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Ticino21 - Eventi.Parcoticino.It - Parco del Ticino

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CONCLUSIONI<br />

346<br />

verso il rosso.<br />

Non solo ciò è in linea con i risultati <strong>del</strong>la VAS sovracitata, ma anche con l’incrocio dei dati relativi alla qualità<br />

<strong>del</strong>l’aria e a quello, infine, con i dati generali riferiti al consumo di suolo in pianura padana (ben otto ettari<br />

al giorno sacrificati negli ultimi anni allo sviluppo urbano e industriale, trasporti e logistica compresi – cifre<br />

presentate recentemente al IV Congresso Nazionale <strong>del</strong> Po), dati che devono far molto riflettere.<br />

Migliorare la qualità <strong>del</strong>l’aria anche attraverso forme sostenibili di produzione e gestione<br />

<strong>del</strong>l’energia<br />

Il territorio <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> ricade in una <strong>del</strong>le aree più popolose e industrializzate <strong>del</strong>la Pianura Padana ed entro i<br />

confini <strong>del</strong>l’area protetta sono presenti un gran numero di attività produttive, anche di grosse dimensioni e di<br />

notevole impatto: si pensi ad esempio alla Centrale termoelettrica di Turbigo, all’aerostazione di Malpensa o<br />

alle numerosissime industrie, situate prevalentemente nella parte centro-settentrionale <strong>del</strong>l’area protetta.<br />

Questa presenza deriva dalla scelta storica di includere nel <strong>Parco</strong> non solo le aree di pregio naturalistico, ma<br />

anche le zone cuscinetto esterne, sebbene caratterizzate da insediamenti residenziali e produttivi. Ciò ha<br />

rappresentato e rappresenta, una vera e propria sfida per il <strong>Parco</strong>, nata da un preciso indirizzo politico che<br />

voleva far sì che la nostra Area Protetta potesse avere la possibilità di indirizzare le imprese, almeno entro certi<br />

limiti, verso modalità di produzione più sostenibili. Ma tra il dire e il fare……per anni il rapporto <strong>Parco</strong> - imprese<br />

industriali o artigianali o dei servizi si è limitato alla reciproca diffidenza o tutt’al più a sporadici conflitti dovuti<br />

a temi legati a problemi di carattere edificatorio o ad inquinamenti.<br />

Ma i tempi cambiano, cambiano i modi di pensare e di produrre, cambiano i mercati e le coscienze dei<br />

cittadini-consumatori che richiedono sempre maggiore attenzione all’ambiente e quindi ai modi di produrre e<br />

commercializzare.<br />

Il <strong>Parco</strong> si è quindi fatto promotore, in partenariato con alcune imprese locali, di un progetto pilota, sostenuto<br />

dalla Regione Lombardia, per la Certificazione Ambientale ISO 14001 ed EMAS II <strong>del</strong>le imprese operanti sul<br />

suo territorio con l’obiettivo di coniugare qualità ambientale e qualità <strong>del</strong> fare impresa. Il <strong>Parco</strong> ha così messo<br />

in campo un ulteriore strumento per realizzare l’impegno preso con la propria Comunità, teso a coniugare la<br />

tutela e la salvaguardia ambientale con interventi innovativi di sviluppo che avessero <strong>del</strong>le ricadute positive<br />

sugli operatori industriali oltre che sull’ambiente. Ciò origina dalla convinzione, oramai ampliamente diffusa nel<br />

consesso internazionale, che lo sviluppo sostenibile sia un percorso vantaggioso anche per le imprese e che<br />

non sia un vincolo al loro sviluppo; per questo il <strong>Parco</strong> ha messo in campo, con il sostegno <strong>del</strong>le Associazioni<br />

Industriali di categoria, un sistema di supporto tecnico e di promozione per le imprese, in grado di trasferire<br />

parte <strong>del</strong>la sua eccellenza ambientale a beneficio <strong>del</strong>le aziende.<br />

Date l’estensione <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> e la sua enorme densità produttiva, la scelta propositiva adottata dal <strong>Parco</strong> ha<br />

privilegiato la promozione di sistemi volontari di certificazione ambientale per le imprese localizzate nel suo<br />

territorio, nella consapevolezza che risulta possibile puntare sulla compatibilità tra attività produttive e finalità di<br />

valorizzazione e di tutela <strong>del</strong>l’ambiente naturale.<br />

Il progetto ha previsto la sottoscrizione di un accordo volontario di cooperazione fra impresa e <strong>Parco</strong> (fino ad ora<br />

hanno aderito 7 imprese), il quale ha messo a disposizione <strong>del</strong>le aziende dati per l’Analisi Ambientale iniziale<br />

dei loro processi produttivi e suggerimenti utili per predisporre dei piani di miglioramento per modificare gli<br />

impatti negativi registrati. In sostanza è stato applicato lo stesso processo attuato a suo tempo con le imprese<br />

agricole: sostegno e promozione a chi è ambientalmente virtuoso o vuole imparare a diventarlo.<br />

Anche sul <strong>del</strong>icato e strategico tema <strong>del</strong>l’energia il <strong>Parco</strong> <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong> sta contribuendo ad indirizzare gli Enti Locali<br />

e le realtà produttive presenti nel suo territorio verso un comportamento ambientalmente responsabile. Con il<br />

sostegno finanziario <strong>del</strong>la UE e <strong>del</strong>la Regione Lombardia si è partiti dalla definizione di un quadro conoscitivo<br />

<strong>del</strong>le differenti realtà energetiche esistenti e potenziali, sia per quanto riguardava le forme energetiche più<br />

tradizionali, sia per ciò che concerneva l’individuazione di processi energetici innovativi. A seguire, attraverso la<br />

redazione di un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, l’azione <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> è stata finalizzata alla applicazione<br />

<strong>del</strong>le tecnologie oggi a disposizione per ridurre le emissioni di gas serra. In tal modo, con l’approvazione<br />

unanime <strong>del</strong> Piano avvenuta recentemente da parte <strong>del</strong>l’Assemblea Generale, il <strong>Parco</strong> si è proposto come<br />

punto di riferimento per avviare progetti pilota che possano costituire degli esempi validi per le comunità<br />

locali.<br />

Il progetto, che ha visto come capofila il <strong>Parco</strong> <strong>Ticino</strong>, ha coinvolto quattro Stati membri <strong>del</strong>la UE; quattro<br />

comunità locali in Europa (<strong>It</strong>alia, Spagna, Gran Bretagna e Svezia) hanno cooperato per affrontare i problemi<br />

energetici dei loro territori e diventare “Comunità Energeticamente Sostenibili”, per favorire il raggiungimento<br />

di primari obiettivi di sviluppo sostenibile e di politica energetica (riduzione <strong>del</strong>le emissioni di CO2, sicurezza

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