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sommario - Ordine degli Avvocati di ROMA

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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />

Tutto ciò è lecito, tutto ciò è <strong>di</strong>ventato lecito in Germania, perché la Corte Costituzionale<br />

tedesca ha deciso in vari casi che un <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> pubblicizzare servizi, tra <strong>di</strong> loro servizi<br />

legali, è contrario all’articolo 12 della Costituzione tedesca, che sarebbe la libertà <strong>di</strong> esercitare<br />

una qualsiasi professione.<br />

Sembra che i funzionari dell’avvocatura abbiamo un po’ perso la guida della nave<br />

denominata “avvocatura”, in quanto si vede sempre <strong>di</strong> più terzi che decidono sulla leicità<br />

o illeicità delle regole professionali, sono le autorità regolanti dei vari paesi, sono le corti<br />

costituzionali oppure anche la Corte <strong>di</strong> Giustizia Europea.<br />

Vorrei – e questo è più un desiderio -che la professione <strong>di</strong>venti <strong>di</strong> nuovo pro-attiva e<br />

<strong>di</strong>venti il capitano della barca. In Germania, dopo questa decisione della Corte Costituzionale<br />

il Parlamento dell’Avvocatura a febbraio 2005 si è radunato per adattare le regole<br />

professionali alla realtà decisa dalla Corte Costituzionale. La situazione oggi come oggi è tale<br />

che l’avvocatura non soggiace ad altre regole come le altre professioni. Dobbiamo però badar<br />

bene che ci sono leggi che regolano la concorrenza sleale e il comportamento illecito anche<br />

per quanto concerne la pubblicità, ed è chiaro che queste regole si applicano anche alla<br />

professione dell’avvocato.<br />

Pren<strong>di</strong>amo un altro volo. An<strong>di</strong>amo da Berlino a Vienna. In Austria la situazione è un po’<br />

più temuta, un po’ più mite, perché il paese è piccolo, ci sono non 130 mila avvocati come<br />

in Germania ma 5.000 avvocati per 8 milioni <strong>di</strong> abitanti. In Austria la <strong>di</strong>scussione è iniziata,<br />

la <strong>di</strong>scussione al riguardo <strong>di</strong> <strong>di</strong>vieti <strong>di</strong>co tra<strong>di</strong>zionali come per esempio il <strong>di</strong>vieto del patto<br />

<strong>di</strong> quota litis, il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> associarsi nella forma <strong>di</strong> una società per azioni, il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> far<br />

entrare nella associazione professionale estranei, quin<strong>di</strong> non avvocati. Ne è nata una forte<br />

<strong>di</strong>scussione per quanto riguarda però la pubblicità abbiamo liberalizzato già nel 1990, in vari<br />

passi graduali, la pubblicità. Il primo passo <strong>di</strong> apertura è stato che abbiamo permesso ai<br />

colleghi <strong>di</strong> far pubblicità dei propri servizi in tutti i me<strong>di</strong>a <strong>di</strong>sponibili, tranne i mass-me<strong>di</strong>a,<br />

quin<strong>di</strong> escludendo ra<strong>di</strong>o, televisione e cinema. Non so per quale ragione per essere sincero.<br />

Questo <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> inserire i mass me<strong>di</strong>a è poi caduto cinque anni fa, la realtà però è che<br />

si vede pubblicità da parte dell’avvocatura in Austria, sopratutto sui giornali, siti, web,<br />

depliant, new letter eccetera però non si vede mai pubblicità nei mass me<strong>di</strong>a perché è costosa.<br />

E’ costosa e - questo è il mio convincimento personale – ha poco plusvalore per lo stu<strong>di</strong>o.<br />

Posso però <strong>di</strong>re che anche in Austria la pubblicità è libera salvo che resti veritiera e che la<br />

pubblicità rispetti le regole contro la concorrenza sleale.<br />

Non abbiamo paura, NON AVERE PAURA il secondo capitolo. La professione si vede sempre<br />

<strong>di</strong> più esposta ad attacchi si può <strong>di</strong>re oppure movimenti <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> cambiamento delle<br />

regole professionali. Dobbiamo badar bene <strong>di</strong> non reagire con un certo automatismo<br />

<strong>di</strong>cendo no automaticamente a tutte le novità che vengono proposte. Io personalmente sono<br />

convinto che il patto <strong>di</strong> quota litis al giorno <strong>di</strong> oggi può essere nell’interesse del pubblico,<br />

può essere giustificato e può aprire per tanti clienti l’accesso alla giustizia. Sottostà<br />

certamente alle altre regole che esistono nell’ambito del regolamento austriaco, come per<br />

esempio regole contro, non so la parola italiana, quando si chiede molto <strong>di</strong> più <strong>di</strong><br />

controprestazione, ci deve essere una certa proporzione.<br />

La <strong>di</strong>scussione in Austria non è finita, continuerà. Devo però che la me<strong>di</strong>a dei colleghi<br />

in Austria sta intorno a 40 anni, la me<strong>di</strong>a della professione. I colleghi chiedono certe riforme,<br />

03_attivita del consiglio_2.pmd 302<br />

22/06/2007, 11:18<br />

FORO <strong>ROMA</strong>NO 2/2007

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