sommario - Ordine degli Avvocati di ROMA
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
processo in uno stato <strong>di</strong> grande preoccupazione, <strong>di</strong>ssimulata perché, hai ragione tu, bisogna<br />
far finta <strong>di</strong> essere sereni ma nel proprio animo siamo tutti molto preoccupati, per sentirsi <strong>di</strong>re,<br />
come a me è capitato tre giorni fa, il giu<strong>di</strong>ce a latere è da cinque giorni a Parigi per un<br />
convegno. Questo non può accadere e non deve accadere, perché io personalmente avevo<br />
altri impegni, ho trascorso una notte insonne, come capita, ripeto, a qualunque età, e non<br />
è giusto, questo vale per l’avvocato, vale per il cliente che pensa che quello sia il giorno più<br />
importante della sua esistenza, soprattutto quando si tratti <strong>di</strong> processi particolarmente gravi,<br />
nel mio caso erano stati chiesti 8 anni <strong>di</strong> galera, non è giusto. Allora voglio <strong>di</strong>re le regole<br />
valgono per noi, valgono per i magistrati, valgono per tutti. Noi non possiamo imporre nulla<br />
ai magistrati, dobbiamo fare in modo che i magistrati e i citta<strong>di</strong>ni e chiunque sappiano che<br />
ce le siamo date le regole, abbiamo acquisito una conoscenza, abbiamo fatto <strong>di</strong> tutto per<br />
migliorarci. Questo proprio per respingere al mittente tutto quello che si <strong>di</strong>ce dell’avvocato,<br />
anche qui tutto il mondo è paese, hai ragione, vi sono dei miti, vi sono dei giu<strong>di</strong>zi<br />
approssimativi secondo i quali l’avvocato da una parte è un collaboratore della delinquenza,<br />
colui il quale specula sulle malefatte <strong>degli</strong> altri, dall’altra poi è colui il quale è il favoreggiatore<br />
<strong>di</strong> coloro i quali commettono dei crimini, ciò nonostante invece, chissà perché, come<br />
avviene in tutti i paesi civili, hanno comunque <strong>di</strong>ritto ad essere <strong>di</strong>fesi. Per guadagnarci questa<br />
stima che si tenta <strong>di</strong> eliminare o <strong>di</strong> ridurre noi possiamo fare soltanto questo: migliorarci.<br />
Allora io per concludere vi ringrazio moltissimo perché a me avete dato uno stimolo a poi<br />
fare il mio dovere in un modo migliore <strong>di</strong> quanto non sia avvenuto finora, deliberando in<br />
consiglio la necessità <strong>di</strong> farli questi corsi, pubblicando su “Temi romana” che è la nostra<br />
rivista, i vostri interventi che vi prego <strong>di</strong> dare a Paolo, in qualche maniera <strong>di</strong> farli pervenire<br />
e pubblicizzando questa che dalla scarsità <strong>di</strong> presenze ritengo non sia stato percepito nella<br />
dovuta maniera come un passaggio obbligato e non un modo come arricchirsi oppure<br />
passare il tempo ma non del tutto necessario. Fino a quando c’erano i maestri, fino a quando<br />
c’erano le scuole, sia pure artigianali, forse avremmo potuto, si poteva evitare tutto questo.<br />
Oggi non è più possibile. Noi rimanevamo a volte fino a mezzanotte, all’una <strong>di</strong> notte, dopo<br />
che si era completato il <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, <strong>di</strong> lavoro, lavoro quoti<strong>di</strong>ano, per il gusto <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>scutere gli argomenti, per il gusto <strong>di</strong> confrontarci su quello che avevamo fatto o avremmo<br />
fatto il giorno dopo, questo purtroppo non c’è più, i maestri non ci sono o se ci sono non<br />
hanno, nella maggior parte dei casi, nè voglia né tempo <strong>di</strong> rimanere fino all’una <strong>di</strong> notte a<br />
insegnare ai propri clienti perché hanno altro da fare probabilmente, anche per la pressione<br />
della vita <strong>di</strong> oggi che certamente è molto più veloce <strong>di</strong> quanto non fosse quella che era una<br />
vita rallentata, e probabilmente, adesso è inutile esprimersi in termini <strong>di</strong> nostalgia ma era<br />
probabilmente più vivibile sul piano umano e anche sul piano professionale. Io assumo<br />
questo impegno, purché naturalmente Paolo vi provve<strong>di</strong>ate <strong>di</strong> un certo numero <strong>di</strong> colleghi<br />
<strong>di</strong>sponibili, perché come <strong>di</strong>ceva giustamente Oscar, non puoi pensare che <strong>degli</strong> avvocati si<br />
blocchino per esercitare questa funzione. Siamo 20 mila, su 20 mila troveremo sicuramente<br />
persone che si sentiranno a mio avviso anche un po’ onorati <strong>di</strong> contribuire a questo<br />
miglioramento dell’avvocatura. Grazie.<br />
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22/06/2007, 11:18<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 2/2007