentuato è, invece, lo scostamento dall’immagine che, sempre al Censimento, si delinea per le province
di Varese, Milano e Pavia per via di un differenziale di quasi 6 punti percentuali nel caso dell’industria (39,4%
con una media del 33,6%) che, comunque, ADDETTI fa emergere una vocazione relativamente UNITA’ LOCALI meno legata ai servizi,
specie per quanto riguarda quelli più avanzati, come abbastanza diffuso tra le aree sub-metropolitane, che,
in questo, appaiono caratterizzate da una
Settori Settori
sorta di dipendenza gerarchica rispetto a quelle metropolitane e, in
questo specifico caso, a Industria metropoli Commercio del calibro di Altri Milano città Totale o a centri Industria quali Pavia. Commercio
Altri
Analizzando il territorio in modo più approfondito servizi emerge un quadro interno piuttosto eterogeneo, servizi Totale
i cui caratteri
principali Comuni possono Parco essere così sintetizzati:
(Provincia Varese) 29.748 10.257 32.116 72.121 4.356 3.301 6.613 14.270
Forte dominanza dell’industria nei comuni milanesi (50,2%), il cui tessuto produttivo vede questi nuclei
Comuni ancora saldamente Parco legati a tali settori, benché, nel corso del tempo, vi siano state una evoluzione che ne
(Provincia
ha ridotto
Milano) 22.378 5.887 16.270 44.535 2.810 2.324 3.956 9.090
in maniera, a volte anche piuttosto drastica il peso, con una serie di conseguenze sia in termini
Comuni di competitività, Parco sia di emergenze occupazionali. Questi comparti sono importanti anche nella sub-area
(Provincia
varesina (41,2%),
Pavia) 23.423 12.026 39.672 75.121 3.885 4.608 8.878 17.371
mentre, il territorio pavese mostra i valori più contenuti (31,2%).
Comuni Sensibile Parco variabilità del ruolo 75.549 del terziario 28.170 che, se 88.058 non si presenta 191.777 in modo 11.051particolarmente 10.233 19.447 vistoso per 40.731 quanto
riguarda il commercio, si manifesta, invece, passando all’esame gli altri servizi la cui quota è pari al 44,5%
Provincia Varese 149.064 47.770 130.606 327.440 21.463 16.688 33.569 71.720
per la sub-area varesina, al 36,5% per quella milanese e al 52,8% per quella pavese. Il tutto è indice, come
Provincia si accennava Milano di un rapporto 556.680 complesso 302.668 e ancora 930.694 subordinato 1.790.042alle aree 82.084 metropolitane. 87.812 203.665 373.561
Provincia Pavia 61.775 27.452 74.819 164.046 12.325 11.351 19.820 43.496
Provincia VA - Mi - Pv 767.519 377.890 1.136.119 2.281.528 115.872 115.851 257.054 488.777
Lombardia 1.538.064 612.186 1.748.086 3.898.336 230.864 205.325 422.679 858.868