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TURISMO E FRUIZIONE
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vi si è recato in bici e il 3,9% a piedi (due modalità che sono spesso indicate come seconda opzione anche
da chi solitamente vi si reca in auto), l’1,9% in moto. Il 2,7% si è recato al parco con “altri mezzi”.
L’attività praticata al Parco da oltre i due terzi (71,5%) dei rispondenti è “passeggiare”. Seguita, con un notevole
distacco, da “andare in bicicletta”, “prendere il sole”, “osservare gli animali e la natura” e “mangiare, fare picnic”,
indicate da una quota di rispondenti che va da poco meno del 15% a poco più del 7%. Altre attività (“pescare”,
“correre”, “giocare con i bambini”, “chiacchierare”, “giocare a pallone”, ecc.) sono indicate da quote minori di
rispondenti.
Anche fare il bagno nel Ticino è un’attività decisamente minoritaria (non vanno dimenticati a questo proposito
i divieti di balneazione che, negli ultimi anni, hanno riguardato l’intera asta del fiume). Oltre i due terzi dei
rispondenti (67,6%) non lo ha fatto “mai”, e a fronte dell’11,3% che lo ha fatto “raramente”, poco più di un
quinto del campione (20,7%) lo ha fatto “spesso” o “molto spesso”.
Gli interventi da parte dell’Ente Parco che sono maggiormente auspicati dagli intervistati sono soprattutto quelli
di depurazione delle acque e di pulizia dei boschi, seguiti anche da una più precisa tutela del territorio e, più
raramente, dallo sviluppo di servizi e infrastrutture.
E’ interessante osservare che le motivazioni “in negativo” che potrebbero tenere gli intervistati lontani dal Parco
del Ticino non sono del tutto speculari con gli interventi richiesti. In questo caso “la sporcizia, i rifiuti” è indicata
più spesso (quasi la metà dei rispondenti, il 49,0%) dell’“inquinamento delle acque” (32,0%), nonostante in
materia di tutela delle acque gli intervistati auspicassero prioritariamente un intervento.
Limitando la domanda ai soli servizi che agli intervistati piacerebbe trovare nel Parco del Ticino, i più indicati
sono sei servizi di natura diversa e si caratterizzano per la loro varietà fra i principali: piste ciclabili, aree
attrezzate per i bambini o per osservare la natura, visite guidate e zone attrezzate per lo sport.
Relativamente alle strutture che gli intervistati gradirebbero trovare nel Parco, le più indicate sono “centrivisite”
e “chioschi di ristoro” (indicati rispettivamente dal 30,7% e dal 26,8% degli intervistati). Vengono
frequentemente indicati anche parcheggi (18,4%) e campeggi (16,1%). Seguono, indicati più raramente,
piscine, ristoranti, campi da golf, alberghi e posti letto.
Centri Parco, Riserve attrezzate e Centri Didattico-Ricreativi
Il Parco del Ticino offre ai suoi fruitori una ricca disponibilità di luoghi di incontro e di informazione, i Centri
Parco, che sono delle strutture (edifici ed aree attrezzate) per lo più di proprietà del Parco, caratterizzati
ciascuno per le qualità naturali e per le attività che vi si svolgono; alcuni di essi ospitano sedi decentrate di
uffici del Parco.
Attualmente sono operativi sul territorio 8 Centri Parco, attrezzati per la visita del pubblico e per il sostegno
ad attività didattiche e scientifiche, disposti lungo la Valle del Ticino, in modo da enfatizzare le particolarità
ambientali, storiche e paesaggistiche, 8 Riserve attrezzate con percorsi autoguidati e 4 Centri Didattico-
Ricreativi.
Le attività di promozione e gestione coordinata di tali strutture, sono state spesso affidate a cooperative
sociali, piccole società private, gruppi locali ed associazioni ambientaliste. Questa scelta rivela l’attenzione del
Parco per la promozione di un’economia locale, che sostenga l’occupazione senza danneggiare l’ambiente, in
coerenza con gli impegni di sostenibilità economica, sociale e ambientale sostenuti dal Parco.