Ticino21 - Eventi.Parcoticino.It - Parco del Ticino

11 Bereguardo
12 Pavia Sud
13 Pavia
PARCO LOMBARDO
5,08
22,52
28,48
221,57
1,94
8,59
10,18
82,50
7,51
33,29
40,71
324,37 933,0 26207,2
TRASPORTI E MOBILITA’
Tabella 14.3: Collegamenti ferroviari che danno accesso al Parco Lombardo Valle del Ticino.
PROV./DEST.
PROVINCIA VARESE
299
22,1
98,1
114,8
552,9
2286,4
3827,8
n° collegamenti
giornalieri diretti
34,7
156,1
369,0
2398,8
136,5
615,3
561,7
5062,1
4,3
17,4
16,9
141,5
n° collegamenti
giornalieri con cambio
feriali festivi feriali festivi
478 410 46 15
PROVINCIA MILANO 545 509 33 22
PROVINCIA PAVIA 275 207 158 133
TOTALE 1298 1126 237 170
L’analisi delle autolinee del trasporto pubblico che attraversano l’area evidenzia che la maggior parte delle
autolinee utili a raggiungere il Parco del Ticino concentrano il servizio nei giorni feriali e presentano una
frequenza buona o scarsa, con 1.228 corse interurbane nei giorni feriali e 241 corse nei festivi. Trattasi, quindi,
di corse prevalentemente destinate ai lavoratori, in alcuni casi scolastiche, che non offrono collegamenti nei
giorni festivi e che, allo stato, si ritengono poco utili ai fine della fruizione turistica del Parco.
La mobilità sostenibile
Il tema della mobilità sostenibile costituisce oggi un argomento strategico, che da anni vede il Parco impegnato,
anche tecnicamente, nella promozione e nel supporto alle amministrazioni locali per la realizzazione di percorsi
ciclo-pedonali di collegamento all’interno del suo territorio con particolare attenzione ai collegamenti fra
urbanizzato e aree naturali. A questo si aggiunge la volontà di creare collegamenti ciclopedonali verso l’esterno,
ed in particolare con le aree protette contigue così da costituire tracciati preferenziali per la “mobilità lenta” e
per una valorizzazione delle risorse ambientali-naturalistiche, oltre che socio-culturali, di un intero territorio (si
citano come esempio il percorso di collegamento ciclopedonale tra il Parco del Ticino e il Parco Alto Milanese
che investe le Province di Varese e Milano e il progetto di Greenway in Provincia di Pavia). La realizzazione
di un percorso, o meglio ancora, di una rete di percorsi ciclopedonali è polivalente: oltre ad assolvere a scopi
di promozione turistica del territorio contribuisce infatti alla valorizzazione paesistica e ambientale dell’area
qualora alla realizzazione del percorso si associ la riqualificazione e/o la rinaturalizzazione, laddove necessario,
delle aree contermini.
A tal fine il Parco ha avviato negli ultimi anni il progetto “Vie Verdi del Ticino. Un bene di tutti” con l’obiettivo
di creare un circuito per la fruizione da parte della popolazione locale e dei visitatori provenienti dalla Regione
Lombardia o da altre zone italiane ed estere, del patrimonio naturale (rete sentieristica), integrato con iniziative
a carattere naturalistico, enogastronomico, educativo e promozionale. Il progetto, che nella sua prima fase ha
interessato la zona nord del Parco è successivamente stata estesa a tutto il territorio dell’area protetta (per
maggiori informazioni: www.vieverditicino.it.
Il Parco sta inoltre collaborando attivamente con i Comuni per implementare un raccordo tra la propria rete
ciclo-pedonale con le piste ciclabili e i percorsi pedonali comunali. Ad oggi il Parco gestisce una rete di percorsi
ciclopedonali che ammonta a circa 660 Km.
Un’altra forma di mobilità sostenibile che il Parco sostiene, pur comunque regolamentandola, è la navigazione
lungo i suoi corsi d’acqua (fiume Ticino e i suoi canali). L’attività canoistica e delle imbarcazioni tradizionali
condotte a remi (barcé) è sostenuta dal Parco in quanto attività turistica ritenuta compatibile con l’ambiente
naturale, con le tradizioni socio-culturali locali e con un equilibrato sviluppo turistico del fiume. Secondo quanto
previsto dal Piano Territoriale di Coordinamento del Parco del Ticino in zona T (fiume Ticino) e in area F (zona di
divagazione del fiume) non è invece consentito navigare con motori di potenza massima di esercizio superiore
a 20 HP, con scooters acquatici, con howercraft. E’ comunque vietata la navigazione con qualsiasi mezzo
motorizzato da un’ora dopo il tramonto a un’ora prima del sorgere del sole, nonché durante i periodi di piena
ordinaria (900 mc/sec) o superiore. E’ inoltre fatto divieto, anche alle imbarcazioni non a motore, di introdursi
in lanche e mortizze durante il periodo riproduttivo dell’avifauna palustre e più precisamente dal 1 marzo al
30 giugno. Sui Navigli è vietata la navigazione privata con natanti aventi potenza superiore a 10 HP effettivi; la
navigazione pubblica è consentita, anche con motori di potenza superiore, previa specifica autorizzazione del
Parco. Attualmente è in fase di predisposizione uno specifico regolamento per la navigazione nei Parchi del
Ticino, un’azione congiunta delle aree protette lombarda e piemontese.