03.06.2013 Views

GIULIO MOZZI (non) UN CORSO DI SCRITTURA E NARRAZIONE

GIULIO MOZZI (non) UN CORSO DI SCRITTURA E NARRAZIONE

GIULIO MOZZI (non) UN CORSO DI SCRITTURA E NARRAZIONE

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

che dei professionisti e delle professioniste del fare l’amore si dice<br />

comunemente che con difficoltà abbiano accesso al vero amore (comprensivo,<br />

mi pare del vero fare l’amore), o che, in alternativa, in loro la<br />

professionalità nel fare l’amore sia completamente distinta e separata<br />

dalla eventuale capacità di vero amore». «Stai dicendo», mi sono<br />

detto allora, «che chi si aspetta da un corso di scrittura e narrazione<br />

(a puntate o no) esclusivamente o prevalentemente un contenuto<br />

tecnico, è un po’ come quegli e quelle adolescenti che, terrorizzati<br />

dagli aspetti <strong>non</strong> tecnici dell’amore e del fare l’amore, riversano il loro<br />

terrore sugli aspetti tecnici, finendo col <strong>non</strong> capire più che in questione<br />

sono sentimenti, senso d’identità, appassionamento per<br />

l’altro, disponibilità ad offrirsi; e credendo invece che sia tutta una<br />

questione ginnica, di operazioni e prestazioni?». «Sì, più o meno sì»,<br />

mi sono risposto.<br />

A questo punto, smetto di parlare con me stesso; e mi rivolgo a chi<br />

ha seguita questa rubrica durata quasi tre anni. Dico: «Grazie per<br />

l’attenzione e la pazienza. Ho cercato di fare il meglio che potevo.<br />

Qualche puntata è venuta un po’ tirata via; qualche altra è venuta<br />

benino; mi sono ripetuto abbastanza (ma in quasi tre anni, credo sia<br />

lecito ripetersi); <strong>non</strong> mi sono contraddetto troppo; e ho deciso di<br />

terminare perché, sinceramente, <strong>non</strong> sapevo più che cosa raccontarvi.<br />

Tutto quello che mi pareva di potervi raccontare, l’ho raccontato.<br />

Se vi pare poco o misero, <strong>non</strong> so che dirvi. Ricordate che nella<br />

scrittura e nella narrazione, così come per le altre altri, la cosa più<br />

importante e misteriosa è, di solito, proprio sotto il vostro naso. Io<br />

ho sperimentato questo; e vi auguro di sperimentarlo».<br />

Naturalmente Gianni Bonina, direttore di Stilos, preso atto della<br />

mia decisione di fermarmi alla puntata numero 100, ha detto subito.<br />

«Sì, certo, va bene. Però mica smetterai di scrivere per Stilos, no?». Io<br />

allora ho detto: «Be’, no. Potrei fare dei pezzi di tanto in tanto. Però<br />

dovresti chiedermeli tu: perché, quanto a inventare articoli, io <strong>non</strong> ci<br />

so proprio fare». Allora Gianni ha detto: «Potremmo inventare<br />

160<br />

un’altra rubrica». «Ah sì», ho detto allora io, «potremmo inventarci<br />

un’altra rubrica».<br />

(I manuali per discorsi da tenere in varie occasioni sottolineano<br />

molto questo punto: <strong>non</strong> si deve mai dire che una conclusione<br />

è una conclusione e basta; ma ogni conclusione deve essere<br />

trasformata in un, o almeno nella prefigurazione di un, nuovo<br />

inizio).<br />

In sostanza, mi sono venute un po’ di idee per un’altra rubrica.<br />

Alcune sono bislacche, altre sono sensate, parecchie <strong>non</strong> saprei<br />

come fare a farle: nessuna, lo giuro, è un’idea originale. Le<br />

metto qui, e aspetto di sentire delle opinioni<br />

(giuliomozzi@gmail.com) e/o delle ulteriori proposte:(a) Recensioni<br />

di libri immaginari e inesistenti, (b) Segnalazione, recensione<br />

e/o direttamente pubblicazione di testi belli trovati<br />

nella grande rete, (c) Brevi excursus su temi e/o parole e/o luoghi<br />

ricorrenti e/o situazioni ricorrenti nella narrativa contemporanea,<br />

(d) Recensioni di libri recenti ma introvabili, scomparsi<br />

dal mercato e dalle biblioteche, (e) Recensioni di copertine di<br />

libri, o recensioni di quarte di copertina di libri, o recensioni di<br />

recensioni, (f) Recensioni di cose scritte, a prescindere dal loro<br />

supporto: si potrebbero recensire le istruzioni per l’uso della lavatrice,<br />

i foglietti illustrativi delle medicine, i biglietti del bus, le<br />

carte da gioco ecc., (g) Brevi biografie, con citazioni dalle opere,<br />

di poeti immaginari, (h) Una rubrica di risposte a domande di<br />

lettori sulla letteratura, (i) eccetera.<br />

Nessuna di queste idee, ripeto, è originale. La (e) è già stata<br />

usata, per dire, almeno da Marco Belpoliti in Alias, supplemento<br />

del quotidiano il manifesto, e da Elio Paoloni, collaboratore<br />

di Stilos, nella rivista Fernandel pubblicata dall’omonima casa<br />

editrice. La (a) viene dal divertentissimo libro Mirabiblia, a cura<br />

di Paolo Dall’Acqua, recentemente pubblicato da Zanichelli; e<br />

la (g), molto simile, da La letteratura nazista in America di Ro-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!