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Ticino21 - Eventi.Parcoticino.It - Parco del Ticino

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PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO<br />

Organizzare manifestazioni folcloristiche, praticare lo sport<br />

agonistico<br />

Realizzare recinzioni di nuovo impianto<br />

Costruire nuovi edifici**<br />

Realizzare nuovi edifici adibiti ad attività produttive ad eccezione<br />

degli edifici rurali<br />

Esercitare l’attività agrituristica<br />

Parcheggiare nei campi e nei boschi<br />

Allestire campeggi ad eccezione dei campeggi temporanei<br />

Realizzare nuovi distributori carburante, e/o stazioni e/o aree<br />

di servizio<br />

Attuazione Piani di settore<br />

Art. 18 (D.G.R. n° 5983/2001)<br />

I piani di settore sono piani di attuazione per singoli settori funzionali, redatti ai sensi <strong>del</strong>la L.R. 86/1983 art.<br />

20, in cui sono specificate ed integrate le previsioni generali <strong>del</strong> P.T.C.<br />

I Piani di settore previsti dal P.T.C. sono:<br />

Piano di settore boschi<br />

Piano di settore per la fauna terrestre<br />

Piano di settore per la fauna ittica<br />

Piano di settore agricolo<br />

Piano di settore viabilità storica e sistema dei navigli<br />

Piano di settore <strong>del</strong>le zone naturalistiche (A, B1, B2, B3, ZNP)<br />

195<br />

I piani che il <strong>Parco</strong> ha ritenuto sinora necessario predisporre sono il Piano Settore Boschi, vigente dal 1990, e<br />

il Piano per la fauna ittica, in fase di approvazione.<br />

Un ulteriore piano che è stato predisposto e approvato nel 2007 dal <strong>Parco</strong>, pur non rientrando tra gli strumenti<br />

di pianificazione previsti dalla normativa, è il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, quale risultato finale di un<br />

progetto finanziato dall’Unione Europea (WISE-PLANS Co-operation between communities for Energy Action<br />

Plans) per il biennio 2006-2007 (per approfondimenti Cap. 13. Energia).<br />

Il Piano Settore Boschi <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong> è stato predisposto dall’Istituto di Botanica <strong>del</strong>l’Università di<br />

Pavia su <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> Consiglio direttivo <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> <strong>del</strong> 27.10.1980 e approvato dal Consiglio Regionale <strong>del</strong>la<br />

Lombardia (<strong>del</strong>iberazione 20 marzo 1990, n° IV/1929). Ha previsto l’effettuazione di indagini sul clima, sulla<br />

geomorfologia, sulla pedologia e sulla vegetazione mediante rilievi nelle zone <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> classificate dal Piano<br />

Territoriale di Coordinamento allora vigente come Riserva Integrale (Zone A), Riserva Orientata (Zone B) e<br />

nelle Zone di parco agricolo-forestale (Zone C).<br />

Il Piano Boschi specifica ed integra le previsioni <strong>del</strong> piano territoriale relative alla conservazione ed al recupero<br />

dei boschi e <strong>del</strong>le foreste nell’ambito <strong>del</strong>l’area <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> e disciplina il trattamento e gli interventi nei boschi in<br />

conformità con le prescrizioni <strong>del</strong> P.T.C. circa le zone a diverso grado di tutela.<br />

La variante al P.T.C. (D.G.R. 5983/2001) prevede la revisione <strong>del</strong> PSB al fine di recepire le più recenti indicazioni<br />

normative e i criteri per le compensazioni. In realtà, con la nuova legge forestale (L.R. 27 <strong>del</strong> 28 ottobre 2004)<br />

“Tutela e valorizzazione <strong>del</strong>le superfici, <strong>del</strong> paesaggio e <strong>del</strong>l’economia forestale”, si prevede che nei parchi<br />

regionali il piano attuativo di settore boschi sia sostituito dal Piano di Indirizzo Forestale (PIF) una volta<br />

redatto; per cui la revisione <strong>del</strong> PSB andrà in realtà a sovrapporsi con la predisposizione dei piani di indirizzo<br />

forestale provinciali.<br />

I piani di indirizzo forestale, la cui stesura è affidata, per il territorio di competenza, alle Province, alle Comunità<br />

Montane e ai Parchi, costituiscono piani di settore <strong>del</strong> Piano Territoriale di Coordinamento <strong>del</strong>la Provincia a cui<br />

si riferiscono. Forniscono uno strumento di analisi e di indirizzo per la gestione <strong>del</strong>l’intero territorio forestale, di<br />

raccordo tra la pianificazione forestale e la pianificazione territoriale.<br />

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* vi sono alcune distinzioni in relazione alla zona di tutela<br />

** nelle zone A, B1, B2 e B3 sono consentiti solo interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro<br />

e risanamento conservativo, ristrutturazione<br />

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