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Ticino21 - Eventi.Parcoticino.It - Parco del Ticino

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AGRICOLTURA<br />

161<br />

alle aspettative dei cittadini europei verso l’agricoltura e le politiche di sviluppo rurale, anche a seguito <strong>del</strong>la<br />

crescente richiesta di maggior sicurezza alimentare proveniente dai consumatori europei.<br />

La Riforma <strong>del</strong>la Politica Agricola Comune<br />

Secondo le intenzioni <strong>del</strong>la Commissione europea, gli obiettivi da raggiungere con la riforma riguardavano sia<br />

l’organizzazione interna <strong>del</strong> settore agricolo, sia i rapporti con i mercati internazionali.<br />

Gli Stati membri, per evitare l’abbandono <strong>del</strong>la produzione, hanno potuto scegliere di mantenere ancora una<br />

certa correlazione tra sovvenzioni e produzione, ma a condizioni precise ed entro limiti chiaramente definiti.<br />

La Riforma ha rappresentato una tappa fondamentale per aiutare gli agricoltori a orientarsi maggiormente al<br />

mercato e diventare competitivi ricevendo al contempo un sostegno ragionevole ai loro redditi. Sono stati messi<br />

nella condizione di produrre ciò che viene richiesto dal mercato ricevendo premi per l’adozione di pratiche<br />

agricole ecologicamente sostenibili. La Riforma ha inoltre favorito gli agricoltori che producono alimenti di alta<br />

qualità nei vari contesti regionali che caratterizzano l’agricoltura europea e che preservano il carattere specifico<br />

<strong>del</strong>le zone rurali. Non bisogna dimenticare infatti che l’80% <strong>del</strong>la superficie comunitaria è costituita da aree<br />

rurali e che in tale contesto gli agricoltori sono considerati il vero importante presidio di tutela e promozione<br />

<strong>del</strong>le zone rurali <strong>del</strong>l’Unione.<br />

Tra le novità introdotte nello Sviluppo Rurale vi sono alcuni aspetti che hanno coinvolto direttamente gli<br />

agricoltori nella tutela e valorizzazione <strong>del</strong> territorio e <strong>del</strong>l’ambiente. Infatti la Commissione ha previsto incentivi<br />

per gli agricoltori che partecipano volontariamente a programmi comunitari o nazionali volti a migliorare la<br />

qualità dei prodotti agricoli e dei processi produttivi nei seguenti settori: protezione <strong>del</strong>le indicazioni geografiche<br />

e denominazione di origine dei prodotti agricoli e alimentari, attestazione di specificità dei prodotti agricoli e<br />

alimentari, metodo di produzione biologico, vini di qualità prodotti in regioni determinate.<br />

Sono stati previsti inoltre incentivi per il rispetto <strong>del</strong>le norme di adeguamento alla legislazione nazionale e<br />

comunitaria in materia di ambiente, sanità pubblica, salute e benessere animale, nonché il sostegno ai giovani<br />

agricoltori attraverso un aiuto per i nuovi insediamenti, ed un aumento degli aiuti per gli investimenti effettuati<br />

dai giovani agricoltori.<br />

Un aspetto importante per il <strong>Parco</strong> <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong> è costituito dagli aiuti previsti per le aree soggette a vincoli<br />

ambientali specifici per la tutela degli habitat e <strong>del</strong>l’avifauna (facenti parte <strong>del</strong>la Rete Natura 2000). E’ infatti<br />

possibile aumentare gli aiuti agli agricoltori che realizzano interventi specifici di conservazione.<br />

Il Piano di Sviluppo Rurale <strong>del</strong>la Regione Lombardia<br />

Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) è uno specifico strumento per una politica determinata <strong>del</strong>l’Unione<br />

Europea rivolta ai territori non urbanizzati e rappresenta un documento programmatorio che le regioni, in<br />

accordo con gli Enti <strong>del</strong>egati (Province e Comunità montane), elaborano seguendo le indicazioni <strong>del</strong> Programma<br />

regionale di sviluppo e il Regolamento comunitario sullo sviluppo rurale.<br />

La struttura <strong>del</strong> PSR è articolato in 4 assi di intervento:<br />

Asse 1 - Miglioramento <strong>del</strong>la competitività <strong>del</strong> settore agricolo e forestale<br />

Asse 2 - Miglioramento <strong>del</strong>l’ambiente e <strong>del</strong>lo spazio rurale<br />

Asse 3 - Qualità <strong>del</strong>la vita nelle zone rurali e diversificazione <strong>del</strong>l’economia rurale<br />

Asse 4 - Approccio Leader<br />

Le Regioni hanno il compito di predisporre i programmi ed inviarli alla Commissione Europea la quale approva<br />

ciascun singolo Programma di Sviluppo Rurale.<br />

In Lombardia le strategie <strong>del</strong> nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2007-20013 mirano a incrementare la competitività<br />

<strong>del</strong> sistema produttivo agricolo e a dare un ruolo ed una identità alle aree rurali, promuovendone la tutela e<br />

la valorizzazione <strong>del</strong>l’ambiente attraverso una corretta gestione <strong>del</strong> territorio. I due principali settori produttivi<br />

<strong>del</strong>l’agricoltura lombarda sono costituiti dalla zootecnia e dai seminativi. Per il primo, risulta necessario procedere<br />

ad adattamenti e innovazioni nel processo produttivo, al fine di ridurre i costi, in particolare quelli fissi. Per<br />

quanto attiene al settore dei seminativi, si può affermare che il disaccoppiamento, ovvero il pagamento<br />

attribuito agli agricoltori <strong>del</strong>l’Unione europea indipendentemente dalla produzione tende sempre più a favorire<br />

le colture la cui redditività è meno dipendente dai contributi, o quelle che in precedenza non beneficiavano di<br />

aiuti, come le foraggiere, la cui convenienza è ulteriormente accentuata dalla loro trasformazione in foraggi/<br />

mangimi.<br />

Le priorità individuate dal PSR 2007-2013 predisposto dalla Regione Lombardia sono: l’integrazione di filiera,

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