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IL PATRIMONIO DEL PARCO
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ALLEGATO 2
IL PATRIMONIO DEL PARCO
Il patrimonio del Parco
Il Consorzio Parco Ticino, al fine di conseguire la migliore gestione possibile del proprio territorio, e
compatibilmente con le proprie risorse finanziarie ha cercato di acquisire un cospicuo numero di aree, per lo
più boschive. A tutt’oggi la superficie di proprietà del Parco è superiore a 1.000 ettari.
Le attività di acquisizione dei beni sono di norma espletate dal Servizio Patrimonio che predispone le pratiche
necessarie al fine di giungere alla formalizzazione dell’acquisto e verifica la sussistenza del diritto di prelazione
che deriva al Parco dalla Legge 394/91. Di rilievo il supporto dato agli altri uffici del Parco che concorrono alla
gestione delle proprietà del Parco stesso.
Nella logica seguita per la scelta delle aree, un ruolo primario assumono quelle che conservano ancora
caratteristiche di alta naturalità, ad esempio le sedi di garzaie o quelle ricadenti all’interno dei 13 Siti di
Importanza Comunitaria (S.I.C.) presenti nel Parco e nella ZPS, corrispondente ai confini del Parco Naturale.
Particolare attenzione è stata però posta anche nell’individuazione di quelle aree che, seppur presentando
una minore valenza ambientale, possano fungere da nodo e, attraverso la costituzione di corridoi biologici,
collegarsi con gli altri nodi costituendo così una rete ecologica.
A questo riguardo, il Parco è da tempo impegnato nella realizzazione di un articolato lavoro di individuazione,
creazione e tutela di questi corridoi in grado di assicurare la continuità ecologica sia all’interno del Parco che tra
le Aree Protette contermini per consentire quindi il flusso di individui e di geni tra popolazioni. L’insieme delle
acquisizioni, ma soprattutto le attività di gestione poste in essere dal Parco nei confronti di queste aree, ha
rafforzato la convinzione sulla necessità e sulla opportunità di acquisire aree di significativo valore naturalistico
al fine di sottrarle a eventuali usi privati di carattere produttivo diretto.
Il Parco è così diventato promotore di progetti di manutenzione e gestione naturalistica con fini multidisciplinari
in cui gli aspetti ricreativi, di ricerca e sperimentazione scientifica, didattica e di protezione naturalistica sono