Ticino21 - Eventi.Parcoticino.It - Parco del Ticino
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PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO<br />
186<br />
Accanto agli strumenti pianificatori derivanti dalla normativa in materia di aree protette, nel <strong>Parco</strong> trovano<br />
applicazione anche le norme di tutela e salvaguardia dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e <strong>del</strong>le Zone<br />
di Protezione Speciale (ZPS) presenti al suo interno. La recente normativa in materia di Rete Natura 2000, il<br />
D.P.R. 357/97 (e succ. mod.) e, in particolare, per la Lombardia la D.G.R. 14106 <strong>del</strong> 8 agosto 2003, prevede,<br />
infatti, che l’Ente gestore dei SIC e <strong>del</strong>le ZPS presenti interamente, o in parte, all’interno <strong>del</strong> proprio territorio<br />
predisponga per ciascuno di tali siti, laddove gli strumenti pianificatori già esistenti siano ritenuti non adeguati a<br />
garantire un buono stato di conservazione degli habitat e <strong>del</strong>le specie tutelate, un Piano di gestione <strong>del</strong> Sito<br />
Natura 2000 che individui le misure di tutela da adottarsi per garantire la coerenza globale <strong>del</strong>la Rete.<br />
Questi strumenti, di cui il <strong>Parco</strong> si è dotato a norma di legge, non costituiscono però gli unici atti pianificatori<br />
in vigore all’interno <strong>del</strong>l’area protetta, bensì questi si devono confrontare, integrare e a volte “scontrare” con le<br />
previsioni e le norme di altri piani validi ai diversi livelli (a scala di bacino, provinciale, regionale, sovraregionale).<br />
Si citano in particolare:<br />
Piano Territoriale d’Area Malpensa;<br />
Piano Territoriale Regionale;<br />
Piani Territoriali di Coordinamento Provinciali;<br />
Piani Provinciali Cave;<br />
Piani Provinciali Faunistico-venatori;<br />
Piano di Assetto Idrogeologico <strong>del</strong> bacino idrografico <strong>del</strong> fiume Po.<br />
Accanto a questi piani sovraordinati, esistono poi atti pianificatori che si devono adeguare alle previsioni, alle<br />
norme e all’azzonamento <strong>del</strong> P.T.C., tra cui:<br />
i Piani Regolatori Comunali, ora Piani di Governo <strong>del</strong> Territorio, secondo quanto previsto all’art. 6 <strong>del</strong>la L.R.<br />
12 <strong>del</strong> 2005 “Legge per il governo <strong>del</strong> territorio”;<br />
i Piani di Assestamento forestale <strong>del</strong>le proprietà silvo-pastorali presenti nel territorio protetto, che, ai sensi<br />
<strong>del</strong>la L.R. 27 <strong>del</strong> 28 ottobre 2004 “Tutela e valorizzazione <strong>del</strong>le superfici, <strong>del</strong> paesaggio e <strong>del</strong>l’economia<br />
forestale”, devono essere approvati dagli enti gestori dei parchi.<br />
E’ evidente come un panorama pianificatorio all’interno di un <strong>Parco</strong> così vasto e diversificato determini<br />
innanzitutto il coinvolgimento di più soggetti operanti sul territorio e il loro confronto, presupponendo un<br />
dialogo costruttivo e collaborativo tra le parti a cui purtroppo spesso non si assiste.<br />
Accanto a quella che è la pianificazione territoriale, così come tradizionalmente considerata, il <strong>Parco</strong> ha inteso<br />
fornire (in linea con le tendenze in atto a livello provinciale e regionale) ulteriori indicazioni e strumenti per una<br />
pianificazione che possiamo definire “ecologica”: questo si traduce, in particolare modo, nell’individuazione e<br />
progettazione di un “disegno” di rete ecologica all’interno <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> e nei collegamenti con le aree naturali<br />
esterne residue.<br />
Gli indicatori<br />
La tutela <strong>del</strong> territorio attraverso gli strumenti di pianificazione <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong><br />
Il P.d.T. è dotato di un P.T.C. <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> Regionale approvato con Decreto di Giunta Regionale <strong>del</strong> 2 agosto<br />
2001 n. VII/5983 e di una Disciplina <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> Naturale approvata con Decreto di Consiglio Regionale <strong>del</strong><br />
26 novembre 2003 n. VII/919.<br />
Il Piano Territoriale di Coordinamento costituisce il principale strumento a disposizione <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> e si pone<br />
come obiettivi principali la tutela ed il corretto utilizzo <strong>del</strong> territorio protetto per uno sviluppo ecocompatibile.<br />
Il Piano Territoriale di Coordinamento formula il quadro generale <strong>del</strong>l’assetto territoriale <strong>del</strong>l’area, indicando le priorità<br />
e gli obiettivi sia generali che di settore, e precisando mediante azzonamento, norme e parametri, i vincoli e le<br />
destinazioni da osservarsi sul territorio, in relazione ai diversi usi e funzioni previsti (art. 2 L.R. 9 gennaio 1974 n° 2).<br />
In particolare, stante l’obiettivo prioritario <strong>del</strong>la tutela <strong>del</strong>le caratteristiche storiche, ambientali, naturalistiche:<br />
a) definisce le zone territoriali individuate sulla base dei caratteri geomorfologici ed urbanistici ai fini <strong>del</strong>la<br />
tutela <strong>del</strong> patrimonio paesaggistico e naturale elencando i Comuni interessati;<br />
b) individua le aree in cui la destinazione agricola o boschiva deve essere mantenuta o recuperata;<br />
c) detta disposizioni intese alla salvaguardia dei valori storici ed ambientali <strong>del</strong>le aree edificate;<br />
d) stabilisce le direttive e i criteri metodologici da osservarsi nella redazione dei Piani urbanistici comunali<br />
ed intercomunali, per assicurare l’unità degli indirizzi e la coerenza dei contenuti di tali Piani, rispetto agli<br />
obiettivi prioritari più sopra enunciati;<br />
e) indica le principali aree da destinarsi ad uso pubblico e per attrezzature collegate al tempo libero sempre<br />
nel rispetto <strong>del</strong>l’obiettivo prioritario sopra enunciato.