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VEGETAZIONE
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rilasciati si potrebbero individuare nel corso degli anni le aree che non vengono utilizzate e con una successiva
analisi qualitativa di queste aree stabilire se queste sono vocate ad un utilizzo selvicolturale, alla conservazione
o a interventi di miglioramento forestali a fini naturalistici.
Il Parco del Ticino non è tuttavia caratterizzato solo da aree boscate: come nel resto della pianura lombarda il
paesaggio agricolo fino all’inizio del secolo scorso era movimentato da formazioni vegetazionali lineari, quali
filari, siepi, fasce boscate, che oltre ad avere una funzione di delimitazione delle proprietà, potevano essere
fonte di materiali importanti per l’economia domestica dell’azienda agricola. Sotto l’aspetto paesaggistico,
queste formazioni sono importanti poiché costituiscono un’interruzione alla monocoltura; hanno inoltre un
valore ecologico-naturalistico in qualità di nicchie ecologiche, favorendo la conservazione di biodiversità.
La moderna gestione agricola ha portato alla perdita di tali elementi del paesaggio, come conseguenza della
diffusione di tecniche più intensive rispetto al passato e della meccanizzazione dell’agricoltura.
Tabella 3.4: Denunce di taglio di filari.
Anno 2003
Anno 2004
Anno 2005
Anno 2006
Anno 2007
Filari, ripe e piante isolate
(numero)
165
157
185
149
88
Superficie
(ha)
2.46.58
1.95.37
4.65.06
n.d.
n.d.
Nell’ultimo decennio, la politica agricola europea su più fronti, ha riconosciuto il valore di tali formazioni,
favorendo mediante finanziamenti la ricostituzione di filari alberati e siepi. Il Parco ha sostenuto questo
orientamento con dei Progetti Comprensoriali (Cap. 7 Agricoltura) attraverso i quali numerose aziende hanno
ricevuto finanziamenti per creare nuove siepi e filari per un totale di 176 km realizzati fra il 1996 e il 2002.
Questa azione del Parco ha rappresentato un efficace stimolo per molte altre aziende del Parco che negli anni
seguenti hanno aderito alle misure agroambientali previste dal Piano di Sviluppo Rurale regionale.
Eliminazione dei boschi
L’autorizzazione della trasformazione del bosco e la conseguente compensazione è attualmente di completa
competenza dell’Ente Parco, mentre precedentemente all’entrata in vigore della L.R. 27/2004, la normativa
prevedeva l’emissione dell’autorizzazione da parte della Provincia territorialmente competente, previo parere
di conformità vincolante del Parco stesso.
I disboscamenti sono in genere realizzati su terreni divenuti edificabili e, per la gran parte dei casi, la
trasformazione è avvenuta a carico di boschi cedui di robinia o altre specie esotiche.
Tabella 3.6: Numero di autorizzazioni al cambio di destinazione d’uso nel Parco del Ticino.
Anno 2003
Anno 2004
Anno 2005
Anno 2006
Anno 2007
Autorizzazioni
Prov. VA
29
17
12
14
10
Autorizzazioni
Prov. MI
6
11
8
8
5
Autorizzazioni
Prov. PV
2
1
3
4
4
TOTALE
autorizzazioni
37
29
23
26
19