Ticino21 - Eventi.Parcoticino.It - Parco del Ticino
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TRASPORTI E MOBILITA’<br />
288<br />
raccordo con la Nuova Trasversale Ferroviaria Alpina elvetica (che modificheranno profondamente l’assetto<br />
<strong>del</strong>le direttrici di accesso ai valichi <strong>del</strong> Sempione e <strong>del</strong> San Gottardo).<br />
Alla luce di tale contesto, presente e futuro, il proliferare di infrastrutture ferroviarie e stradali, oltre che la presenza<br />
di quelle già esistenti, costituiscono un problema di estrema importanza che il <strong>Parco</strong> non può non affrontare<br />
alla luce dei suoi obiettivi di tutela e salvaguardia <strong>del</strong>l’ambiente e <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>la vita <strong>del</strong>le sue popolazioni,<br />
tenuto conto dei numerosi effetti diretti (consumo ed impermeabilizzazione <strong>del</strong> suolo, frammentazione <strong>del</strong><br />
territorio, emissioni in atmosfera di gas serra, ecc.) ed indiretti (fenomeni di urbanizzazione non pianificata)<br />
che tale processo provoca.<br />
In questa logica l’obiettivo principale che ci si pone è l’affermarsi di una nuova cultura pianificatoria e progettuale,<br />
sostenuta da adeguati strumenti normativi ed azioni di concertazione, che integrino la pianificazione settoriale<br />
con gli obiettivi di conservazione e protezione <strong>del</strong>la natura e, laddove possibile, propongano mo<strong>del</strong>li alternativi<br />
di mobilità.<br />
Cenni normativi<br />
Le strategie di integrazione settoriale di cui sopra trovano specifici riferimenti nei documenti generali di<br />
programmazione ambientale, comunitari e nazionali.<br />
In particolare si ricorda il 6° Programma comunitario di azioni in materia ambientale, approvato con Decisione<br />
n. 1600/2002/CE <strong>del</strong> Parlamento Europeo e <strong>del</strong> Consiglio, <strong>del</strong> 22 luglio 2002 che promuove la totale<br />
integrazione <strong>del</strong>le disposizioni in materia di protezione <strong>del</strong>l’ambiente in tutte le politiche ed azioni comunitarie<br />
e include tra gli obiettivi prioritari per l’ambiente naturale e la diversità biologica, la conservazione <strong>del</strong>le specie<br />
e degli habitat, prevenendone, in particolare, la frammentazione.<br />
Anche la strategia ambientale per lo sviluppo sostenibile in <strong>It</strong>alia, approvata dal Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente in data<br />
15 luglio 2002, prefigura il riassetto ecologico <strong>del</strong>l’intero sistema <strong>del</strong>le infrastrutture di trasporto, affermando<br />
che per limitare la frammentazione degli habitat, è necessario trattenere la crescita <strong>del</strong>le infrastrutture lineari,<br />
cercando invece di pianificare e progettare la naturalità <strong>del</strong>la vegetazione, ricucendo le ferite e ripristinando<br />
al meglio le fruizioni <strong>del</strong> territorio.<br />
Le competenze amministrative in <strong>It</strong>alia<br />
In <strong>It</strong>alia le competenze amministrative nel settore <strong>del</strong>la viabilità sono state riordinate dal D.Lgs. 112/1998 (artt.<br />
98,99,101) secondo cui:<br />
Lo Stato mantiene le funzioni relative alla programmazione, progettazione e realizzazione <strong>del</strong>la rete<br />
autostradale e stradale di interesse nazionale, costituita dalle grandi direttrici <strong>del</strong> traffico nazionale e da quelle<br />
che congiungono la rete principale <strong>del</strong>lo Stato con le reti degli Stati limitrofi.<br />
Alle Regioni ed agli enti locali sono conferite le analoghe funzioni relative alle infrastrutture stradali che non<br />
rientrano nella rete nazionale, inclusa una parte <strong>del</strong>le strade già gestite dall’ANAS.<br />
In Lombardia, ai sensi <strong>del</strong>la L.R. 1/2000, art. 3, comma 115,117,118,119,120,121: la Regione esercita<br />
le funzioni di programmazione e coordinamento <strong>del</strong>la rete viaria di interesse regionale (incluse le strade<br />
provinciali e comunali); si riserva altresì la realizzazione <strong>del</strong>le nuove tratte autostradali d’interesse regionale.<br />
Sono trasferite al demanio provinciale le strade già appartenenti al demanio statale, non comprese nella rete<br />
nazionale.<br />
Il D.Lgs. 112/1998 non ha apportato significative modifiche al regime <strong>del</strong>le ferrovie, che continuano ad essere<br />
ripartite nelle precedenti reti di interesse nazionale e regionale.<br />
Ai sensi <strong>del</strong>la precitata normativa, le funzioni in materia di infrastrutture lineari di trasporto sono complessivamente<br />
così distribuite:<br />
Le funzioni di programmazione generale, inclusa la definizione <strong>del</strong>le strategie per l’integrazione <strong>del</strong>la<br />
difesa ambientale, sono esercitate dallo Stato e dalle Regioni, attraverso il Ministero e le Direzioni generali<br />
competenti;<br />
Le funzioni di progettazione, costruzione, manutenzione e gestione <strong>del</strong>le reti infrastrutturali spettano:<br />
- ad istituzioni e società statali e regionali, ovvero a società private in regime di concessione (ferrovie,<br />
autostrade, strade statali);<br />
- alle Province (strade provinciali);<br />
- ai Comuni (strade comunali e vicinali).<br />
Con riferimento ai contenuti <strong>del</strong>la progettazione e gestione <strong>del</strong>le infrastrutture, la problematica <strong>del</strong>la protezione<br />
<strong>del</strong>la natura e <strong>del</strong> paesaggio di fatto non è ancora stata affrontata dalla normativa di settore, anche se inizia ad