Ticino21 - Eventi.Parcoticino.It - Parco del Ticino
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TABELLA 1 I LIMITI DI EMISSIONE PER GLI IMPIANTI DI ACQUE REFLUE URBANE<br />
potenzialità impianto (a. e.) 2.000 - 10.000 10.000 - 100.000 >100.000<br />
ACQUA<br />
TABELLA 1 I LIMITI DI EMISSIONE PER GLI IMPIANTI DI ACQUE REFLUE URBANE<br />
parametri concentraz. % riduz. 64 concentraz. % riduz. concentraz. % riduz.<br />
potenzialità impianto (a. e.)<br />
BOD5 mg/I<br />
2.000 - 10.000<br />
25 70-90<br />
10.000 - 100.000<br />
25 80<br />
>100.000<br />
15 90<br />
Valutando, COD5 mg/I parametri concentraz.<br />
inoltre, la classificazione 125 % riduz.<br />
dei depuratori 75 concentraz.<br />
per Provincia 125 %<br />
si nota 75 riduz. concentraz.<br />
che la percentuale 75 % riduz.<br />
maggiore 75 di<br />
sistemi solidi BOD5 sospesi depurativi mg/I mg/I considerati “Non adeguati” 70 25 si trova 70-90 70 in Provincia 35 25 di Pavia, mentre 90 80 nelle 20 15 altre due Province 90<br />
le<br />
percentuali degli impianti “Adeguati” e “Non adeguati” sono sostanzialmente simili. In Provincia di Varese quasi<br />
tutti<br />
fosforo COD5 mg/I<br />
i depuratori<br />
totale (P<br />
sono<br />
mg/I)<br />
125<br />
stati classificati con<br />
5 75<br />
classe di<br />
- 125<br />
efficienza “Media”,<br />
2 75<br />
mentre<br />
- 75<br />
in Provincia<br />
2 75<br />
di Pavia sono<br />
-<br />
stati<br />
classificati azoto solidi totale sospesi quasi (N mg/I tutti mg/I) con classe di efficienza 20 70 “Bassa”; 70 - nel milanese 15 35 vi è una uguale 90 - distribuzione 15 20 tra depuratori 90 -<br />
con classe di efficienza “Bassa” e “Media”.<br />
azoto fosforo ammoniacale totale (P mg/I) (N mg/I) 10 5 -<br />
52<br />
-<br />
52<br />
-<br />
I depuratori di piccole dimensioni sono, quindi, quelli che più spesso risultano dotati di trattamenti insufficienti<br />
alla Escherichia azoto depurazione totale coli (N dei (UFC/100ml)<br />
mg/I) reflui in essi convogliati 4.000 20 e presentano -<br />
problemi 4.000 15 di funzionamento -<br />
e 4.000 gestione. 15 Un sistema -<br />
di<br />
impianti azoto ammoniacale inadeguato, anche (N mg/I) se riferito a 10piccole<br />
realtà, - può contribuire 5 ad un peggioramento - 5 <strong>del</strong>la qualità - <strong>del</strong>le<br />
acque, anche se i maggiori problemi a riguardo sono, comunque, dati da impianti di più grosse dimensioni.<br />
Escherichia coli (UFC/100ml) 4.000 - 4.000 - 4.000 -<br />
Provincia Numero di depuratori<br />
Numero di depuratori<br />
Tabella 2.17: Valutazione dei sistemi depurativi “Adeguati” suddivisi per Provincia. “Non adeguati”<br />
Provincia<br />
Varese<br />
Numero di<br />
5<br />
depuratori<br />
Numero di<br />
7<br />
depuratori<br />
Milano<br />
“Adeguati” 4<br />
“Non adeguati” 4<br />
Pavia Varese<br />
45<br />
32 7<br />
Milano<br />
4<br />
4<br />
Pavia<br />
4<br />
32<br />
Tabella 2.18: Classificazione per classi di efficienza dei depuratori suddivisi per Provincia.<br />
Provincia Classe di efficienza<br />
“Alta”<br />
Provincia<br />
Varese<br />
Classe di<br />
0<br />
efficienza<br />
Milano<br />
“Alta” 1<br />
Pavia Varese<br />
0<br />
Milano<br />
1<br />
Classe di efficienza<br />
“Media”<br />
Classe di<br />
9<br />
efficienza<br />
“Media” 3<br />
