Ticino21 - Eventi.Parcoticino.It - Parco del Ticino
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AGRICOLTURA<br />
173<br />
Approfondimento<br />
IL PROGETTO SPECIALE AGRICOLTURA<br />
Dal 1999 in poi, la Regione Lombardia ha stanziato fondi per il sostegno all’agricoltura nei Parchi. Il <strong>Parco</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Ticino</strong>, che ha ricevuto in media circa 100.000 Euro all’anno di finanziamento, ha avviato progetti<br />
finalizzati all’attuazione di un’agricoltura maggiormente sostenibile per l’ambiente e per il mantenimento<br />
<strong>del</strong>la biodiversità.<br />
Dei fondi stanziati, il 70% è stato destinato alle aziende agricole, mentre il restante 30% è destinato ad<br />
attività propedeutiche. Questi contributi hanno concorso alla realizzazione di alcuni progetti avviati con le<br />
aziende agricole che hanno aderito ai bandi per l’assegnazione dei finanziamenti relativi a:<br />
Mantenimento <strong>del</strong>le marcite;<br />
Realizzazione di campi sperimentali di mais, per una produzione a basso impatto;<br />
Taratura <strong>del</strong>le botti per diserbo;<br />
Analisi dei terreni per la corretta pianificazione degli interventi di concimazione;<br />
Supporto ai produttori di fagiolo Borlotto di Gambolò (varietà antica di fagiolo);<br />
Co-finanziamento per l’acquisto di attrezzatura informatica per circa 30 aziende agricole e realizzazione<br />
di un corso di informatica per l’utilizzo di programmi specifici per la programmazione corretta <strong>del</strong>le<br />
concimazioni;<br />
Sfalcio piste ciclabili;<br />
Sperimentazione di tecniche di gestione agroambientale di siepi e filari;<br />
Realizzazione di filari con piante da frutta in 45 aziende agricole;<br />
Recupero di una selva castanile nel varesotto;<br />
Realizzazione e gestione di un percorso ciclo-turistico denominato “Sentiero <strong>del</strong>le 5 chiese”.<br />
Sono state finanziate anche altre attività propedeutiche, quali:<br />
Assistenza tecnica;<br />
Materiale per convegni, corsi e seminari;<br />
Attività di promozione <strong>del</strong> Marchio <strong>del</strong> <strong>Parco</strong>;<br />
Redazione di 10 schede tecniche di “buona prassi agricola”;<br />
Avviamento di una rete di fattorie didattiche nel <strong>Parco</strong>.<br />
Superfici mantenute a marcita<br />
L’abbondanza di acqua e la presenza di fontanili ha determinato lo sviluppo <strong>del</strong>le “marcite”, un tipo di<br />
prateria stabile irrigua che permette di incrementare il numero dei tagli d’erba fresca, rispetto a quelli dei prati<br />
tradizionali.<br />
Secondo alcuni storici la marcita fu “inventata” dai monaci Umiliati di Viboldone intorno al 1200 e messa<br />
a punto dai cistercensi di Chiaravalle e Morimondo un paio di secoli dopo. L’acqua di fontana, che ha una<br />
temperatura fra 9 e 12 gradi centigradi anche in inverno, viene fatta scorrere sulla coltre erbosa. In questo<br />
modo l’erba viene difesa dal gelo e dalla neve e continua a crescere permettendo tagli anche fuori stagione.<br />
Le specie vegetali principali sono il loglio durante la sommersione invernale, il trifoglio rosso, l’erba maggenga,<br />
ma anche il non ti scordar di me e il crescione nel periodo estivo.<br />
Il prato a marcita deve essere predisposto con particolare cura: un fosso in posizione sommitale lascia tracimare<br />
l’acqua, che scorre sul manto erboso in doppia pendenza e viene raccolta e smaltita da due canaletti, alla base<br />
dei pendii. Il movimento costante <strong>del</strong>l’acqua, oltre alla sua temperatura, non permette gelate anche nei mesi<br />
più rigidi.<br />
Le marcite sono anche un microambiente prezioso per la fauna. In inverno soprattutto gli uccelli vi trovano<br />
alimentazione comoda e abbondante.<br />
Questa coltura, una volta diffusissima, ora rischia di scomparire dalle nostre campagne a causa <strong>del</strong>le spese<br />
necessarie per il suo mantenimento e i cambiamenti intervenuti nell’alimentazione <strong>del</strong> bestiame bovino. Il<br />
<strong>Parco</strong> da anni sta attuando un programma di mantenimento <strong>del</strong>le marcite più significative dal punto di vista<br />
storico e paesistico, assegnando contributi ai coltivatori, in modo da conservare gli ultimi esempi di queste<br />
storiche coltivazioni preziose anche per la fauna.