79<br />
3<br />
Classe di efficienza<br />
“Bassa”<br />
Classe di<br />
3<br />
efficienza<br />
“Bassa” 4<br />
29 3<br />
4<br />
Le ricerche Pavia promosse dal <strong>Parco</strong> in questi 0 anni (Monitoraggio <strong>del</strong>la 7qualità<br />
<strong>del</strong>le acque <strong>del</strong> fiume 29<strong>Ticino</strong><br />
e dei suoi<br />
principali affluenti, Censimento dei depuratori e Censimento degli scarichi) hanno messo in evidenza le numerose<br />
problematiche che vanno ad incidere sulla qualità <strong>del</strong>le acque <strong>del</strong> fiume <strong>Ticino</strong> e dei suoi principali affluenti. Di<br />
conseguenza, il <strong>Parco</strong> <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong>, per riuscire a migliorare la situazione qualitativa <strong>del</strong> fiume, ha intrapreso azioni<br />
di sensibilizzazione al fine di contenere una <strong>del</strong>le fonti di impatto più problematica e ben distinguibile data dagli<br />
scarichi dei molti impianti di depurazione presenti o che incidono sul suo territorio. Dal 2005 si è fatto promotore<br />
di una serie di incontri con i Comuni, le società che gestiscono gli impianti, le Province, le ARPA e le Autorità<br />
d’Ambito per creare tavoli di lavoro con la finalità di raccogliere informazioni aggiornate sul tema <strong>del</strong>la depurazione<br />
<strong>del</strong>le acque reflue e sugli interventi in atto o in progetto adatti a risolvere i numerosi problemi di funzionamento e<br />
dimensionamento evidenziati dalle due indagini realizzate nel corso degli anni 2000 e 2003.<br />
Il <strong>Parco</strong> ha voluto innanzitutto creare occasioni di confronto fra tutti i soggetti coinvolti al fine di avviare azioni<br />
concrete che permettano di migliorare l’efficienza degli impianti e la qualità dei reflui afferenti al fiume <strong>Ticino</strong><br />
per ripristinare al più presto la balneabilità lungo l’intera asta <strong>del</strong> fiume.<br />
Durante questi tavoli di lavoro, sono state proposte <strong>del</strong>le soluzioni ai problemi evidenziati per il raggiungimento<br />
<strong>del</strong>l’obiettivo di miglioramento <strong>del</strong>la efficienza degli impianti; in alcuni casi gli adeguamenti sono già in fase di<br />
attuazione, mentre in altri casi si sta valutandone la fattibilità.<br />
Vista l’eterogeneità dei depuratori presenti nel <strong>Parco</strong> e le differenti soluzioni impiantistiche adottate sulla base<br />
<strong>del</strong>le caratteristiche qualitative e quantitative <strong>del</strong> refluo in ingresso, il <strong>Parco</strong> non ha potuto entrare nel merito<br />
di ogni singola scelta progettuale.<br />
Tuttavia sono stati sostenuti alcuni criteri di massima ritenuti imprescindibili per garantire la tutela degli<br />
ecosistemi acquatici <strong>del</strong>l’area protetta, che vengono di seguito elencati sinteticamente:<br />
• Divieto di utilizzo <strong>del</strong>l’ipoclorito di sodio per i trattamenti di disinfezione (eccetto per soluzioni temporanee<br />
e in assenza di altre opzioni); in alternativa è stato proposto l’acido peracetico (che garantisce un ottimo<br />
abbattimento <strong>del</strong>la carica batterica e ha un impatto trascurabile sui corpi idrici recettori), o altre soluzioni più